
La forza dell'Europa e dell'Ucraina per combattere Putin, in numeri
“Il paradosso è che 500 milioni di europei chiedono a 300 milioni di americani di difenderli da 140 milioni di russi", ha detto il primo ministro polacco Tusk a Londra. Con Kyiv l'Ue ha tutte le carte per diventare una potenza militare globale: i grafici
Il vantaggio dell’Europa insieme all’Ucraina è chiaro, il problema non sono i numeri, “ma la mancanza di fiducia nella nostra forza”, aveva detto il primo ministro polacco Donald Tusk al vertice sull’Ucraina a Londra, lo scorso fine settimana, sul potenziale dell’Ue di diventare una potenza militare globale – anche nel caso in cui l’America dovesse ridurre il suo sostegno all’Ucraina e alla Difesa europea. L’esercito di Kyiv, ormai il più esperto in Europa, è attualmente il deterrente più efficace contro un attacco russo all’Ue ed è fondamentale in quest’èra di riarmo: secondo il Military Balance dell’Iiss, una valutazione annuale delle capacità militari globali e della spesa per la Difesa, l’Europa, insieme all’Ucraina, ha 2,6 milioni di soldati rispetto agli 1,3 milioni degli Stati Uniti e agli 1,1 milioni della Russia, e il doppio dei jet da combattimento rispetto a Mosca.
“Il paradosso è che 500 milioni di europei chiedono a 300 milioni di americani di difenderli da 140 milioni di russi. Dobbiamo contare su noi stessi, pienamente consapevoli del nostro potenziale e con la sicurezza di essere una potenza globale”: Tusk ha ribadito le capacità militari dell’Europa con i dati del Military Balance dell’International Institute for Strategic Studies (Iiss), secondo cui gli eserciti nazionali europei conterebbero una forza complessiva molto più grande delle attuali Forze armate americane in Europa. Anche in termini di carri armati, l’Europa, insieme a Kyiv, ha 8.642 cingolati contro 2.730 della Russia, 2.640 degli Stati Uniti e 4.700 della Cina. 2.091 aerei da combattimento contro 1.244 della Russia, 1.456 degli Stati Uniti e 1.409 della Cina; 18.465 cannoni da artiglieria contro 5.157 della Russia, 5.061 degli Stati Uniti e 9.580 della Cina e 2,77 milioni di riservisti contro 1,5 milioni della Russia, 1,5 milioni degli Stati Uniti e 0,51 della Cina.
Soltanto lo scorso anno l’esercito del Cremlino ha perso 1.400 carri armati e 4.000 dall’inizio della sua invasione su larga scala dell’Ucraina. Nonostante questi numeri, secondo il think tank, la spesa militare della Russia starebbe aumentando così rapidamente da superare le prestazioni di tutti i paesi europei messi insieme: 145,9 miliardi di dollari, ovvero il 6,7 per cento del pil di Mosca – il 40 per cento in più rispetto all’anno precedente. La spesa complessiva per la Difesa dell’Europa nel 2024 è stata di 457 miliardi di dollari, oltre il 50 per cento in più in termini nominali rispetto al 2014 e l’11,7 per cento in più in termini reali rispetto all’anno precedente.
Secondo un’analisi del Kiel Institute for the World Economy e del think tank Bruegel, l’Europa potrebbe aver bisogno di 300.000 soldati in più e di un aumento annuale della spesa per la Difesa di “almeno 250 miliardi di euro nel breve termine per scoraggiare l’aggressione russa”, ma da una prospettiva macroeconomica, “i numeri sono abbastanza piccoli da consentire all’Europa di sostituire completamente gli Stati Uniti”. Da febbraio 2022, il sostegno militare dell’Europa – incluso il Regno Unito – all’Ucraina è stato di 62 miliardi di euro, mentre quello degli Stati Uniti è stato di 64 miliardi di euro. Nel 2024, il sostegno militare degli Stati Uniti è ammontato a 20 miliardi di euro su un totale di 42 miliardi di euro. Per sostituire gli Stati Uniti, l’Ue dovrebbe quindi spendere solo un altro 0,12 per cento del suo pil.


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