Mosca insiste: "Le parole di Mattarella avranno conseguenze". Hacker russi contro siti italiani

Il capo dello stato il 5 febbraio a Marsiglia aveva paragonato l'aggressione di Mosca all'Ucraina al progetto autoritario del Terzo Reich.  La portavoce del ministero degli Esteri russo attacca, mentre il gruppo NoName057(16) lancia una nuova (inefficace) serie di attacchi DDoS

Mosca insiste: il paragone tra la Russia e la Germania nazista, fatto di recente dal presidente italiano Sergio Mattarella, "non resterà senza conseguenze". "Nessun commento" da parte del Quirinale.

 

"Durante una conferenza in un'istituzione educativa, [Mattarella] ha affermato di credere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze", ha minacciato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, sul canale Rossija 1 della tv russa, nel corso della trasmissione di un altro "megafono" della propaganda, Vladimir Solovyov.

 

"Questo ci viene detto da una persona che non può non sapere quanti soldati italiani hanno ucciso i nostri nonni e bisnonni sul nostro territorio durante la Seconda Guerra Mondiale sotto gli stendardi e gli slogan nazisti", ha proseguito Zakharova. "Su quali basi questo viene detto nell'anno dell'80° anniversario della nostra vittoria? Una vittoria tessuta dalle vite di milioni di cittadini sovietici che non solo hanno liberato la loro patria e il nostro paese, ma li hanno anche liberati dal nazismo", ha aggiunto la portavoce di Lavrov.

    

Mattarella il 5 febbraio – alla cerimonia di consegna dell’onorificenza accademica di Dottore honoris causa dall’Università di Aix-Marseille, a Marsiglia – aveva paragonato l'aggressione di Mosca all'Ucraina al progetto autoritario del Terzo Reich. Mattarella aveva denunciato gli effetti deleteri del protezionismo. Partendo da una rievocazione delle risposte sbagliate date alla crisi finanziaria del ’29, con l’alimentarsi di una spirale protezionistica che erose le alleanze e portò alla rinascita dei nazionalismi. Allora “anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura” ha detto il capo dello stato, introducendo così la riflessione alle tendenze attuali. 

Le parole del presidente italiano sono "invenzioni oltraggiose e blasfeme", aveva accusato venerdì scorso Zakharova. “Gli insulti della portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha definito 'invenzioni blasfeme' le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l’intera nazione italiana, che il capo dello stato rappresenta”, aveva risposto già venerdì la premier Giorgia Meloni, esprimendo “piena solidarietà, così come quella dell’intero governo, al presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell’aggressione perpetrata ai danni dell’Ucraina”.

 

Attacchi hacker sui siti italiani

Dopo gli attacchi di gennaio scorso contro siti di porti e banche italiani, il gruppo di hacker filorussi NoName057(16) ha lanciato una nuova serie di attacchi DDoS (distributed denial of service) contro siti web del nostro paese. In particolare sono stati colpiti i settori trasporti (aeroporti di Linate e Malpensa, Autorità trasporti, porti di Taranto e Trieste, tra gli altri) e finanziari (Intesa San Paolo). Al momento non risultano conseguenze concrete sui servizi erogati. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha avviato azioni di supporto e mitigazione alle prime avvisaglie degli attacchi. Nella rivendicazione i NoName citano le dichiarazioni del presidente Mattarella – definito “russofobo” nella rivendicazione diffusa su Telegram – sulla Russia e il Terzo Reich, aspramente criticate dal Cremlino.

Un mese fa il gruppo aveva colpito diversi siti di porti e banche in Italia, per il sostegno espresso dalla premier Giorgia Meloni al presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante l'incontro avvenuto a Palazzo Chigi. Recentemente, altre offensive informatiche sono state ricondotte al medesimo gruppo, come quella del 30 dicembre 2024 contro i siti degli aeroporti milanesi di Malpensa e Linate e il sito del ministero degli Esteri.

Gli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) sono una delle minacce più comuni per i siti web, server e altre infrastrutture online: cercano di saturare i server di destinazione con un gran numero di richieste di traffico, impedendo agli utenti di accedere alle risorse online. I DDoS possono essere eseguiti con modalità diverse e distinguerle è essenziale per adottare misure di sicurezza adeguate, mitigare gli effetti di questi attacchi e proteggere le infrastrutture online.

 

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