l'anticipazione
Cecilia Sala intervista Zelensky: “Meloni? Spero che il dialogo privilegiato con Trump possa essere utile anche all'Ucraina”
Domani sul Foglio il colloquio esclusivo con il presidente ucraino. “Trump vuole davvero mettere fine alla guerra. La pace? Quasi tutto dipende da cosa possiamo ottenere noi ucraini per proteggerci”
Domani sul Foglio, torna Cecilia Sala con un'intervista esclusiva al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Una prima anticipazione dell'intervista, che troverete sul Foglio del Weekend, riguarda il pensiero di Zelensky sul fatto che Giorgia Meloni sia stata l’unica leader europea invitata al giuramento del presidente degli Stati Uniti. “E’ una buona notizia per l’Italia – dice Zelensky al Foglio – forse con questo canale di dialogo privilegiato lei potrà essere utile all’Europa, io spero che potrà esserlo anche all’Ucraina. Oltre ai ruoli che ricopriamo, siamo tutti persone – Donald Trump, Giorgia Meloni e io – e i rapporti umani che siamo capaci di instaurare contano. Io ho un bellissimo rapporto con lei, la considero una persona leale e un’amica. So che Donald Trump ha un buon rapporto e si fida di lei. Spero soltanto che la relazione di Meloni con il presidente americano non sia ancora migliore di quella che ha con me!”, dice, questa volta con un sorriso da attore.
Trump ha detto a Putin: “Ferma questa ridicola guerra, non potrà che peggiorare”. “Quando Trump dice ‘peggio’ – dice Zelensky al Foglio – intende peggio per la Russia. E’ importante che una persona forte faccia arrivare questo messaggio a Putin. Il presidente americano dice che vuole davvero mettere fine alla guerra”.
Per il momento però, dice Cecilia Sala a Zelensky, nessuno conosce il suo piano di pace, chiediamo a Zelensky se crede che almeno lui – Trump – lo conosca. “Penso – dice Zelensky al Foglio – che non abbia chiari i dettagli. Quasi tutto dipende da cosa possiamo ottenere noi ucraini per proteggerci, perché non commetteremo di nuovo gli errori del passato, e da Putin, se vuole fermare l’invasione: io penso che non lo voglia”.
Il presidente-venditore