
(Ansa)
L'incidente
Affonda il sottomarino Sindbad nel Mar Rosso, il turismo sottomarino continua a mietere vittime
Le misure di sicurezza che le aziende produttrici di imbarcazioni subacquee devono rispettare continuano a venir meno. E' notevole soprattutto la differenza tra grandi aziende, che investono in tecnologie avanzate, e aziende locali, che spesso utilizzano mezzi più datati con standard meno severi
Il sottomarino "Sindbad" è affondato nelle acque del Mar Rosso, al largo della città egiziana di Hurghada. L'imbarcazione si è schiantata durante un'escursione, avviata per ammirare la barriera corallina. A bordo c'erano 45 turisti russi, della compagnia "Biblio Globus", oltre ai membri dell'equipaggio. Le operazioni di soccorso hanno permesso di salvare 29 persone, ma sono sei i morti e nove i feriti, di cui quattro sono molto gravi. Le autorità locali stanno conducendo delle indagini per determinare quali siano state le cause dell'incidente. A quanto pare, però, l'incidente non può essere ricondotto a intemperie metereologiche, non essendoci nessun segno di acque agitate, secondo le osservazioni meteo della mattina.
Sindbad, di proprietà dell'omonimo hotel, era in funzione da diversi anni e offriva escursioni turistiche della zona. La società, come spiega la Bbc, possiede due dei soli "14 veri sottomarini ricreativi" al mondo, grazie ai quali i turisti possono raggiungere i 25 metri di profondità nel mare per esplorare 500 metri di barriera corallina. Questo episodio non è il primo incidente che coinvolge imbarcazioni turistiche al largo di Hurghada. A novembre scorso, un'altra imbarcazione turistica, Sea Story, è affondata, e ha causato quattro morti. In quel caso, le autorità egiziane, avevano attribuito l'incidente a un'onda alta 4 metri, ma alcuni dei sopravvissuti avevano segnalato problemi di sicurezza a bordo. Negli ultimi cinque anni, secondo quanto riporta la Bbc, sono stati 16 gli incidenti con imbarcazioni turistiche nella zona, alcune delle quali hanno visto delle vittime.
Il turismo sottomarino è un settore di nicchia nel panorama turistico globale, che permette di esplorare il mondo sottomarino senza la necessità di immersioni subacquee tradizionali. A renderla possibile sono sottomarini la cui progettazione, costruzione, manutenzione e operatività devono rispettare standard di sicurezza elevati perché operano in un ambiente intrinsecamente ostile. I fondali marini sono freddissimi, estremamente bui, e sottopongono qualsiasi corpo a pressioni enormi. Sono decisamente poco ospitali per la maggior parte delle forme di vita, figurarsi per gli esseri umani. Le misure di sicurezza dei sottomarini variano in base alla filosofia aziendale, alle risorse disponibili e al contesto operativo, ma tutte dovrebbero rispondere alla necessità di mitigare i rischi intrinseci delle operazioni sottomarine.
Triton Submarines è uno dei leader mondiali nella produzione di sottomarini turistici e personali, con un forte accento sulla sicurezza, soprattutto dopo l’incidente del Titan di OceanGate nel 2023. Il sottomarino era imploso a causa di guasti strutturali legati all'uso di fibra di carbonio, non adatta alle pressioni estreme. La mancanza di certificazioni e l'affaticamento del materiale hanno portato alla tragedia, uccidendo tutti e cinque i passeggeri. Da allora, Triton ha intensificato la comunicazione sulla sicurezza, allontanandosi da approcci meno regolamentati e sottolineando l'importanza di certificazioni esterne, evitando componenti sperimentali non testati.
U-Boat Worx , considerata una delle più affidabili nel settore, si concentra invece su sottomarini compatti e versatili, con particolare attenzione alla sicurezza. Sottopone tutti i suoi modelli a rigorose certificazioni da parte di enti indipendenti come la DNV. Tra le altre maggiori aziende: Sea Image Hydrospace corporation e DeepFlight. Quest'ultima si distingue per il design a galleggiamento intrinseco e sonar avanzato (tecnologia di rilevamento acustico per mappare l'ambiente subacqueo e individuare ostacoli in tempo reale) che prevengono collisioni e malfunzionamenti.
Le differenze tra le grandi aziende, come Triton Submarines, o DeepFlight e aziende locali, come Sindbad Submarines, risiedono principalmente in: risorse, tecnologia e approccio alla sicurezza. Le grandi aziende, con sede in paesi come gli Stati Uniti, dispongono di ingenti capitali e infrastrutture avanzate, producendo sottomarini certificati con tecnologie all’avanguardia, come sonar avanzati o materiali compositi, per mercati globali di lusso e turismo di fascia alta. Mentre, aziende locali come Sindbad, basata a Hurghada, operano, invece, su scala ridotta, spesso come operatori piuttosto che produttori, utilizzando sottomarini acquistati da terzi per escursioni turistiche a basso costo e breve durata. Le loro risorse limitate possono tradursi in manutenzione meno frequente e standard di sicurezza inferiori, come suggerito dall'incidente di oggi nelle acque del Mar Rosso. Differente è anche la tipologia di cliente. Triton e DeepFlight si rivolgono a clienti molto facoltosi, istituzioni scientifiche o aziende del settore del lusso. Mentre Sindbad probabilmente si concentra su turisti e clienti locali che cercano esperienze accessibili.
In un settore in cui la tecnologia e la preparazione possono fare la differenza tra la vita e la morte, l'incidente di Hurghada riporta in primo piano la questione sicurezza nel turismo subacqueo. Il Mar Rosso continua ad attrarre migliaia di turisti, ma senza controlli rigorosi e standard di sicurezza adeguati, ogni immersione potrebbe nascondere un pericolo letale.