La previsione
Il capo di Hamas è stato ucciso in Iran. Eppure, per Orsini era impossibile
Un bombardamento israeliano ha perforato le difese aeree della repubblica islamica e ha ucciso Ismail Haniyeh. Contraddicendo la previsione dell'esperto di terrorismo
Un bombardamento israeliano ha ucciso Ismail Haniyeh. Il numero uno di Hamas, che viveva in Qatar, era in Iran per la cerimonia di insediamento del presidente Masoud Pezeshkian. Il blitz, partito da Israele, non gli ha lasciato scampo. Chissà se si sentiva al riparo perché convinto da Alessandro Orsini. “Oggi Israele non è in grado di bombardare il territorio dell’Iran: i rapporti di forza in medio oriente sono cambiati”, affermava sicuro il professore in un’ospitata da Bianca Berlinguer lo scorso aprile.
“Nel 2019 l’Iran ha inaugurato un sistema antiaereo, il Bavar-373, in grado di colpire gli aerei israeliani a 400km di distanza. Questo include i caccia F35, i droni e i missili. Li ha piazzati al confine a difesa dei siti nucleari. Se Israele manda gli aerei contro l’Iran, Teheran li tira giù 300-400 km prima che arrivino sul territorio nazionale. Se poi alcuni riuscissero a superare il confine, ci sarebbero altre batterie di Bavar-373”. Nonostante la sicumera, l’imperforabile sistema antiaereo iraniano, fornito da Mosca e montato su componenti di fabbricazione bielorussa, ha mancato il bersaglio.
Su una cosa, però, Orsini aveva ragione. “Per condurre operazioni di questo tipo, Israele ha bisogno di armi statunitensi come le MK84, che sta utilizzando in Palestina. A me non risulta che gli americani siano disposti a dargliele”. Il segretario di stato americano, Anthony Blinken, ha detto infatti che gli Stati Uniti non sono stati né coinvolti, né informati dell’operazione.
Ora, però, le profezie di Orsini impongono uno sguardo al futuro. “Se Israele provasse a colpire, verrebbe distrutto. Israele fa ridere: non può fare ciò che minaccia. Se provasse a bombardare l’Iran verrebbe cancellato dalla faccia della terra”. Qualcuno informi Tel Aviv.
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