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Foto Epa, via Ansa
"L'Ucraina è Europa. Nuovi aiuti per 3,5 miliardi". Il viaggio di von der Leyen a Kyiv
La presidente della Commissione europea è nella capitale ucraina con il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa per il terzo anniversario dell'inizio dell'invasione russa in Ucraina
Ursula von der Leyen è a Kyiv per il terzo anniversario dell'inizio dell'invasione russa in Ucraina. "Siamo a Kyiv oggi perché l'Ucraina è Europa. In questa lotta per la sopravvivenza non è solo il destino dell'Ucraina ad essere in gioco, ma quello dell'Europa", ha affermato la presidente della Commissione europea in un messaggio sui social media accompagnato da un video del suo arrivo in treno nella capitale ucraina insieme al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.
Secondo Ursula von der Leyen l'Unione europea "deve accelerare l'invio di munizioni e armi all'Ucraina" e "questo sarà il cuore del nostro lavoro nelle prossime settimane", ha detto parlando con l'European Newsroom. La presidente ha inoltre annunciato che "aumenteremo le sanzioni punitive contro la Russia, anche se dimostrerà una reale volontà a trovare un accordo per una pace duratura", ha sottolineato la Von der Leyen aggiungendo anche che l'Ue "ha preparato un pacchetto per la sicurezza energetica".
Durante la visita a Kyiv, Ursula von der Leyen ha detto che "l'Europa è qui per rafforzare l'Ucraina in questo momento critico. Posso annunciare che un nuovo pagamento di 3,5 miliardi di euro per l'Ucraina arriverà già a marzo. E ci sarà un Consiglio europeo speciale. Presenterò un piano completo su come aumentare la nostra produzione di armi e le nostre capacità di difesa in Europa. E anche l'Ucraina ne avrà beneficio. Nessuno vuole più pace del popolo ucraino. Ma una pace giusta e duratura si ottiene solo con la forza".
"Non ci saranno negoziati credibili e di successo, né una pace duratura, senza l'Ucraina e l'Ue. Solo l'Ucraina può decidere quando ci saranno le condizioni per iniziare i colloqui di pace. La pace non può consistere in un semplice cessate il fuoco, dev'essere un accordo duraturo. La pace non deve premiare l'aggressore", ha detto il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, durante la sua visita a Kyiv. Ha aggiunto che "Putin vuole dividerci e oggi dimostriamo che il nostro sostegno è forte, unito e immutato". Ha inoltre ribadito la necessità di "garanzie di sicurezza concrete e forti garantiranno una pace giusta e duratura in Ucraina e in tutta Europa".
In un post sui social Volodymyr Zelensky ha parlato di "tre anni di resistenza. Tre anni di gratitudine. Tre anni di assoluto eroismo degli ucraini", ha scritto. "Ringrazio tutti coloro che difendono e sostengono l'Ucraina".
Intanto il governo russo ha raggiunto un accordo con il governo ucraino per il rimpatrio di un numero imprecisato di abitanti della regione russa di Kursk che attualmente si trovano sul territorio ucraino nella regione di Sumy. "Ci sono persone che oggi si trovano a Sumy e c'è un accordo con la Croce Rossa e con la parte ucraina per cui saranno evacuate in Russia attraverso la Bielorussia", ha detto Tatiana Moskalkova, commissaria per i diritti umani della Russia.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando dei tre anni di invasione russia in Ucraina, ha sottolineato l'importanza di "lanciare un processo negoziale che non escluda alcuna delle parti nel conflitto" per "stabilire una pace equa e duratura". E si è reso disponibile a ospitare i colloqui in quanto "la Turchia è stato l'unico paese che ha portato le parti in guerra attorno al tavolo del negoziato in varie occasioni".