Boualem Sansal (Ansa)

L'intervento

Liberiamo Sansal. L'appello dell'ex ministro Blanquer all'Italia e alle nostre coscienze

Jean-Michel Blanquer

Lo scrittore franco-algerino è detenuto in Algeria dal 16 novembre accusato di “attentato alla sicurezza dello stato”. Un’accusa spesso utilizzata per reprimere il dissenso. "Le autorità italiane devono far sentire la loro voce", scrive l’ex ministro dell’Istruzione nazionale della Francia

L’arresto e la detenzione di Boualem Sansal rappresentano una grave violazione dei diritti umani e della libertà di espressione. Lo scrittore franco-algerino, autore di saggi e romanzi fondamentali per comprendere la realtà politica e sociale del Maghreb, è detenuto in Algeria dal 16 novembre 2024 con l’accusa di “attentato alla sicurezza dello stato”, ai sensi dell’articolo 87 bis del codice penale algerino. Un’accusa spesso utilizzata per reprimere le voci critiche e soffocare il dissenso.

 

E’ una situazione inaccettabile sul piano dei diritti umani

Sansal, che ha 80 anni ed è affetto da un tumore, è stato più volte ricoverato in ospedale a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Secondo alcune fonti, avrebbe iniziato uno sciopero della fame, anche se l’Ordine degli avvocati di Algeri ha poi smentito la notizia. Ciò non cambia il fatto che la sua detenzione appaia come una punizione crudele per un uomo anziano e malato, e soprattutto come una violazione evidente dei princìpi fondamentali della dignità umana.

Come se non bastasse, gli sono stati negati i diritti alla difesa: il suo avvocato francese, François Zimeray, non ha ancora ottenuto un visto per recarsi in Algeria e poterlo assistere legalmente. Impedire a un imputato di avere la difesa a cui ha diritto è un’ulteriore grave violazione del diritto a un processo equo, principio sancito dal diritto internazionale.

 

Il caso riguarda la coscienza universale

La vicenda di Boualem Sansal non è una questione bilaterale tra la Francia e l’Algeria. Lo scrittore ha certo la doppia cittadinanza, ma la sua incarcerazione riguarda la coscienza universale e la lotta per la libertà di espressione ovunque nel mondo. Per questo motivo, il Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza, il 23 gennaio 2025, una risoluzione che chiede la sua liberazione immediata e incondizionata. Questa presa di posizione ricorda che la comunità internazionale non può restare in silenzio davanti a simili ingiustizie.

 

L’Italia deve affermare i suoi valori di libertà

L’Italia, negli ultimi anni, ha rafforzato in modo significativo i suoi legami con l’Algeria,  sul piano economico e politico. Proprio per questo, ha ora una responsabilità morale e politica nel difendere i principi di libertà e giustizia. Un paese che si dichiara paladino dei diritti umani non può rimanere indifferente davanti alla detenzione arbitraria di uno scrittore, incarcerato solo per le sue idee. Le autorità italiane devono far sentire la loro voce e chiedere con fermezza la liberazione di Boualem Sansal. Non si tratta solo di un gesto di solidarietà, ma di una dimostrazione di coerenza rispetto ai valori democratici su cui si fondano le nostre Repubbliche.

Un appello alla mobilitazione internazionale

La situazione di Boualem Sansal richiede un’azione immediata da parte della comunità internazionale. Governi, istituzioni, giornalisti e cittadini di tutto il mondo devono mobilitarsi per chiedere la sua liberazione e garantire il rispetto dei diritti umani in Algeria.

Difendere la libertà di espressione è una battaglia che riguarda tutti. Nessuna società può dirsi veramente libera senza l’affermazione determinata di questo principio. Per questo, non possiamo restare in silenzio. Libertà per Boualem Sansal, ora!


Jean-Michel Blanquer è l’ex ministro dell’Istruzione nazionale della Francia (2017-2022). Professore di diritto pubblico (Università Panthéon-Assas), presiede il Laboratoire de la République. Questo appello rivolto anche alle istituzioni italiane è stato scritto per il Foglio.

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