Sei ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono stati uccisi dai terroristi
Le Forze di difesa israeliane hanno rinvenuto i sei cadaveri in un tunnel nella zona di Rafah. "Sono stati brutalmente assassinati poco prima che li raggiungessimo"
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto di aver recuperato il corpo di sei ostaggi nelle mani di Hamas. I cadaveri sono stati trovati sabato in un tunnel sotterraneo nella zona di Rafah, nella striscia di Gaza meridionale. Si tratta di Carmel Gat, Eden Yerushalmi, Hersh Goldberg-Polin, Alexander Lobanov, Almog Sarusi e il sergente maggiore Ori Danino.
Secondo il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, i sei sono stati "brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas poco prima che li raggiungessimo", tra venerdì sera e sabato mattina. Secondo quanto riferito dalle Forze di difesa israeliane i cadaveri presentano ferite da arma da fuoco alla testa e in altre parti del corpo: eno degli ostaggi mostrava segni di essere stato legato e sui corpi c'erano indicazioni di ferite riportate durante il rapimento.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele non avrà pace finché i responsabili del loro omicidio non saranno assicurati alla giustizia. Netanyahu ha inoltre aggiunto che il suo governo è impegnato a raggiungere un accordo per liberare coloro che sono ancora prigionieri e proteggere la sicurezza del paese. E che "chiunque uccida gli ostaggi non vuole un accordo", ha aggiunto. Izzat al-Rishq, un membro del Politburo di Hamas ha invece scaricato tutta la colpa su Netanyahu: "L'unico responsabile della loro morte è Israele poiché si è rifiutato di firmare un accordo di cessate il fuoco".
Netanyahu si trova ad affrontare anche un problema interno con le associazioni dei parenti di vittime e sequestrati che continuano a criticare pesantemente il governo. L'Hostages and Missing Families Forum ha chiesto a Netanyahu di "rivolgersi alla nazione e assumersi la responsabilità di aver abbandonato gli ostaggi", sostenendo che tutti e sei i prigionieri sono stati "assassinati negli ultimi giorni, dopo essere sopravvissuti a quasi 11 mesi di abusi, torture e fame durante la prigionia di Hamas" e che "il ritardo nella firma dell'accordo ha causato la loro morte e quella di molti altri ostaggi".
Dopo la conferma della morte del cittadino americano Goldberg-Polin (diffondendo un suo video il 23 aprile, Hamas aveva tentato di fare pressione sul popolo e il governo israeliano), il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è dichiarato "devastato e indignato" per la notizia.
Biden ha affermato che "Hersh era tra gli innocenti brutalmente aggrediti mentre partecipava a un festival musicale per la pace in Israele il 7 ottobre. Ha perso il braccio aiutando amici e sconosciuti durante il massacro selvaggio di Hamas. Aveva appena compiuto 23 anni. Aveva in programma di viaggiare per il mondo". Ha aggiunto: "Ho avuto modo di conoscere i suoi genitori, Jon e Rachel. Sono stati coraggiosi, saggi e risoluti, anche se hanno sopportato l'inimmaginabile".
Intanto diplomatici statunitensi, egiziani e qatarioti stanno cercando di far raggiungere a Israele e Hamas un accordo di cessate il fuoco. Il gruppo terroristico dovrebbe di rilasciare i 97 ostaggi ancora detenuti, (almeno 33 presumibilmente sarebbero già morti), in cambio del rilascio di prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane.
Ciò avviene mentre a Gaza è in corso una campagna di vaccinazione contro la poliomielite della durata di più giorni guidata dalle Nazioni Unite. Una campagna resasi necessaria dopo la scoperta del virus potenzialmente mortale in campioni di acque reflue all'inizio di quest'estate. Israele e Hamas hanno concordato tre "pause umanitarie" nei combattimenti, a partire da domenica, in modo che le autorità possano vaccinare circa 640.000 bambini sotto i 10 anni.