
C'è stato un terremoto di magnitudo 7,7 in Myanmar
L'epicentro è stato individuato a una ventina di chilometri sud-ovest di Mandalay, la terza città più popolosa della Birmania. Danni e crolli in gran parte del paese
Erano le 12 e 50 (le 7 e 20 in Italia), quando un terremoto di magnitudo 7,7 ha colpito il Myanmar. L'epicentro è stato individuato a una ventina di chilometri a sud-ovest di Mandalay, terza città più popolosa del paese, con oltre un milione di abitanti, a una profondità di circa 17 chilometri. Meno di un quarto d'ora dopo, alle 7 e 32 italiane, è stata registrata un'altra scossa di magnitudo 5.5.
Verso le 15 italiane, la giunta militare che che ha preso il potere con un colpo di stato nel 2021 ha reso noto il primo bilancio della tragedia che ha colpito il paese: i morti accertati sono 144 e i feriti 738. In mattinata aveva decretato lo stato di emergenza in sei regioni, chiedendo aiuto alla comunità internazionale, anche se da quattro anni l'isolamento della leadership militare del Myanmar rende complicati i rapporti diplomatici birmani – tranne che con regimi come la Cina e la Russia. L'aeroporto di Yangon, l'ex capitale e città più popolosa del paese, è stato chiuso al traffico.
È stato un terremoto molto forte anche per un paese ad alta sismicità come il Myanmar, ma rispetto agli eventi del passato questo sisma si è sentito in quasi tutta la regione del sud-est asiatico e in particolar modo in Thailandia, fino a Bangkok, che non è una città ad alto rischio sismico e quindi anche poco abituata ai terremoti. Nella capitale thailandese, un grattacielo in costruzione è collassato davanti agli occhi degli operai e dei passanti: diverse persone sarebbero ancora intrappolate tra le macerie, ed è stato attivato il piano d'emergenza.
Alcuni soccorritori sentiti dalle testate internazionali hanno parlato di una catastrofe di immani dimensioni. L'Us Geological Service ha detto che, vista l'entità del sisma, ci potrebbero essere migliaia di morti. La Croce Rossa internazionale ha riferito che sono saltate le linee dell'elettricità e sono crollati ponti e strade. Inoltre preoccupa la tenuta di alcune dighe. La città di Mandalay è al buio e anche la rete telefonica è fuori uso. Anche a Yangon c'è stato un black out generale. È durato tre ore, poi l'elettricità è stata riprestinata.
Sono molti i danni segnalati alle autorità birmane. Diverse case sono state danneggiate dalle due scosse. Diversi palazzi sarebbero crollati e ci sarebbero decine di dispersi. I soccorritori sono al lavoro, ma la situazione è complicata anche dalla complicata situazione sociale – parte del Myanmar è controllato da gruppi delle Forze anti-giunta militare. Tra gli edifici collassati c'è il dipartimento di emergenza dell'ospedale della capitale Naypyidaw.
Tra le altre cose, si segnalano danni al patrimonio storico e artistico in gran parte del paese. A partire dal Palazzo Reale di Mandalay, costruito dall'ultima monarchia birmana tra il 1857 e il 1859.
La scossa è stata avvertita anche a ovest del Myanmar, in Bangladesh: nella capitale Dhaka sono state segnalate scene di panico generale, ma non ci sono state segnalazioni di danni. Anche in Vietnam si è sentita la terra tremare.