Attacco con droni a Sapronovo vicino a Mosca (LaPresse) 

Kyiv ha lanciato il più grande attacco con droni su Mosca dall'inizio della guerra

Enrico Cicchetti

Almeno due vittime, sospesi i voli e i viaggi in treno. L'attacco è avvenuto proprio mentre una squadra di funzionari ucraini si preparava a incontrare quella americana in Arabia Saudita. La ritirata ucraina dal Kursk

L'Ucraina ha lanciato il suo più grande attacco con droni nella regione di Mosca dall'inizio dell'offensiva russa. Almeno due persone sono rimaste uccise, si sono verificati degli incendi e le autorità russe sono state costrette a sospendere i voli e i viaggi in treno. Gli attacchi sono avvenuti all'alba di oggi, martedì 11 marzo, proprio mentre una squadra di funzionari ucraini si preparava a incontrare quella americana per i colloqui di pace in Arabia Saudita e prima di una visita del segretario generale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) nella capitale russa. 

 

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che nella notte tra lunedì e martedì sono stati lanciati 337 droni contro la Russia, di cui 91 hanno preso di mira la regione della capitale - Mosca insieme alla regione circostante ha una popolazione di circa 21 milioni di persone ed è una delle aree metropolitane più grandi d'Europa. Il governatore regionale Andrei Vorobyov ha detto che le vittime si sono verificate nelle città di Vidnoye e Domodedovo, appena fuori dalla capitale. Le forze armate russe hanno comunicato che sette velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalla contraerea sopra Ramenskoye, circa 40 chilometri a sudest della capitale. Qui ha sede il LII, l'istituto di ricerca sul volo dove viene collaudata la maggior parte degli aeroplani russi. Anche i governatori di Ryazan, a sud-est della regione di Mosca, e di Belgorod, al confine con l'Ucraina, hanno dichiarato che le loro regioni sono state attaccate da droni ucraini.

   

Kyiv sostiene che i suoi attacchi all'interno della Russia hanno l'obiettivo di distruggere infrastrutture fondamentali per gli sforzi bellici russi e dice che sono una risposta ai continui bombardamenti di Mosca sull'Ucraina. Kyiv, che è a sua volta bersaglio di ripetuti attacchi con i droni da parte delle forze russe, sta cercando di reagire all'aggressione con attacchi con droni sul territorio russo, contro raffinerie, aeroporti e stazioni radar. Ma la Russia ha sviluppato una miriade di "ombrelli" elettronici sulla capitale e sulle installazioni chiave, con ulteriori livelli interni avanzati su edifici strategici e una complessa rete di difese aeree per abbattere i droni prima che raggiungano il Cremlino.

  

I canali Telegram russi, tra cui Baza, che è vicino ai servizi di sicurezza di Mosca, hanno pubblicato video che mostrano i droni colpiti o gli incendi provocati dai velivoli abbattuti. Nel video qui sotto si vede un drone che si è schiantato nel villaggio di Agashkino, danneggiando le linee elettriche.

   

In queste altre immagini, che il canale Baza riferisce siano state filmate a Vidnoye, si vede come i detriti di un drone abbattuto abbiano danneggiato un'abitazione.

 

    

Da parte sua, l'Aeronautica militare ucraina segnala che i russi hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con un missile balistico Iskander-M e 126 droni di vario tipo, inclusi gli Shahed kamikaze, 79 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree ucraine. Le forze russe stanno anche tentando di accerchiare migliaia di soldati ucraini nella regione del Kursk, nella Russia occidentale, in parte occupata dall’Ucraina dall'agosto scorso. Le forze ucraine stanno effettuando una ritirata generale dalla regione russa: sui siti militari e sui social ucraini crescono le notizie di un massiccio ridispiegamento verso il settore ucraino della regione di confine di Sumy. Nei giorni scorsi i russi erano riusciti a tagliare gran parte dei collegamenti tra le truppe avanzate ucraine in Russia e le retrovie. Il ministero della Difesa russo oggi ha annunciato che le sue truppe hanno riconquistato 12 villaggi e 100 chilometri quadrati di territorio. Perdere il controllo della regione indebolirebbe la posizione di Kyiv nei negoziati. 

 

 

  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti