quarto potere
Il ruolo dei media americani sul ritiro di Biden e l'appoggio a Harris
Dopo una campagna martellante il New York Times riconosce al presidente di aver fatto una scelta coraggiosa e si mostra favorevole alla candidatura della vicepresidente. Sulla stessa linea la Cnn, mentre il Washington Post non ha ancora le idee chiare
I media hanno giocato un ruolo fondamentale nel ritiro di Joe Biden. In questo luglio lunghissimo, tra effetti del dibattito di Atlanta e tentati assassinii in Pennsylvania, in tre settimane di sorprese e momenti storici, il New York Times si è posizionato fin da subito come il megafono che chiedeva a Biden di mollare. Richieste martellanti e frequenti, tanto che il presidente aveva risposto al quotidiano, solitamente amico, bollandolo come “élite”. Una mossa quasi trumpiana da parte di un Joe Biden sotto attacco. Ma l’editorial board della signora in grigio ha continuato a far uscire articoli in cui si chiedeva a Biden un passo indietro, per il bene della democrazia, per evitare di ritrovarsi Donald Trump altri quattro anni a Washington. E anche l’articolo di George Clooney, che ha dato un’accelerata a rinsaldare il fronte del ritiro, è uscito sul Nyt – articolo che conteneva il mantra dem di questo luglio: “Presidente ti voglio bene, ma sei troppo vecchio”.
Stracciata la candidatura, Biden ha subito dato l’endorsment alla sua vice Kamala Harris. L’obiettivo del presidente ottantunenne è permettere una transizione che eviti lotte intestine. L’erede naturale, la vice, deve essere lei, perché mancano poco più di cento giorni al voto. E su questo termina così la faida delle ultime intense settimane tra il Nyt e Biden. L’editorial board, con una foto in bianco e nero che lo fa sembrare un “in memoriam”, ha scritto domenica pomeriggio, dopo l’annuncio del ritiro: “Biden ha fatto una scelta coraggiosa”, la “scelta di un uomo che ha dedicato la sua vita politica agli altri”. Mollando “ha aumentato notevolmente le possibilità che il suo partito protegga la nazione dal ritorno di Trump alla presidenza”, e alla sua conquista di entrambe le camere. Conclude il board: “Biden ha appena fatto quello che Mr. Trump non farà mai: ha messo l’interesse nazionale davanti al suo orgoglio e alle sue ambizioni”. Un editoriale che è un modo per chiedergli scusa per aver insistito così tanto, ma era necessario farlo. Qualcuno su Twitter ha scritto: la lezione è che bullizzare serve a qualcosa.
E anche se non direttamente, il quotidiano newyorkese sembra esser d’accordo con un passaggio fluido verso la vicepresidente, così come si è auspicato Biden. “Kamala Harris ha l’opportunità di fare la storia, un’altra volta”, oggi uno dei titoli.
Quello che viene visto come un passaggio di potere quasi monarchico da parte dei repubblicani, dal Times è proposto come il metodo più efficace per iniziare subito la battaglia contro i repubblicani, far conoscere bene Harris a tutto il paese, prepararla per i dibattiti, farle scegliere un vice in fretta, e che si riparta con la campagna elettorale. “Harris vuole unire il partito”, e “Harris va avanti per prendere il controllo di una campagna trasformata”, altri titoli. Il Washington Post non ha ancora le idee chiare – è in una fase di crisi, e cerca di differenziarsi dal collega di successo newyorkese – e propone ancora liste di alternative a Kamala. E sul Post l’analisi di punta di oggi di Dan Balz diceva che sì, Harris non è messa malissimo nei sondaggi, ma solo perché non ha ancora ricevuto colpi duri da parte della campagna Maga, e che il suo percorso sarà difficilissimo perché non ha mai dimostrato politiche diverse da quelle di Biden: “Cos’ha da offrire oltre essere la prima donna presidente?”.
La Cnn, altro media amico dei dem, col suo sondaggio, è più generosa, e dà praticamente un testa a testa fra Harris e Trump. Per settimane ha ospitato commentatori che chiedevano a Biden di farsi da parte, ora sottolinea sul suo sito che “Kamala ha l’opportunità di fare la storia”. Il commentatore della Cnn, ex advisor di Obama, Van Jones, con le lacrime agli occhi ha detto in diretta: “Il gesto di Biden è vero patriottismo”. Jones ha detto che chiedere a Biden di ritirarsi è stato come togliere le chiavi della macchina a tuo nonno quando è troppo vecchio per guidare, un gesto di grande sofferenza. Ma lui le chiavi se l’è fatte prendere, “voglio bene a quest’uomo, e alla convention sentirà l’abbraccio di tutti quanti”. Cnn e Nyt, ringraziato il presidente per il suo gesto, sembrano aver iniziato il loro impegno a limitare l’impopolarità di Kamala Harris che per questi tre anni e mezzo è stata vista come un semplice accessorio di “un grande presidente”.