a parigi
Come si diventa miliardari? Lo spettacolo dell'ex ribelle Niel sul palco dell'Olympia
Il one-man-show è un antipasto della biografia del miliardario che uscirà la prossima settimana, Una voglia matta di fare casino. Dal soprannome di "re del porno" a Iliad
Parigi. Continuare a fare il ribelle, il pirata del capitalismo, l’hacker spettinato che sconquassa il sistema quando sei la nona fortuna di Francia, presidente di un gigante delle tlc come Iliad, co-proprietario di Le Monde, il quotidiano dell’intellighenzia francese, membro del cda del gruppo cinese ByteDance, casa madre di TikTok, azionista tentacolare in start-up diventate colossi come Deezer, vivi nel ghetto dorato di Villa Montmorency, nel Sedicesimo arrondissement, e sei il compagno di Délphine Arnault, figlia del capo di Lvmh, ossia del più grande gruppo del lusso del mondo, non può che suscitare parecchi risolini. E se in più decidi di farlo all’Olympia, palcoscenico leggendario della scena musicale parigina, oggi proprietà di Vincent Bolloré, lo squalo del mondo degli affari francese, non puoi lamentarti se quei guastafeste del Canard enchaîné ti dedicano un’intera pagina. “A 57 anni, il re della Freebox, Xavier Niel, inizia una carriera da saltimbanco. Stasera darà uno spettacolo sul palcoscenico dell’Olympia, ‘Come si diventa miliardari’, i cui biglietti sono stati venduti in poche ore. Dal settore immobiliare alle telecomunicazioni, passando per la tech, l’influenza del miliardario si fa sentire fino ai vertici dello stato”, scrive perfidamente il Canard.
Sul sito dell’Olympia, il one-man-show di Xavier Niel è presentato così: “Come si diventa miliardari? È la domanda sulla bocca di tutti. In Francia ci sono solo 53 persone in grado di rispondere. Solo una lo farà sul palco dell’Olympia”. Davanti a duemila persone, tra cui Maxime Saada, ceo di Canal Plus e pretoriano di Bolloré, racconterà la sua parabola di sabotatore del sistema, prima di essere parte integrante del sistema, snocciolando aneddoti e astuzie per diventare ricchi. “Un figlio di Créteil che non ha fatto l’università, che è stato in prigione e è diventato miliardario”, riassume Xavier Niel. Lo spettacolo, soprattutto, è un antipasto della sua biografia che uscirà la prossima settimana: “Une sacrée envie de foutre le bordel”, una voglia matta di fare casino. Il libro, che sarà pubblicato da Flammarion, è stato costruito sotto forma di dialogo con l’amico Jean-Louis Missika, ex vicepresidente di Iliad ed ex assessore alle Politiche urbane di Parigi. Riottoso e immaginifico, Niel, lo è stato veramente fino a una quindicina di anni fa. Figlio di due impiegati e geek con il fascino dell’America, iniziò la sua carriera davanti a un Sinclair ZX81, il suo primo computer. Giovanissimo, inventò il Minitel rose, servizio di messaggistica a luci rosse antesignano dei siti di incontri, che gli valse alla fine degli anni Ottanta un successo economico clamoroso e il soprannome di “re del porno”.
A 23 anni, con i risparmi accumulati, comprò la Fermic Multimédia, piccola società specializzata in contenuti pornografici, che in seguito sarà ribattezzata Iliad. Nel 1995 investì in WorldNet, il primo fornitore di accesso al web di Francia, e nel 2002 lanciò la Freebox, una scatola che offriva simultaneamente internet, tv via cavo e telefonia fissa illimitata a prezzi stracciati: la sua rivoluzione, il suo sberleffo ai grandi patron delle tlc. Assieme all’ex dirigente della Société Générale Fernand Develter, con cui aveva comprato Fermic, mise in seguito un bel po’ di soldi in alcuni peep-show e sexy shops di Parigi e Strasburgo. Investimenti che gli crearono parecchi problemi con la giustizia. Nel 2004, venne infatti incriminato per sfruttamento della prostituzione e per abuso di beni sociali, finendo in carcere per un mese: un momento “punk” su cui insiste molto nel suo libro. Come sottolineato dal Canard, l’uscita della biografia, preparata con un’operazione di comunicazione molto cool, è tuttavia “in linea con l’immagine di ribelle che Xavier Niel cerca ancora di trasmettere, nonostante sia diventato il più inserito dei nuovi ricchi, di casa sia all’Eliseo che al Comune di Parigi”. Un ex ribelle fuori tempo massimo.