Gli europei sono risentiti con Trump ma dipendono da lui, vogliono salvare l’accordo con l’Iran ma conoscono i pericoli. Chi è il nemico più nemico? La parola agli esperti (Poi c’è un campanello che non suona più, per fortuna)
Molti in Europa citano una frase che l’Alto rappresentante Josep Borrell, il capo della diplomazia dell’Unione europea, disse un anno fa in un’intervista: “Comunque la guardi, c’è un disaccordo assoluto tra gli Stati Uniti e l’Europa. E’ un divorzio sui valori”. La relazione transatlantica era già in crisi, Angela Merkel invitava i colleghi europei a rimboccarsi le maniche e ad agire senza dare più l’America per scontata, l’iniziale idillio tra Donald Trump e il presidente francese Emmanuel Macron, sancito dagli alberelli piantati insieme nel giardino della Casa Bianca (sono morti), era già svanito e si litigava su molte cose, dal ritiro statunitense dall’accordo di Parigi sul clima e da quello con l’Iran sul nucleare ai dazi.
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