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Lo schiaffo della AfD in Sassonia e Turingia

David Carretta

Il partito di estrema destra è il primo partito in Turingia e il secondo in Sassonia. Probabilmente non governerà né a Erfurt né a Dresda. Il successo populista è su entrambi i fronti: il nuovo partito di estrema sinistra anti migranti e pro Russia di Sahra Wagenknecht supera ampiamente il dieci per cento

Bruxelles. Il terremoto era atteso e alla fina c'è stato. L'estrema destra in Germania ha ottenuto la sua prima vittoria in un Land dalla Seconda guerra mondiale. Alternative für Deutschland (AfD) è arrivata in testa ieri nelle elezioni del Land della Turingia, regione altamente simbolica dato che fu la prima nel 1932 a essere conquistata dal Partito nazista. In Sassonia, i conservatori della Cdu sono arrivati in testa, ma con un margine estremamente ridotto su AfD.

"Sensazionale", ha detto il leader di AfD, Tino Chrupalla, commentando i risultati: "La volontà degli elettori è che ci debba essere un cambiamento politico sia in Sassonia sia in Turingia". AfD non sarà in grado di governare, perché nessun partito è disposto ad allearsi con l'estrema destra in una coalizione. Ma il risultato è uno schiaffo per i partiti che formano la coalizione di Olaf Scholz a Berlino. In Turingia con circa il 6 per cento dei voti i socialdemocratici della Spd hanno ottenuto il loro peggior risultato dalla riunificazione, mentre i Verdi sono precipitati sotto la soglia del 5 per cento uscendo dal Parlamento locale. I liberali della Fdp sono praticamente scomparsi, con appena l'1 per cento dei voti. L'esperienza della coalizione semaforo volge al termine. AfD ha ottenuto il 33 per cento in Turingia, avanzando nettamente la Cdu con il 23,6 per cento. In Sassonia, con il 31,5 per cento, i conservatori hanno superato di poco l'estrema destra che ha ottenuto il 30,4 per cento. Il successo populista è su entrambi i fronti. Il nuovo partito di estrema sinistra anti migranti e pro Russia Alleanza Sahra Wagenknecht ha ottenuto circa il 15 per cento in Turingia e il 12 per cento in Sassonia.

I risultati del voto di ieri nei due Lander dell'Est della Germania, da tempo roccaforte dell'estrema destra, erano stati predetti dai sondaggi. L'immagine di un paese spaccato a metà dopo la riunificazione si rafforza. L'estrema destra e l'estrema sinistra anti migrazione e pro Russia attira l'elettorato della Germania orientale. L'attacco terrorista di Solingen, nel quale un richiedente asilo siriano ha ucciso tre persone con un coltello, ha rafforzato ulteriormente AfD. il tentativo della Cdu di recuperare voti con una posizione sempre più vicina a quella dell'estrema destra non ha avuto successo. La Cdu ha perso terreno sia in Turingia sia in Sassonia. Quest'ultimo è uno storico bastione, dove la Cdu governa dal 1990. In entrambi i Lander i conservatori potrebbero essere costretti a ricorrere ricercare una coalizione con l'estrema sinistra di Alleanza Sahra Wagenknecht. Quest'ultima ha posto come condizione la fine degli aiuti militari all'Ucraina. “Non si fa politica internazionale a Erfurt (la capitale della Turingia, ndr)”, ha detto il segretario generale della Cdu, Carsten Linnemann.

Per il leader della Cdu, Fredrich Merz, il risultato è meno positivo di quanto sperato. I conservatori appaiono come l'unico partito in grado di tenere testa ad AfD. I sondaggi a livello nazionale li danno in testa con circa il 30 per cento delle intenzione di voto. Tuttavia Merz aveva promesso di dimezzare la quota elettorale di AfD. Dal suo arrivo nel 2021, gli elettori dell'estrema destra sono triplicati. A un anno dalle elezioni politiche, Merz potrebbe subire la concorrenza di diversi aspiranti cancellieri, come il presidente della Baviera e della Csu, Markus Soeder, o il presidente della Renania Settentrionale-Vestfalia, Hendrik Wust. Chiunque sarà il prossimo cancelliere, con ogni probabilità, dovrà ricorre alla vecchia formula della grande coalizione o di una coalizione grandissima.

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