Verso le presidenziali

Un "avvertimento per l'America" nel nuovo spot elettorale di Kamala Harris

Giulia Pompili

“Trump non è adatto a diventare di nuovo presidente”, si sente dire Mike Pence nel video pubblicato dal team della comunicazione della candidata alla presidenza. I destinatari sono gli indecisi e gli spettatori di Fox News

Poche ore prima del cruciale dibattito fra candidati, il team della comunicazione di Kamala Harris ha pubblicato un nuovo spot elettorale. Il titolo è “The Best People” e i protagonisti sono Mike Pence, vicepresidente dell’Amministrazione Trump, Mark Esper, che è stato il segretario alla Difesa di Trump, e poi John Bolton, suo consigliere per la Sicurezza nazionale, e Mark Milley, ex capo dello stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, quattro personaggi un tempo simbolo dell’Amministrazione trumpiana: “Queste persone hanno un avvertimento per l’America”, dice la voce narrante dello spot.

 

 

“Trump non è adatto a diventare di nuovo presidente”. Si sente Pence dire in un’intervista che Trump si è messo davanti alla Costituzione, e non dovrebbe essere presidente, Bolton dire che un’altra eventuale presidenza di Trump causerebbe “molti danni”. Lo spot è andato in onda per la prima volta ieri sera anche su Fox News ed è stato ideato da Quentin Fulks, vicedirettore della campagna elettorale Harris-Walz (lo era anche di Biden 2024) e responsabile degli spot. Come spiegato da Fulks, i destinatari del breve e incisivo video sono gli indecisi – quelli che decideranno, di fatto, le elezioni di novembre – e gli spettatori di Fox: forse, se l’accusa a Trump di essere un pericolo per il paese la lanciano i democratici non ci credono, ha spiegato ieri Fulks, ma se è la sua stessa squadra di sicurezza nazionale di Trump a dirlo le cose potrebbero cambiare. Non è detto che succeda: ieri il New York Times ha pubblicato una lunga analisi sulle possibili difficoltà cognitive del candidato repubblicano, più evidenti che mai da quando c’è Harris e non Biden a sfidarlo. Secondo diversi analisti, però, questa strategia dei democratici di mostrare le criticità di Trump potrebbe non essere sufficiente: chi non ha intenzione di votarlo, anche tra i repubblicani, sa già il perché, ma nessun trumpiano ha mai chiesto un candidato razionale e coerente, gli va bene quello che risponde confusamente, per slogan, e mente la maggior parte delle volte. Per convincere gli indecisi serve altro.

  • Giulia Pompili
  • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.