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Clima d'odio

In Germania storico israeliano via dall'università. Intervista: “È terrore intellettuale”

Giulio Meotti

Benny Morris non ha potuto tenere la sua lezione intitolata "La guerra del 1948 e il Jihad". Gli studenti lo hanno accusato di essere "una persona che giustifica l'espulsione, l'uccisione e lo stupro di centinaia di migliaia di palestinesi"

In Belgio non si deve parlare di “Allah non c’entra nulla nella mia classe”, libro-inchiesta di Laurence D’Hondt e Jean-Pierre Martin sull’infiltrazione dell’islam nelle scuole, la cui presentazione è stata cancellata per minacce. Alla McGill University, la più importante del Canada, non può parlare Mosab Hassan Yousef, il palestinese diventato informatore degli israeliani alla fine degli anni Novanta prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Suo padre è un fondatore di Hamas.

 

Mosab Hassan Yousef ad aprile si era già visto cancellare una conferenza all’Indiana University negli Stati Uniti. La McGill ha sospeso tutte le attività extracurriculari nel campus fino a gennaio. Troppe le polemiche che hanno costretto a cancellare un evento degenerato in minacce di morte. In Germania questa settimana l’Università di Lipsia ha cancellato una lezione dello storico israeliano Benny Morris a seguito delle proteste e delle minacce degli studenti. In una dichiarazione, l’università ha spiegato che gli studenti si erano opposti alla prevista conferenza di Morris a causa di “commenti offensivi e razzisti”. La lezione di Morris, intitolata “La guerra del 1948 e il Jihad”, avrebbe dovuto svolgersi presso la Facoltà di Teologia. Ma gli studenti hanno accusato Morris di essere “una persona che giustifica l’espulsione, l’uccisione e lo stupro di centinaia di migliaia di palestinesi”. Una specie di criminale di guerra da portare davanti alla Corte dell’Aia

 

Morris, 75 anni, è professore emerito di Storia alla Ben-Gurion University in Israele ed noto per la sua ricerca innovativa sul conflitto israelo-palestinese. All’inizio della sua carriera, alla fine degli anni Ottanta, Morris fu attaccato dalla destra israeliana perché ritenuto “di sinistra” e un “traditore” dopo che la sua ricerca rivelò che, contrariamente alla posizione ufficiale di Israele all’epoca, molti palestinesi non avevano lasciato volontariamente le loro case durante la guerra del 1948, ma erano stati espulsi. “Hanno cancellato una mia lezione, ci sono molta codardia e appeasement oggi in Europa” dice Morris al Foglio. “Questa è una forma di terrorismo intellettuale che usa come scusa la minaccia di attacchi. L’obiettivo è di cancellare gli accademici israeliani, che non devono parlare e pubblicare in Europa occidentale, dove è un trend generale. E hanno successo. Pochissime persone nelle università europee parlano a favore di Israele. E’ in corso un boicottaggio clandestino. Vogliono trasformare Israele in uno stato paria. Soltanto una parte deve parlare. E’ un movimento islamista che sfrutta gli ignoranti di sinistra e i fascisti. E’ un movimento antagonista politicamente trasversale”. 

 

Alla London School of Economics, molti anni fa, Morris venne quasi attaccato fisicamente. “Vidi l’inizio di questo movimento in Europa” conclude al Foglio. “Si tratta di un movimento relegato nell’accademia, penso che agli europei non piaccia l’islam radicale o i rivoltosi nei campus. Ma i regimi islamici stranieri stanno usando e finanziando questi movimenti accademici in Europa”. Il commissario contro l’Antisemitismo della Baviera, Ludwig Spaenle, ha appena chiesto lo smantellamento di un accampamento palestinese di fronte all’Università Ludwig Maximilian di Monaco, dopo che il quotidiano Süddeutsche Zeitung ha riferito che gli organizzatori erano in contatto diretto con alcuni terroristi di Hamas. I risultati sono stati corroborati dal Centro sull’antisemitismo in Baviera e dal Centro di informazione di Monaco sull’estremismo di destra. La Süddeutsche Zeitung ha fatto i nomi di due terroristi di Hamas con cui i manifestanti erano in contatto diretto e ha rivelato che i manifestanti hanno avuto anche videochiamate con i terroristi. Alla Humboldt di Berlino, gli studenti hanno occupato l’università e l’hanno ribattezzata “Jabalia”, dal nome della roccaforte di Hamas a Gaza. La prossima volta Morris dovrà essere invitato a tenere una lezione dal titolo: “La guerra del 1948, il Jihad e gli utili idioti”.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.