il racconto

L'attacco russo a Kryvyi Rih per fare il danno più mortale possibile

Un missile balistico ha colpito la città del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra le vittime ci sono nove bambini, che stavano giocando nel parco giochi in un venerdì caldo e soleggiato. Reportage dalla città sconvolta

Kristina Berdynskykh

Kryvyi Rih. Tetyana, 75 anni, donna anziana con un foulard rosso in testa entra appoggiandosi a un bastone nel liceo numero 35 di Kryvyi Rih, dove si trova la sede centrale per gli aiuti alle vittime dei bombardamenti russi. “La loggia di casa mia è crollata,  i vetri sono andati in frantumi”, racconta  ai volontari. Vive da sola, nel suo appartamento entra l’aria a causa delle finestre rotte, la notte fa troppo freddo per dormire e nessuno riesce a chiudere le finestre con del compensato. “Non avrei mai pensato che da vecchia avrei avuto una vita del genere”, dice al Foglio. La donna siede pazientemente su una sedia, aspettando che arrivino dei ragazzi del posto, che forniscono assistenza gratuita agli anziani soli i cui appartamenti sono stati danneggiati da un attacco missilistico.

Il 4 aprile la Russia ha lanciato un missile balistico Iskander-M da Taganrog, un porto sulla costa nord-orientale del Mar d’Azov, verso Kryvyi Rih, la città in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky,  è nato, cresciuto e ha studiato. Alle 18:52 c’è stata un’esplosione. Un missile con testata a grappolo è caduto sulla zona residenziale densamente popolata di Saksahanskoho, e i frammenti si sono sparsi per un raggio molto ampio in un momento in cui i bambini stavano correndo e giocando per le strade. Sono morte 20 persone e 75 sono rimaste ferite. Tra le vittime c’erano 9 bambini, di età compresa tra 3 e 17 anni. “C’è qualcuno in Russia che ha un’anima? Cosa hanno fatto di sbagliato i bambini?”,  Tetyana piange. “I nostri piccoli sono scomparsi”, dice la donna. Ieri sono stati celebrati i funerali di quattro ragazzini assassinati: Herman, 9 anni, Danil, 15 anni, Alina, 15 anni e Radislav, 7 anni. Herman sarà sepolto a Odessa, gli altri nei cimiteri della città.

Kryvyi Rih, che ha una popolazione di circa 650.000 abitanti, si trova a 50 chilometri dalla linea di combattimento, “quindi è un posto di passaggio per i militari”, afferma Oleksandr Vilkul, capo dell’amministrazione militare locale. I missili balistici lanciati dalla Crimea raggiungono la città in meno di 2 minuti, mentre un missile da Taganrog la raggiunge in 4 minuti. “Quasi tutti gli alberghi di Kryvyi Rih sono stati distrutti”, racconta al Foglio. Vilkul non sa se i bombardamenti russi siano collegati al fatto che questa è la città natale di Zelensky, ma ammette che la Russia può inventare qualsiasi motivo. “Perché colpire i bambini? E’ ovvio che si tratta di pressione psicologica”, spiega. Il ministero della Difesa russo ha definito il  bombardamento “altamente preciso”. L’obiettivo era un ristorante locale situato accanto a un parco giochi per bambini. Si dice che al suo interno si radino comandanti militari e istruttori stranieri. La Russia ha dichiarato che l’attacco ha ucciso 85 soldati, ma  il missile non ha  mai raggiunto il ristorante Rozmarin ed è esploso a 60 metri di distanza. Quel giorno al suo interno si sono svolti solo due eventi: “Un forum di tecniche estetiche per proprietarie e dipendenti di saloni di bellezza e una festa di compleanno per bambini”, racconta lo chef Nazar. Al momento dell’attacco, la maggior parte dei visitatori se n’era già andata ed era rimasto solo il personale: “Il ristorante era quasi vuoto”, racconta lo chef. Sulla terrazza del locale  un uomo stava finendo la sua birra, ci sono ancora tracce del suo sangue, è morto sul colpo. Una cameriera è rimasta ferita ed è ricoverata in ospedale. A un tavolo sulla strada sedevano la proprietaria del ristorante, Valeria Belikova, e la sua amica Lilia, che lavora come estetista,  dopo il forum era rimasta per chiacchierare e bere un caffè con un’amica. Era un venerdì sera, caldo e soleggiato, per questo motivo c’erano così tante persone e bambini che camminavano per le strade. Nel quartiere inoltre  ci sono due scuole funzionanti e oltre alle lezioni, i bambini frequentano i corsi i sportivi. Quando è stato lanciato il missile, i bambini stavano giocando nel parco giochi, sullo scivolo e sulle altalene:  “E’ qui che sono cresciuti i nostri figli”, racconta piangendo Natalya, che abita in  una casa vicina dove tutte le finestre sono state distrutte, è sopravvissuta e  si è recata al parco giochi con un peluche per onorare la memoria delle vittime. Gli abitanti di Kryvyi Rih sono sconvolti, continuano a portare orsacchiotti di peluche, automobili, candele, cioccolatini e fiori freschi.

Valeria e Lilia, la proprietaria del ristorante e la sua amica estetista, ora giacciono nella stessa stanza d’ospedale. A causa dell’esplosione, Lilia ha perso una gamba. Anche Valeria è gravemente ferita a una gamba. “Questo è probabilmente l’aspetto che secondo la  Russia hanno gli  istruttori della Nato”, afferma il marito della proprietaria del ristorante, Konstantin, arrivato in ospedale per vedere sua moglie.

Secondo Oleksandr Vilkul, la Russia avrebbe deliberatamente lanciato un missile balistico con testata a grappolo per aumentare il numero delle vittime. Le munizioni a grappolo si diffondono ovunque e quando colpiscono un’area densamente popolata, come il quartiere di Kryvyi Rih finito sotto attacco, significa che ci saranno sicuramente molte vittime civili. “Ho contribuito a realizzare questa zona della città. “L’abbiamo creato in modo che i bambini potessero giocarci, non morirci”, dice  incapace di trattenere le lacrime.

A Kryvyi Rih è stato dichiarato un periodo di lutto nazionale di tre giorni per le vittime, che durerà fino al 9 aprile. Tra i feriti rimasti in ospedale ci sono altri quattro bambini. Due di loro sono in gravi condizioni.

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