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Guerra in Ucraina

Uomini, armi, coordinamento: come è cambiato l'esercito di Kyiv

Kristina Berdynskykh

In termini numerici l’Ucraina non potrà mai eguagliare Mosca, che continuerà la pratica degli assalti massicci ricorrendo se necessario alla fanteria nordcoreana. Ma le alternative ci sono. Analisi dei problemi e delle soluzioni

Nel mese di ottobre, la Russia ha subìto perdite record nella guerra contro l’Ucraina: circa 42mila morti e feriti. John Gealey, ministro della Difesa britannico, ne ha parlato in un’intervista al The Telegraph. Secondo lui, nel mese di ottobre l’esercito russo ha perso in media 1.354 soldati al giorno. Dall’inizio dell’invasione su vasta scala, le perdite totali, secondo lo stato maggiore ucraino, ammontano a oltre 700mila morti e feriti. Ma nonostante questi numeri terrificanti, la Russia non si ferma e avanza attivamente e il mese scorso è riuscita  a conquistare 490 chilometri quadrati di territorio ucraino. “La Russia continua la pratica degli assalti dispendiosi dal punto di vista di perdite umane”, afferma Vasyl Pekhnyo, osservatore militare e presentatore di Radio Nv con sede a Kyiv.

Secondo lui, l’esercito russo sta sfondando la difesa ucraina utilizzando tattiche già collaudate: dopo un massiccio bombardamento delle posizioni nemiche, invia un gruppo di fanteriadi circa  10 persone nella direzione desiderata del fronte che desidera sfondare. Le truppe ucraine sono in grado di annientarlo. “Per capire da dove provengono i bombardamenti e quali armi usano gli ucraini, il secondo gruppo di russi procede, ma su una strada diversa”, spiega l’esperto. Se la difesa ucraina ha calcolato questo scenario e ha nuovamente distrutto il nemico, allora si muove il terzo gruppo, che molto probabilmente è già in posizione di partenza. “Vediamo che i comandanti russi stanno sacrificando centinaia di persone per raggiungere i loro obiettivi”, afferma Pekhnyo convinto che la Russia abbia trascinato l’Ucraina in una guerra totale in cui  ci sono molti più soldati russi che ucraini che devono fermarli. L’esercito russo, ne è sicuro, continuerà la pratica degli assalti massicci, usando, se necessario, la fanteria nordcoreana. L’Ucraina non può permetterselo, non ha abbastanza persone per farlo.

 

                                        
Il problema dell’Ucraina non riguarda solo la carenza di nuove forze, ma anche la gestione delle risorse esistenti. Un soldato  che combatte in direzione di Donetsk racconta al Foglio che nella sua compagnia ci sono 108 persone in organico, ma in realtà ce ne sono 57 attive. Nella compagnia di fanteria del suo amico sono rimasti 27 soldati, anche se ci sono 89 persone in organico. Gli altri sono stati  feriti o uccisi e le nuove forze apparse come risultato della mobilitazione non arrivarono mai. “Se hai un organico pari all’80 per cento, l’efficacia nel  settore sarà maggiore, ma se è al 30, la difesa crolla”, spiega. Nel frattempo lo stato maggiore dell’Ucraina, invece di rifornire le brigate esistenti, ne sta formando di completamente nuove. “L’esercito ha bisogno di una riserva”, spiega Pehnyo. Se la situazione continua a peggiorare, nuove brigate meccanizzate verranno schierate per stabilizzare il fronte: è più efficace che utilizzare le Forze di difesa territoriale, come spesso accade ora, che non dispongono di attrezzature pesanti. Ma per quei soldati che si trovano in zone calde e che hanno davvero bisogno di persone, questa soluzione non rende le cose più facili. “Più una brigata è equipaggiata, meno perdite subisce”, spiega il militare ucraino che ammette che la sua brigata è pronta ad addestrare combattenti non molto esperti, ma semplicemente non ce ne sono.

“Nessuna guerra diventa più popolare col tempo”, ammette un sergente ddi una compagnia di droni d’attacco. Molti di coloro che sono andati al fronte alla fine di febbraio 2022 sono stanchi, sono stati feriti o uccisi, e le nuove forze che entrano nell’esercito attraverso la mobilitazione non sono più motivate come la prima ondata di volontari. Alexander Litvinenko, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale, ha dichiarato alla fine di ottobre che l’Ucraina prevede di mobilitare altre 160mila persone. Ma questo non basta, ritengono molti militari ed esperti. Taras Chmut, capo della fondazione Come back alive, in un’intervista a Deutsche Welle, ha suggerito che dovrebbero essere mobilitati circa 500mila soldati: considerati gli attuali problemi di mobilitazione, sembra irrealistico. Le nuove reclute potrebbero non essere molto motivate, ma sono comunque necessarie e possono essere efficaci. Il sergente  fa l’esempio di suo cognato, un ex specialista informatico, che i dipendenti del centro di reclutamento territoriale hanno afferrato con la forza per strada nella città di Mukacheve, nell’Ucraina occidentale, e immediatamente mobilitato nell’esercito. Dopo un mese di allenamento è andato al fronte e ha mostrato buoni risultati, nonostante non avesse intenzione di combattere.


Il problema del coordinamento


Un altro problema, oltre alla mancanza di personale, è lo scarso coordinamento all’interno dell’esercito tra le diverse unità. Per  esempio, spesso, per stabilizzare la situazione, un battaglione separato viene ritirato da una brigata e inviato in un settore problematico del fronte per rinforzarne un altro. Di conseguenza, il capo di una brigata in guerra può avere a sua disposizione battaglioni completamente diversi e tutti interagiscono in modo casuale. Inoltre, fino a poco tempo fa, il trasferimento da una brigata all’altra era molto difficile se un militare aveva un conflitto acuto con il comandante. Molti sono pronti a continuare a combattere al fronte, ma sotto una leadership adeguata. Tutti questi crescenti problemi all’interno dell’esercito ucraino, accompagnati dalla carenza di armi e munizioni necessarie, portano ad un aumento del numero di persone che lasciano volontariamente l’unità militare o fuggono dalle loro posizioni: per 9 mesi del 2024, la Procura generale ha registrato 35 mila procedimenti penali per l’abbandono, nel 2023, nello stesso periodo, erano tre volte meno.


Il ministero della Difesa sta cercando di risolvere alcuni problemi. L’applicazione Armja+, sviluppata nel 2024 appositamente per il personale militare attivo, ha finalmente lanciato una funzione di trasferimento tra unità. E qualche mese fa, in un’altra applicazione, Rezerv+, è apparsa una funzione di reclutamento per i soggetti obbligati al servizio militare che non sono ancora nell’esercito e con questo sistema una persona può scegliere  il posto vacante nell’esercito. 

Secondo Pekhnyo è necessario aumentare ulteriormente il livello d’addestramento dei militari ucraini nelle basi dei paesi alleati, poiché non sempre ricevono una formazione di alta qualità nei centri ucraini. Secondo il ministero della Difesa, entro la fine del 2024 il numero di ucraini che hanno seguito la formazione occidentale sarà pari a 75mila. Ma anche con tutte le riforme necessarie all’interno dell’esercito e una nuova mobilitazione, l’Ucraina non sarà in grado di eguagliare la Russia in termini di numero di militari, osserva l’esperto militare: “Ecco perché tutto dovrebbe ruotare attorno alla tecnologia”, ne è sicuro. E aggiunge un altro elemento rilevante e che negli ultimi giorni è diventato centrale: “E’ anche importante rispondere in modo asimmetrico alle azioni russe, utilizzando missili e droni a lungo raggio per colpire il territorio russo”.
 

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