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Israele lancia una vasta operazione in Cisgiordania

Il video degli attacchi rilasciato dall'Aeronautica israeliana nell'area di Tulkarem, dove si trova una rete terroristica che ha pianificato e diretto il fallito attentato della scorsa settimana a Tel Aviv. Abu Mazen rientra dalla sua visita ufficiale in Arabia Saudita

L'esercito israeliano ha lanciato una vasta operazione in Cisgiordania nell'area di Tulkarem, dove si trova una rete terroristica che ha pianificato e diretto il fallito attentato della scorsa settimana a Tel Aviv. Nove palestinesi sono morti nella notte, secondo la Mezzaluna rossa palestinese, mentre il ministero della Sanità palestinese ha riferito di almeno 11 morti nell'operazione: sei a Jenin e cinque a Tubas. Il tenente colonnello Nadav Shoshani, portavoce dell'esercito israeliano, ha dichiarato che “grandi forze” sono entrate nella città di Jenin, così come a Tulkarem e nel campo profughi di al Faraa, tutti nel nord della Cisgiordania. Ha aggiunto che sono nove i morti palestinesi e che sono tutti miliziani, tra cui i tre uccisi in un attacco aereo a Tulkarem e altri quattro in un attacco aereo ad al Faraa, a sud di Tubas. Altri cinque sospetti militanti sono stati arrestati e, secondo Shoshani, le incursioni sono la prima fase di un'operazione ancora più ampia volta a prevenire attacchi contro gli israeliani. 

      

   

Le forze israeliane hanno fatto irruzione nel centro medico della Mezzaluna rossa palestinese nel campo profughi di al Faraa, dove hanno fermato il personale e interrotto ogni comunicazione, riferisce su X la Mezzaluna rossa palestinese. L'organizzazione umanitaria ha pubblicato un video del raid israeliano che mostra i paramedici allineati contro un muro. Circa un'ora dopo, la Mezzaluna rossa ha comunicato che le forze israeliane "si sono ritirate dall'interno del punto medico nel campo, dopo aver aggredito Nidal Odeh, il direttore del centro di pronto soccorso di Tubas, e aver sparato all'interno del punto medico".

 

L'Idf intanto ha informato le forze di polizia dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) che avrebbe fatto irruzione nell'ospedale Ibn Sinai a Jenin, che è stato circondato. 

    

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha condannato la "risposta sempre più militare" delle forze di sicurezza israeliane. L'agenzia Onu afferma che l'operazione è condotta "in un modo che viola il diritto internazionale e rischia di infiammare ulteriormente una situazione già esplosiva". Il presidente dell'Anp Mahmoud Abbas, che governa la Cisgiordania dal 2006, ha sospeso la sua visita in Arabia Saudita ed è rientrato a Ramallah. "Il presidente Abu Mazen ha interrotto oggi la sua visita ufficiale in Arabia Saudita ed è tornato in patria a causa dell'intensificarsi dell'aggressione israeliana nella Cisgiordania settentrionale", riferisce l'agenzia palestinese Wafa. 

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