la squadra e i portafogli

Ecco la nuova Commissione Ue. Fitto vicepresidente per la Coesione e le riforme

I vicepresidenti saranno sei, tra i quali Raffaele Fitto, responsabile per la Coesione e le riforme. Ora le audizioni al Parlamento Europeo che, fra novembre e dicembre, dovrà esprimersi in blocco sulle nomine

Enrico Cicchetti

Ursula von der Leyen ha presentato questa mattina la squadra e i portafogli della nuova Commissione europea. In una riunione a Strasburgo con i leader dei gruppi e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, von der Leyen ha spiegato che i vicepresidenti saranno sei. Tra questi ci sarà il commissario italiano Raffaele Fitto, nomina che ha suscitato polemiche tra socialisti, verdi e liberali. L'ex ministro italiano sarà vicepresidente esecutivo responsabile per la Coesione e le riforme.

La nuova Commissione (26 commissari e commissarie) sarà composta da 16 uomini e 10 donne, 11 compresa la presidente. 

 

     

Oltre a Raffaele Fitto, gli altri ruoli apicali spetteranno alla spagnola Teresa Ribera (socialista), alla finlandese Henna Virkkunen (Ppe), poi - sorpresa di ieri - al posto di Thierry Breton ci sarà il francese Stéphane Séjourné (Renew). con un maxi portafoglio prosperità e industria strategica, oltre alla estone Kaja Kallas (Renew, già nominata dal Consiglio europeo) e alla romena Roxana Minzatu (socialista). Kaja Kallas (Estonia) sarà Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza. "Ogni membro del Collegio - ha detto von der Leyen - è uguale e ogni commissario ha pari responsabilità nel realizzare le nostre priorità. Ciò significa che tutti i commissari devono lavorare insieme, ed è con questo spirito che ogni vicepresidente esecutivo avrà anche un portafoglio su cui concentrarsi. Questo è anche il motivo per cui questa volta non abbiamo il livello di vicepresidente" ma solo quello di vicepresidenti esecutivi.

 

Con la nomina di Fitto, il gruppo di destra Ecr di cui è leader Giorgia Meloni assume un ruolo importante ai vertici comunitari. Von der Leyen ha indicato alla stampa che "la composizione della nuova Commissione si basa sugli orientamenti politici" da lei indicati al Parlamento europeo. Va detto che i commissari europei secondo il Trattato non rappresentano il paese cui appartengono rappresentando l'interesse generale dell'Unione europea. "L'intero collegio è impegnato sulla competitività, la decarbonizzazione e la digitalizzazione", ha detto von der Leyen indicando la volontà di seguire "le raccomandazioni del rapporto Draghi" per un'Europa "più fluida, più interconnessa, più coordinata" nelle sue "diverse politiche".

 

Ciascun commissario è stato ufficialmente indicato da uno dei paesi membri dell’Unione, dopo una trattativa informale con von der Leyen. Quello della presidente è solo un annuncio: nelle prossime settimane i candidati commissari parteciperanno a delle audizioni al Parlamento Europeo che, fra novembre e dicembre, dovrà esprimersi in blocco sulla Commissione proposta da von der Leyen.

      

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Ecco l'elenco completo

Ursula von der Leyen (Germania): Presidente della Commissione europea
Teresa Ribera (Spagna): Vicepresidente esecutiva per la transizione pulita, giusta e competitiva
Henna Virkkunen (Finlandia): Vicepresidente esecutiva per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia
Stéphane Séjourné (Francia): Vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale
Roxana Mînzatu (Romania): Vicepresidente esecutiva per le persone, le competenze e la preparazione
Raffaele Fitto (Italia): Vicepresidente esecutivo per la coesione e le riforme
Kaja Kallas (Estonia): Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza
Magnus Brunner (Austria): Affari interni e migrazione
Hadja Lahbib (Belgio): Preparazione, gestione delle crisi. Uguaglianza
Ekaterina Zaharieva (Bulgaria): Startup, ricerca e innovazione
Dubravka Šuica (Croazia): Mediterraneo
Costas Kadis (Cipro): Pesca e oceani
Jozef Síkela (Repubblica Ceca): Partenariati internazionali
Dan Jørgensen (Danimarca): Energia e edilizia abitativa
Apostolos Tzitzikostas (Grecia): Trasporti e turismo sostenibili
Olivér Várhelyi (Ungheria): Salute e benessere degli animali
Michael McGrath (Irlanda): Democrazia, giustizia e stato di diritto
Valdis Dombrovskis (Lettonia): Economia e produttività, attuazione e semplificazione
Andrius Kubilius (Lituania): Difesa e spazio
Christophe Hansen (Lussemburgo): Agricoltura e alimentazione
Glenn Micallef (Malta): Equità intergenerazionale, giovani, cultura e sport
Wopke Hoekstra (Paesi Bassi): Clima, emissioni nette zero e crescita pulita
Piotr Serafin (Polonia): Bilancio, antifrode, pubbliche amministrazioni
Maria Luís Albuquerque (Portogallo): Servizi finanziari
Roxana Mînzatu (Romania): Persone, competenze e preparazione
Maroš Šefčovič (Slovacchia): Commercio e sicurezza economica, relazioni interistituzionali e trasparenza
Marta Kos (Slovenia): Allargamento
Jessika Roswall (Svezia): Ambiente, resilienza idrica ed economia circolare competitiva

 

  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti