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Errori e timori

In Ucraina, l'Ue si fa ancora paralizzare dalle illusioni su Trump

David Carretta

Bloccati dalle divisioni interne, gli europei rimangono aggrappati alla speranza che il presidente americano sia intenzionato ad arrivare a una pace giusta e duratura. Ma credere in suo improvviso rinsavimento di fronte alla realtà è un errore

Bruxelles. Kaja Kallas, l’Alto rappresentante dell’Unione europea, ieri ha indirettamente criticato Donald Trump per avere definito  “un errore” la strage commessa dalla Russia a Sumy. “Penso che sia nell’interesse di tutti che la Russia capisca di aver fatto un errore. Ha fatto un errore attaccando l’Ucraina perché non può vincere in Ucraina, perché la volontà dei cittadini ucraini non è spezzata e i paesi europei e molti altri staranno dalla parte dell’Ucraina”, ha detto Kallas al termine di una riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue a Lussemburgo. “Spero che sia chiaro a tutti che se si vuole che finiscano le stragi bisogna mettere pressione sulla Russia”. Pochi minuti dopo Trump ha attribuito la responsabilità della guerra e della strage di Sumy non a Vladmir Putin, ma a Volodymyr Zelensky e Joe Biden. Il post di Trump sul social Truth dimostra l’errore in cui sono caduti gli europei: aggrapparsi alla speranza che il presidente americano sia intenzionato ad arrivare a una pace giusta e duratura.

 

                 

 

Non sono bastati la riabilitazione di Putin con la telefonata del 12 febbraio, le concessioni unilaterali di Trump sul disimpegno degli Stati Uniti in caso di cessate il fuoco, il maltrattamento di Zelensky nello Studio ovale, l’interruzione delle forniture di armi e di intelligence americane, i tre incontri con il leader russo dell’inviato Steve Witkoff, i suoi piani di cedere alla Russia tutte le regioni occupate (compresi i territori non conquistati). L’Ue spera ancora in un improvviso rinsavimento di Trump di fronte alla realtà. “Spero che il presidente Trump e l’Amministrazione statunitense capiscano che il leader della Russia sta prendendo in giro la loro buona volontà e spero che vengano prese le giuste decisioni”, ha detto il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski. E’ un’illusione. “Ciò che la gente deve capire è che Putin sta accelerando i suoi attacchi contro i civili ucraini perché è assolutamente sicuro di avere Trump al suo fianco”, ha spiegato Phillips Payson O’Brien, professore di studi strategici alla University of St Andrews, sulla piattaforma X. “Gli Stati Uniti potrebbero far pagare alla Russia questi attacchi, ma Putin sa che Trump non lo farà mai. E’ un segno di fiducia (perversa)”, ha scritto O’Brien.

Il Consiglio Affari esteri dell’Ue di ieri ha risposto alla strage di Sumy con una nuova dimostrazione di paralisi. L’Ue è bloccata dalle divisioni interne, ma anche dalla paura di restare senza gli Stati Uniti. Negli ultimi due mesi, gli europei hanno continuato a organizzarsi come se Trump volesse davvero la pace e senza preparare lo scenario di un Trump alleato di Putin. Molti leader hanno creduto di poter influenzare il presidente americano, adulandolo per la sua mediazione. La coalizione dei volenterosi di Emmanuel Macron e Keir Starmer è costruita su un cessate il fuoco che non arriverà. Eppure all’Ue non mancano gli strumenti. La pressione economica sulla Russia potrebbe essere incrementata da sanzioni che il premier ungherese, Viktor Orbán, minaccia impunemente di bloccare con il veto. Così il diciassettesimo pacchetto sarà svuotato delle sanzioni più dolorose, come quelle contro il gas naturale liquefatto o il gigante del nucleare Rosatom. Nel frattempo, la confisca degli attivi sovrani russi si scontra alle obiezioni di Germania, Francia e Italia. 

La pressione militare sulla Russia potrebbe essere aumentata con più forniture di armi. A febbraio Kallas aveva presentato un piano da 20 a 40 miliardi di euro per armare l’Ucraina. Ma è stato fermato dall’opposizione di Francia e Italia, timorose di mettere mano al portafoglio per un impegno corrispondente al loro pil, e derubricato a un’iniziativa per da 5 miliardi di euro per 2 milioni di proiettili di artiglieria. Kallas ieri ha ricordato che c’è “ancora strada da fare” se l’Ue vuole fornire gli stessi aiuti militari del 2024, riempiendo il vuoto che sarà lasciato da Trump. Anche l’apertura di Friedrich Merz sui missili Taurus potrebbe nascondere un’operazione di surplace. Domenica il futuro cancelliere ha spiegato che la fornitura “deve essere concordata congiuntamente” con gli alleati. Se gli alleati includono Trump, gli europei persevereranno nell’errore.