Il caso
I laburisti inglesi sono stanchi di X, ormai "megafono dell'estrema destra"
Dopo i numerosi attacchi di Elon Musk al governo di Keir Starmer molti parlamentari si sono esposti sulla pericolosità del social facendo trapelare di essere decisi ad abbandonarlo per altre piattaforme
La disinformazione e l’odio online sull’attacco a Southport sono sfociate in una violenza tanto inaudita nel Regno Unito da aprire un vecchio dibattito nel Partito laburista: abbandonare o no X? Negli ultimi giorni alcuni parlamentari si sono esposti, uno dopo l’altro, sulla pericolosità della piattaforma e sulle possibilità di migrare su altri social, come Threads o Bluesky, dopo i numerosi attacchi di Elon Musk sul suo social al governo, alla polizia e al sistema giudiziario britannico, fino ad arrivare ad attaccare personalmente il nuovo premier, Keir Starmer. La settimana scorsa Musk aveva scritto sotto un video degli scontri nelle strade inglesi: “La guerra civile è inevitabile”, poi ha rilanciato una fake news secondo cui Starmer avrebbe deportato i manifestanti nelle Isole Falkland, e si è riferito a lui con un hashtag: #TwoTierKeir, facendo intendere che la polizia tratterebbe i manifestanti in maniera diversa in base loro origini.
Le reazioni nel Partito non si sono fatte aspettare e alcuni parlamentari laburisti hanno fatto trapelare di essere decisi a lasciare la piattaforma: Josh Simons ha detto che Musk ha trasformato X “in un megafono per avversari stranieri e gruppi marginali di estrema destra che cercano di corrompere la nostra sfera pubblica”, e che nessuno dovrebbe avere questo potere. Il parlamentare Noah Law ha già disabilitato il suo account mentre la collega Jess Phillips nel fine settimana ha definito X ormai un “luogo di miseria un po’ dispotico”, ha ammesso di essere stata in passato dipendente dal social, ma “ora penso di aver chiuso” con X. Lewis Atkinson si è messo a compilare un elenco di parlamentari laburisti che già utilizzano Threads e ha detto: “Qualsiasi piattaforma che contenga così tanto odio e disinformazione non è per niente allettante”. L’estrema destra ha fatto propria la retorica di Musk e il nomignolo TwoTierKeir per riferirsi al premier, si è schierata in difesa di X e della libertà di parola. Starmer ha ripetuto, anche su X, che i social media hanno la responsabilità di garantire che non vi sia alcun posto sicuro per l’odio e l’illegalità: “Se provochi disordini violenti nelle nostre strade od online, affronterai tutta la forza della legge”.