(foto EPA)

il colloquio

“L'Ue sia pronta a mobilitarsi contro la minaccia russa”, ci dice il nuovo commissario alla Difesa

Pietro Guastamacchia

Parla il lituano Andrius Kubilius, designato da von der Leyen nella prossima commissione: "La Russia costituisce la più grande minaccia alla sicurezza europea. Dobbiamo migliorare la coordinazione dell’industria militare"

Bruxelles. “I Defence bond? Non so come farli, ma sicuramente so bene come spenderli”. Il commissario europeo designato alla Difesa, il lituano Andrius Kubilius, esponente del Ppe, si presenta così alla stampa a Bruxelles, mettendo in chiaro quale sia la minaccia principale per l’Ue, ovvero il Cremlino. Parlando a un gruppo di giornali internazionali, tra cui il Foglio, Kubilius, ex premier lituano nato in Unione sovietica, perfettamente russofono e grande amico di oppositori russi del calibro di Khodorkovsky e Kara-Murza, sottolinea che “la Russia costituisce la più grande minaccia alla sicurezza dell’Europa” e che “l’Ue deve essere pronta a qualunque evenienza, preparando i nostri depositi con abbastanza equipaggiamento militare e sufficiente personale militare pronto per una mobilitazione rapida”. “Dobbiamo inoltre guardare – dice – alle risorse logistiche, alla mobilità militare e così via e, infine, il lavoro più importante: dobbiamo migliorare la coordinazione dell’industria militare, perché se dovesse iniziare qualcosa di grave, dobbiamo capire che le risorse nei nostri depositi finiranno presto, e allora la produzione militare diventerà cruciale”, spiega ancora il commissario designato. Rispondendo al Foglio sul perché von der Leyen abbia scelto proprio lui, Kubilius ha la risposta pronta: “Noi lituani possiamo portare un grande valore aggiunto, viviamo in una regione ai confini con Russia e Bielorussia, siamo vicini all’Ucraina, sia storicamente che territorialmente, e conosciamo bene quali sono le minacce che sta affrontando”. 

 

Kubilius sarà infatti il primo commissario alla Difesa nella storia dell’Ue, un ruolo di cui si dice “onorato, si tratta di una sorta di sviluppo storico”. Sul come trovare i fondi per rendere possibile una vera difesa europea, Kubilius è pronto a sondare varie opzioni: “Sia gli Stati membri che la Commissione Ue e il Parlamento europeo dovrebbero esaminare il prima possibile nuovi sistemi di finanziamento alla difesa, perché non possiamo aspettare fino a quando il prossimo Quadro finanziario pluriennale sarà operativo. Questo accadrà solo nel 2028 e non possiamo permetterci il lusso di aspettare così tanto”, spiega l’ex premier. “Dovremmo inoltre esaminare ciò di cui parlava l’ex primo ministro italiano Letta nella sua relazione sul mercato unico, per utilizzare anche il Meccanismo europeo di stabilità e avere accesso a prestiti più economici da parte degli Stati membri. E, naturalmente, sarà necessario discutere anche con la Banca Europea per gli Investimenti su come modificare il suo mandato per investire molto di più nell’industria europea”, aggiunge il commissario designato. A chi gli chiede se il suo focus, tutto incentrato sull’Ucraina, non rischi di essere troppo monodirezionale, Kubilius risponde che “il miglior investimento per la sicurezza europea, al momento, è investire nella sicurezza ucraina”. Su una domanda ci pensa qualche secondo in più: “Il mio messaggio per il Cremlino? ‘Be ready’, siate pronti”. Chiude ermetico Kubilius, segnale che le cose stanno per cambiare.

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