in germania
Effetto Musk, Nord Stream, critiche ai profughi ucraini: Chrupalla detta la linea AfD
“Non possiamo emarginare milioni di elettori”, dice il leader di Afd, affermando che l’appoggio internazionale e il crescente consenso segnano l’ascesa della destra radicale. Chrupalla spinge per un'Europa a trazione sovranista, ma le alleanze restano difficili da concretizzare
Berlino. “Prima o poi arriverà il nostro tempo sui banchi del governo” e, in quanto al muro antincendio tedesco contro l’ultradestra, “non si possono emarginare 12, 13, 14 milioni di elettori. Sul lungo periodo questa cosa non funzionerà e, al contrario, ci rende più forti”. Lo dice Tino Chrupalla, uno dei due leader di AfD, Alternative für Deutschland, parlando lunedì a Berlino in un incontro con la stampa estera, a cui il Foglio ha partecipato. L’appoggio di Elon Musk è servito a “normalizzare” internazionalmente AfD, a essere “presi sul serio”, continua Chrupalla, che poi dichiara, in piena linea con il Cremlino: bisogna “riaprire il Nord Stream”, visto che “un gasdotto funziona ancora e potrebbe essere usata subito”.
Con i sondaggi che danno AfD sopra al 20 per cento, secondo partito dietro alla Cdu, Chrupalla sa che l’ultradestra è la pietra angolare, quasi sempre negativamente intesa, intorno alla quale ruotano le elezioni tedesche del prossimo 23 febbraio. Il tentativo della Cdu di far passare una stretta sull’immigrazione al Bundestag è fallito per pochi voti, nonostante l’appoggio proprio di AfD. “Per noi è stata una mezza vittoria”, spiega Chrupalla, perché dimostra come gli altri partiti “assumono le nostre posizioni”.
49 anni, figlio della Germania dell’est, di professione artigiano imbianchino e verniciatore, Chrupalla guida il partito con Alice Weidel, candidata cancelliera di AfD. Se Weidel è il volto scelto per presentarsi all’estero e sui cartelloni elettorali, Chrupalla racconta meglio la presenza di AfD sul territorio. Sa che il suo partito non raccoglie più solo un voto di protesta, ma anche quello di un ceto medio preoccupato economicamente, così come posizioni neoidentitarie e anti immigrazione socialmente trasversali. Da una parte è Alice Weidel a parlare su X con Elon Musk e presentare il suo partito come una forza liberista-libertaria e anti statalista, tanto da dover cercare di definire Adolf Hitler “socialista e comunista”. Dall’altra parte è Chrupalla che spiega che AfD è magari “di sinistra” su alcune “questioni sociali”, ma è di destra su altre. Sull’immigrazione, Chrupalla si destreggia lontano da dichiarazioni troppo controverse. I migranti che vengono in Germania perché hanno un lavoro, imparano la lingua, “sono benvenuti”, dice il leader di AfD, mentre il concetto di “remigrazione” significa soltanto “rimpatriare chi in questo paese non ha diritto di restare, non ha il diritto d’asilo, chi qui è diventato criminale”, visto che “abbiamo già abbastanza da fare con i delinquenti tedeschi, non abbiamo bisogno di delinquenti stranieri”. Alle domande della stampa sui contatti con la scena di estrema destra extraparlamentare di membri di AfD, Chrupalla risponde di dover prima approfondire casi particolari e utilizza il rifiuto del concetto di Kontaktschuld, cioè della colpa per contatto o conoscenza con ambienti estremisti. AfD non perde poi l’occasione di rafforzare la sua feroce critica contro il servizio segreto interno tedesco BfV, che da tempo osserva il partito per decidere se catalogarlo come ostile alla costituzione. Per Chrupalla il BfV è “strumentalizzato politicamente” e il coleader dell’AfD non si fa perdere l’occasione di sottolineare che il presidente del BfV, Thomas Haldenwang, ha lasciato il suo posto lo scorso novembre per candidarsi con la Cdu a Wuppertal.
Significative soprattutto per l’Italia sono state le risposte di Chrupalla sull’Ue e sull’euro. Nonostante AfD parli ancora di uscire dall’euro, ora Chrupalla dice che “è ormai troppo tardi”, ma che per una “stabilizzazione dell’euro si deve discutere su un euro del nord e uno del sud”. Il leader dell’ultradestra si dilunga sul mancato rispetto di Maastricht e contro il debito pubblico di Francia, Grecia e Italia, mostrando tutta la contraddittoria fragilità di un’internazionale sovranista europea. Spilla con la bandiera tedesca sempre in vista, Chrupalla vuole spingere un’idea proto-trumpiana di Germany First, intesa in senso drasticamente euroasiatico e anti Nato. Sul tema Ucraina ripete le parole di Mosca: Chrupalla si scaglia più chiaramente contro i profughi ucraini, che non dovrebbero avere diritto al sussidio di cittadinanza, che nominando migranti di altri paesi.
Poche ore dopo l’incontro con la stampa estera di Chrupalla, Alice Weidel è andata in televisione a dire che “la nostra mano è tesa” per essere anche junior partner nel prossimo governo e che “spetta all’Unione Cdu-Csu” decidere. Ma anche Weidel sembra convinta che il muro antincendio nei confronti di AfD non verrà giù. Almeno per il momento.
Tensioni e assenze