Mosca teme gli ucraini sulle app di incontri, soprattutto a Kursk

Priscilla Ruggiero

Putin cerca di abituare i territori di confine a una nuova normalità dopo l'incursione ucraina, ma per i russi nulla è normale, ora che il Cremlino ha anche sconsigliato di utilizzare app di dating e social nella regione: "Il nemico li utilizza per raccogliere informazioni"

Il giorno dopo aver firmato il decreto per semplificare il processo a chi vuole trasferirsi in Russia perché si oppone agli “ideali distruttivi neoliberali”, il Cremlino ha diffuso un appello per esortare la popolazione nelle regioni di confine a smettere di utilizzare le app di incontri. Non perché neoliberali, ma perché vengono utilizzate dall’esercito ucraino come strumento di spionaggio: “Il nemico utilizza attivamente tali risorse per raccogliere informazioni”, ha avvertito il ministero degli Interni  di Mosca con un comunicato su Telegram diffuso dalle principali agenzie di stampa. L’attacco delle Forze ucraine nel territorio russo a inizio mese ha colto di sorpresa Vladimir Putin, che ha subito  minimizzato la portata dell’incursione catalogando il Kursk come “territorio di confine”, lontano,  che non rappresenta fonte di preoccupazione per i russi, cercando di abituare il paese a una nuova normalità.

 

Ai cittadini “di confine”, a Bryansk, Kursk e Belgorod però nulla sembra normale:   oltre 130 mila persone hanno lasciato o sono state evacuate dalla regione di Kursk, la Commissione elettorale centrale russa ha deciso di rinviare le elezioni locali nei sette distretti della regione  e ieri è iniziata l’installazione di rifugi in cemento armato. Martedì le autorità hanno persino  pubblicato un elenco di raccomandazioni, esortando la popolazione e il personale militare a smettere di utilizzare le app di dating, di  limitare l’uso dei social media sensibili per impedire alle forze ucraine di raccogliere informazioni di intelligence, di rimuovere ogni tipo di geolocalizzazione online, non aprire alcun collegamento ipertestuale nei messaggi ricevuti da sconosciuti e  non trasmettere   streaming video  in luoghi sensibili come le strade in cui sono presenti veicoli militari. Non chiama mai l’esercito di Kyiv per nome ma “il nemico”, “il nemico monitora i social network in tempo reale tramite i tag e rivela la posizione effettiva delle forze militari e di sicurezza”, il nemico si collega a “telecamere di sorveglianza non protette da remoto, osservando tutto, dai cortili privati alle strade e autostrade di importanza strategica”. Non è una novità che nella guerra tecnologica fra Russia e Ucraina vengano utilizzate anche le app di incontri per rubare informazioni sul campo, anche i soldati ucraini conoscono il rischio e limitano il più possibile i pericoli, cercano il meno possibile  di   utilizzare applicazioni di geolocalizzazione, l’esercito regolamenta rigorosamente l’uso   nelle zone di combattimento, eppure molti militari usano i siti di incontri per sentirsi meno soli. In Russia, per risolvere il problema, il mese scorso  la Camera bassa del parlamento   ha proposto  di punire i soldati russi  sorpresi a usare il proprio  smartphone durante i combattimenti: è già successo che Kyiv abbia sfruttato il vantaggio “social” dei russi sul campo, l’anno scorso un attacco ucraino che ha ucciso quasi 100 soldati a Makiivka  sarebbe stato causato dall’uso dei cellulari dei russi per stessa ammissione del ministero della Difesa russo. 

 

Le app di incontri più utilizzate all’estero, come Tinder, Bumble e Badoo, già da tempo non più sono presenti sull’internet russo,  hanno abbandonato il loro mercato in Russia dopo che ha iniziato l’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio 2022. Ma è ancora possibile aggirare il sistema e utilizzarle lo stesso grazie alle Vpn (in rete  è possibile trovare numerosi articoli su come registrarsi da un paese diverso da quello in cui ci si trova attraverso una rete privata virtuale) e sono numerosissime le app di incontri russe o ancora disponibili in Russia come Pure, Boo, Love.ru, VK dating. Ora nella nuova normalità    dei territori di confine usarle è considerato un pericolo.

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