Donald Trump (foto Ap, via LaPresse)

editoriali

Trump vede le prime fratture nel GoP

I repubblicani hanno più paura dei ribelli interni che dei dem, troppo impegnati a restaurare il partito dopo il fallimento di Kamala Harris. Segnali al Congresso

Liz Cheney, la deputata repubblicana che ha sfidato il trumpismo, ha ricevuto giovedì una medaglia presidenziale da Joe Biden. Un gesto che è un messaggio al nuovo Congresso che sta per insediarsi a Capitol Hill. La virata populista del partito di Lincoln ha portato a un nuovo assetto tra le fila dei legislatori, con una presenza decisiva di quella destra alternativa, isolazionista e anti immigrazione, nata dagli strascichi del Tea Party.

 

Ieri al voto per riconfermare lo speaker si sono sentite le fratture del GoP. Lo speaker Mike Johnson era stato scelto per rimpiazzare un altro repubblicano, troppo filo Ucraina, il californiano Kevin McCarthy, cacciato via dai Maga dopo esser stato eletto due anni fa. In queste settimane Johnson ha dovuto cercare voti con l’intenzione di mantenere il martelletto in mano, cercando di convincere la destra più dura nonostante il presidente eletto Donald Trump gli avesse concesso il suo endorsement – “è un brav’uomo religioso, un gran lavoratore”. Ma per alcuni Johnson è stato troppo morbido, capace addirittura di trovare accordi bipartisan con i dem. Un crimine per i veri Maga. Johnson avrebbe promesso a Musk che si opererà per favorire i loro tagli alla macchina statale, ma non è bastato e alla prima votazione, ieri, ha perso.

 

Per Trump è un brutto segnale, vuol dire che potrebbe non esser facile gestire i suoi stessi deputati. I membri più centristi del GoP sono frustrati, perché per l’ennesima volta la piccola minoranza del Freedom Caucus con le sue minacce gioca un ruolo determinante negli equilibri del Campidoglio, e quindi delle future scelte legislative. Il partito avrà il controllo di entrambe le camere e della Casa Bianca, hanno più paura dei ribelli interni che dei dem, troppo impegnati a restaurare il partito dopo il fallimento di Kamala Harris. I deputati repubblicani vogliono passare a breve un pacchetto sulle tasse e nuove leggi sulla sicurezza del confine col Messico, ma dovranno vedersela con la minoranza fastidiosa che spesso per principio, o per farsi sentire, fa saltare tutto. 
 

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