Dopo l'arresto
Così Luigi Mangione poche ore dopo l'arresto è diventato il Robin Hood della Gen Z
Alcuni vedono in lui un eroe che combatte contro lo strapotere ultracapitalista delle compagnie di assicurazione medica che per il profitto lasciano morire i pazienti oncologici. Altri, da destra, lo vedono come il prodotto, portato all’estremo, delle università Ivy League “woke”, quelle con i campeggi pro Pal
Un paio d’ore dopo che è stato reso pubblico il nome di Luigi Mangione come “person of interest” nell’omicidio del ceo Brian Thompson a Manhattan, il suo profilo Instagram, dove non postava da tre anni, ha raggiunto i 25 mila follower. Il profilo luigi.from.fiji nel frattempo è stato chiuso. Su X ha raggiunto i 300 mila follower in meno di un giorno – inizialmente era stato chiuso, poi Elon Musk, nella sua crociata libertaria, ha deciso di riaprirlo. Sui social, negli ambienti zillennial e millennial, la storia dell’assassinio a sangue freddo dell’amministratore delegato di UnitedHealthcare, cinquantenne padre di due ragazzi, è stata accolta con qualcosa in più della solita ironia generazionale, ma quasi con giubilo. Se la storia dell’omicidio venisse solo raccontata tramite la lente dei meme che hanno invaso Internet, il ventiseienne sospettato numero uno Mangione ne uscirebbe come un attraente vendicatore, un Robin Hood della Gen Z, un eroe che combatte contro lo strapotere ultracapitalista delle compagnie di assicurazione medica che per il profitto lasciano morire i pazienti oncologici.
Alcuni dipingono l’italo-americano del Maryland come un Gavrilo Princip che ha appena dato il via alla lotta di classe armata contro i megaricchi. L’attivista e professore della Columbia Anthony Zenkus ha scritto su X: “Oggi piangiamo la morte del ceo Brian Thompson, ucciso… no, aspettate, scusate, oggi piangiamo la morte dei 68 mila americani che muoiono inutilmente ogni anno in modo che i manager delle compagnie di assicurazioni come Brian Thompson possano diventare multimilionari”. La pagina Facebook di UnitedHealth ha postato una dichiarazione sulla morte di Thompson. Delle 46 mila reazioni di utenti, 41 mila sono emoji della faccina che ride. Online si vendono felpe, tazze, magliette e cappellini con scritto deny, defend, depose, le parole incise sui proiettili che hanno ucciso Thompson.
Quando si è scoperto che Mangione era stato arrestato perché qualcuno in un McDonald’s della Pennsylvania lo aveva riconosciuto, sono arrivate valanghe di commenti su Yelp per demolire il fast food, dicendo che quella location è piena di “ratti”, intesi come spie. #FreeLuigi è diventato virale. Alcuni infermieri e medici intervistati dai giornali hanno detto: “Non posso provare simpatia per Thompson”. Alcuni gamer hanno ricreato la scena dell’assassinio in videogiochi come Gta e Doom. Nei post su Facebook si passa da posizioni marxiste di critica alle aziende di assicurazione che “fanno i soldi sui malati, lasciandoli morire” agli apprezzamenti per il fisico scolpito dell’assassino Mangione, dalla sua passione per i Pokemon e il surf fino ai paragoni con il Luigi dell’universo di Super Mario. Altri, da destra, vedono le azioni di Mangione come il prodotto, portato all’estremo, delle università Ivy League “woke”, quelle con i campeggi pro pal e i corsi intensivi sull’anticolonialismo. Primo della classe nel suo elitario liceo privato, Mangione aveva un account su Goodreads, il sito-social dove si fanno reading list e si recensiscono volumi, e suoi ammiratori hanno postato screen dei suoi commenti. Una delle sue recensioni era sul manifesto di Ted Kaczynski, il luddita Unabomber, e ne riconosceva una certa intelligenza e preveggenza. Lo stesso Kaczynski, quando era morto l’anno scorso, impiccandosi con una stringa da scarpa in prigione, aveva ricevuto una buona dose di lodi pubbliche sui social.
Questo clima di esaltazione e pubblica lode per Mangione, che trova nel meme anonimo o semianonimo un modo per rappresentarsi senza conseguenze, ricorda quello intorno alla morte dei cinque turisti miliardari nel mini-sottomarino Titan, esploso sott’acqua nel giugno 2023. E poi la celebrazione delle orche assassine che, negli ultimi anni, sembrano prendersela con gli yacht dei ricconi, affondandoli, anche loro paladine anticapitaliste. Se Biden grazia Mangione, ha scritto qualcuno su X, diventerà il presidente più amato della storia. Il governatore della Pennsylvania Josh Shapiro ha detto in conferenza stampa che le reazioni all’omicidio sono state “profondamente inquietanti”, e ha invitato gli americani a “umanizzare” la vittima e a condannare le azioni del killer. “Capisco che la gente è frustrata con il sistema sanitario, ha detto Shapiro, che era quasi stato scelto da Kamala Harris come vice, “in alcuni angoli bui il killer è celebrato come un eroe. Non lo è”. Il senatore trumpiano Ted Cruz ha detto: “Il sinistrismo è una malattia mentale”.
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