Non solo industria bellica e distruzione. Lo straordinario potenziale dei droni

California, Ruanda, Ghana, Cina, Indonesia, Brasile. Così i droni possono diventare alleati preziosi per migliorare la qualità delle nostre vite

Filippo Lubrano

Questa tecnologia negli anni è finita per essere protagonista di notizie provenienti quasi esclusivamente dai teatri di guerra, ma  può rappresentare una risposta innovativa e sostenibile in ambiti come il primo soccorso, la medicina, l’agricoltura e la protezione ambientale. Guardiamo gli incendi di Los Angeles, ad esempio

Taipei.  Che la tecnologia non sia mai neutrale ce ne siamo accorti con una certa insistenza negli ultimi anni. Non fa certo eccezione l’innovazione dei droni, che nell’entusiasmo iniziale prometteva di consegnarci le merci in qualsiasi momento, o addirittura di trasportarci da un punto all’altro di una città come nei migliori film di fantascienza degli anni ottanta, ed è finita per essere protagonista di notizie provenienti quasi esclusivamente dai teatri di guerra, dall’uccisione di Osama Bin Laden in avanti.  Ma è un peccato, e rischia di esserlo anche di superficialità da parte dei cronisti, perché questa tecnologia nasconde un potenziale straordinario già parzialmente espresso, ma poco narrato. I droni possono rappresentare una risposta innovativa e sostenibile in ambiti come il primo soccorso, la medicina, l’agricoltura e la protezione ambientale.

 

Per comprenderlo, abbiamo dovuto veder bruciare mezza Los Angeles. Lì i droni sono stati impiegati per la prima volta dai vigili del fuoco durante un’emergenza. Grazie a telecamere termiche e sensori avanzati, si è stati così in grado di individuare persone intrappolate tra le fiamme e monitorare l'evoluzione degli incendi in tempo reale, permettendo di ridurre i rischi per i soccorritori e aumentando al contempo le possibilità di salvataggio delle vittime.  Ma il caso californiano non è unico. Rimanendo in occidente, in alcuni paesi europei e negli Stati Uniti sono stati utilizzati per trasportare defibrillatori in caso di arresti cardiaci, riducendo drasticamente i tempi di intervento e aumentando le possibilità di sopravvivenza. Anche guardando fuori dal primo mondo questa tecnologia può aiutare, e molto, a superare carenze infrastrutturali croniche. In Ruanda e Ghana, i droni stanno rivoluzionando la logistica medica, trasportando farmaci essenziali, vaccini e sacche di sangue in aree remote, laddove la rete stradale non consente consegne rapide. 

 

C’è poi l’agricoltura di precisione, settore in cui i droni stanno sconvolgendo la gestione delle coltivazioni. Dotati di sensori multispettrali e capacità di analisi dei dati, monitorano lo stato di salute delle piante, individuano infestazioni e suggeriscono interventi mirati, riducendo l'uso di pesticidi e fertilizzanti. In Giappone, aiutano già oggi gli agricoltori a gestire terreni difficili come le risaie, migliorando la resa delle colture e promuovendo pratiche sostenibili. Anche la protezione ambientale beneficia di queste tecnologie. In Indonesia e Brasile, i droni mappano le foreste pluviali e individuano le aree colpite dalla deforestazione illegale. Ma le applicazioni che passano sotto traccia rispetto alla narrazione mainstream non finiscono qui: nelle coste australiane sono usati per avvistare squali, contribuendo alla sicurezza dei bagnanti, mentre in Antartide supportano le spedizioni scientifiche, monitorando la fauna locale e i cambiamenti climatici.

 

Nel campo della sicurezza e della gestione urbana, i droni stanno introducendo nuovi standard. In Svizzera, la polizia li utilizza per ricostruire scene di incidenti stradali, riducendo i tempi di intervento e la congestione del traffico. Nelle smart-cities, o in quello che ne resta al netto dell’hype sgonfiatasi, come Dubai, sono stati invece sperimentati come unità mobili di sorveglianza durante grandi eventi, garantendo una copertura efficiente e discreta. Senza dimenticare poi l’impatto sull’industria dell’entertainment: sono diventati virali i video dei festeggiamenti dei capodanni cinesi degli ultimi anni a Shanghai e in diverse altre città soprattutto asiatiche, in cui stormi di droni si sostituiscono ai fuochi d’artificio, ironicamente proprio nelle culture che li avevano inventati – unica applicazione della polvere da sparo che venne in mente ai cinesi di fare, prima che gli occidentali la utilizzassero per ben altri scopi.

 

 

Questi esempi mostrano che la narrazione esclusivamente negativa dei droni è riduttiva e fuorviante, per quanto l’industria bellica sicuramente continuerà ad avere un peso specifico rilevante per il settore, per la gioia di aziende come l’americana Anduril.  La regolamentazione rappresenta una chiave fondamentale per sbloccare il potenziale positivo dei droni. In molte aree, le normative limitano l’uso civile di queste tecnologie per timori legati alla sicurezza e alla privacy. Tuttavia, esperienze come quelle di Los Angeles o dei programmi di consegna medica in Africa dimostrano che con protocolli chiari e investimenti mirati, i droni possono diventare alleati preziosi per migliorare sensibilmente la qualità della vita.

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