in libano

All'improvviso esplodono 3000 cercapersone di Hezbollah. Una operazione senza precedenti

Cecilia Sala

Una lunga serie di piccole esplosioni simultanee ha distrutto i device con cui comunicano i membri di Hezbollah e ha ferito quasi tremila miliziani. Non è la prima volta che il Mossad si infiltra nelle catene di approvvigionamento dei suoi nemici. Ci sono vittime

Una lunga serie di piccole esplosioni quasi simultanee nelle città libanesi ha distrutto i device con cui comunicano i membri di Hezbollah e ha ferito quasi tremila miliziani: circa duecento sono in condizioni gravi, almeno nove persone sono morte. I dispositivi criptati che il gruppo usa per scambiarsi informazioni e impartire ordini ai sottoposti in modo (in teoria) sicuro si chiamano “Pager” e assomigliano a dei cercapersone, sono spessi un centimetro e mezzo e lunghi otto centimetri – la metà di un iPhone. Anche l’ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani, e alcuni uomini in Siria sono rimasti feriti nelle esplosioni dei dispositivi di Hezbollah. Da Beirut e dal resto del Libano arrivano i video di uomini che salgono sulle ambulanze senza una mano oppure con un orecchio sanguinante, nei filmati girati negli ospedali del paese si vedono intere corsie piene soltanto di vittime delle esplosioni dei Pager.
 


Il principale indiziato è il Mossad, che sarebbe riuscito a manomettere i dispositivi del nemico e ieri avrebbe deciso di farli detonare: “Un attacco del genere suggerisce che l’intelligence israeliana abbia infiltrato il fornitore dei Pager: “Un attacco del genere suggerisce che l’intelligence israeliana abbia infiltrato il fornitore dei Pager. Un’operazione così è un successo spionistico di altissimo valore per Israele, ma il suo potenziale è appena stato utilizzato (cioè bruciato per sempre) e quindi la domanda è: a quale scopo?”, si è chiesto l’analista Michael A. Horowitz. Le risposte possibili sono almeno tre.

La prima è che Israele abbia distrutto parte della rete di comunicazione del suo nemico perché si prepara a lanciare un attacco più grande nel sud del Libano, un’altra ipotesi è che Hezbollah stesse preparando un attacco più duro dei precedenti e Israele volesse rovinargli i piani, una terza possibilità è che l’obiettivo del Mossad fosse traumatizzare i miliziani del gruppo facendoli sentire deboli e spiati per provare a modificare i loro calcoli, ma che questa operazione d’intelligence non sia il preludio di nessun attacco più massiccio.
 

Uno dei dispositivi esplosi - foto da Twitter


Secondo le fonti del Wall Street Journal a Beirut, i cercapersone esplosi provenivano tutti da una nuova fornitura che il gruppo libanese ha ricevuto di recente. Non sarebbe la prima volta che Israele penetra le catene di approvvigionamento dei suoi nemici, per esempio il Mossad era riuscito a riempire di esplosivo un tavolo che stava per essere portato nella centrale di Natanz, dove Teheran arricchisce l’uranio per il proprio programma nucleare.
 

Le dimensioni molto piccole dei Pager limitano la quantità di esplosivo che può essere infilato dentro a ciascun dispositivo e i componenti interni indispensabili a far funzionare i cercapersone, come la batteria, riducono ulteriormente lo spazio libero, per questo in quasi tutti i casi l’operazione israeliana ha ferito ma non ucciso i bersagli e non ha devastato i luoghi in cui i miliziani si trovavano al momento della detonazione. Ma almeno un bambino, il figlio di un parlamentare del partito di Dio, è morto a seguito della detonazione del Pager di suo padre. Non ci sono notizie sicure su come stia il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e non si sa se anche lui, o qualcuno delle sue guardie del corpo e dei suoi famigliari stretti, portasse sempre con sé un cercapersone Pager.
 


Oggi pomeriggio le Forze armate israeliane hanno comunicato alle autorità locali dello stato ebraico che “un’escalation militare potrebbe essere imminente”, anche se non hanno modificato le istruzioni per le procedure di sicurezza destinate ai cittadini del nord, che vivono vicino al confine con il Libano e alle piattaforme di lancio dei razzi di Hezbollah. Quella di oggi è stata un’operazione senza precedenti e la più grande dimostrazione di quanto siano esposti gli uomini di Hezbollah agli attacchi del Mossad della storia.
 

Di più su questi argomenti: