
Emmanuel Macron (Ansa)
A Parigi
Macron organizza la convergenza verso una “pace solida” tra americani e ucraini
Il presidente francese ha pianificato una maratona di colloqui per cercare di portare sulla stessa linea l’Amministrazione Trump e gli uomini del presidente ucraino Zelensky. Il nervosismo di Mosca
Emmanuel Macron, ha organizzato oggi una maratona di colloqui a Parigi per cercare di portare sulla stessa linea l’Amministrazione Trump e gli uomini di Zelensky nei negoziati in corso per porre fine alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Gli incontri hanno “permesso di convergere” verso “una pace solida”, ha detto l’Eliseo. A giudicare dalla reazione di Mosca, al Cremlino c’è un certo nervosismo nel momento in cui ucraini ed europei vengono coinvolti per la prima volta nei negoziati. Il processo all’improvviso è tornato a essere “difficile”, come lo ha definito il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, accusando gli europei di essersi “trasformati in falchi di guerra” che “vogliono che le ostilità continuino”. La portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha detto che il progetto di un contingente europeo formato da una coalizione dei volenterosi per tutelare la pace in Ucraina è “folle”.
Gli incontri di Parigi sono “un’occasione importante di avere una convergenza” tra europei, ucraini e americani, ha detto Macron. L’incontro dell’inviato di Trump, Steve Witkoff, con Vladimir Putin a San Pietroburgo la scorsa settimana e le sue dichiarazioni di ritorno a Washington sulla possibilità di riconoscere l’annessione delle cinque province ucraine che la Russia rivendica hanno allarmato gli europei. Anziché mostrare cercare la pace attraverso la forza con la Russia, Trump sta accentuando le pressioni sull’Ucraina. Oggi gli Stati Uniti hanno votato contro una risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu che condanna l’aggressione da parte della Russia insieme a Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Eritrea, Mali, Nicaragua, Niger e Sudan. Il rischio di un accordo fra Trump e Putin imposto agli ucraini è considerato reale dagli europei. Witkoff oggi è stato direttamente chiamato in causa dal presidente, Volodymyr Zelensky. “Penso che Witkoff abbia adottato la strategia della parte russa. Penso che sia molto pericoloso, perché sta diffondendo, consapevolmente o inconsapevolmente, narrazioni russe”, ha detto Zelensky in una conferenza stampa.
La presenza dell’Ucraina a Parigi è stata una sorpresa. L’Amministrazione Trump aveva annunciato la visita del segretario di stato, Marco Rubio, e gli inviati speciali di Trump Keith Kellogg e Witkoff. Macron e i suoi hanno costruito una coreografia complessa per le discussioni tra americani ed ucraini. Gli europei considerano Rubio l’interlocutore più razionale e affidabile tra i membri dell’Amministrazione Trump. Emmanuel Bonne, lo sherpa di Macron, ha avuto al suo fianco per tutta la giornata Jonathan Powell e Jens Plotner, i consiglieri alla sicurezza nazionale di Regno Unito e Germania. Il trio ha prima incontrato la delegazione ucraina: il consigliere di Zelensky, Andriy Yermak, il ministro degli Esteri, Andrii Sybiha, e quello della Difesa, Rustem Umerov. “Abbiamo discusso i percorsi per una pace giusta e duratura, tra cui un cessate il fuoco completo, un contingente multinazionale e garanzie di sicurezza per l’Ucraina”, ha detto Sybiha. “Abbiamo scambiato i nostri punti di vista sui prossimi passi per raggiungere una pace giusta e durevole, inclusa l’implementazione di un cessate il fuoco totale, il coinvolgimento di un contingente militare multinazionale e lo sviluppo di un’architettura di sicurezza efficace per l’Ucraina”, gli ha fatto eco Yermak. Macron ha organizzato un pranzo con la sola delegazione americana, Rubio e Witkoff. Bonne, Powell e Plotner si sono seduti attorno allo stesso tavolo con Rubio e Witkoff, Yemark, Sybiha e Umerov. Infine, Macron ha riunito tutti per un’ultima sessione decisiva. “Abbiamo innescato oggi a Parigi un processo che è positivo e al quale gli europei sono associati”, ha detto l’Eliseo. Una nuova riunione tra gli emissari dei cinque paesi è prevista a Londra la prossima settimana.
Mentre europei, americani e ucraini erano Parigi, da Mosca sono arrivati una serie di messaggi intimidatori. Zaharova e Peskov hanno avvertito che un attacco con missili Taurus contro installazioni russe “sarebbe considerato come una partecipazione diretta della Germania alle ostilità”. Al di là delle minacce retoriche, l’obiettivo di Putin è negoziare direttamente con Trump, perché è l’unico modo per ottenere la capitolazione e il controllo dell’Ucraina, obiettivo dal primo giorno della guerra. L’emissario di Putin, Kirill Dmitriev, che è stato a Washington a inizio del mese, ha accusato gli europei di “cercare di perturbare il nostro dialogo con gli Stati Uniti”. Peskov ha ribadito che “il binario principale del processo di risoluzione dell’Ucraina è rappresentato dai contatti Russia-Stati Uniti”. Zelensky ha risposto offrendo un “deal” a Trump. “L’Ucraina è pronta ad acquistare almeno 10 sistemi Patriot”, ha detto il presidente ucraino, aggiungendo che il memorandum di intesa sui minerali era sul punto di essere firmato. A Washington, incontrando Giorgia Meloni, Donald Trump ha detto di aspettarsi una risposta dalla Russia “questa settimana”.

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