Rosicky, il più vecchio di tutti ha ancora un futuro a Euro 2016
Da più giovane a più vecchio. E, in mezzo, 16 anni in cui racchiudere una carriera che avrebbe potuto essere differente, se il destino non vi avesse posto mano più volte. L'11 giugno 2000 Tomas Rosicky affronta l'Olanda: ha 19 anni e nessuno della Repubblica Ceca è mai stato così precoce a un Europeo. Il 13 giugno 2016 è in campo contro la Spagna: ha 35 anni e nessuno della Repubblica Ceca è mai stato così anziano a un Europeo. Rosicky ha salutato a maggio l'Arsenal dopo dieci stagioni tormentate dagli infortuni, senza farsi mancare nulla. Strappi muscolari, tendini saltati, anche la frattura del naso: spesso fuori dal campo, inabile ad aiutare il gruppo di splendidi perdenti gestito da Wenger. Quest'anno, poi, non ha neppure disputato una sola partita in Premier, la sua stagione è racchiusa in 19 minuti di Fa Cup a gennaio.
Eppure la Repubblica Ceca non ha rinunciato a lui ed è stato un bene. Quell'esterno destro con cui Rosicky ha pescato la testa di Skoda per il 2-1 contro la Croazia non è stato soltanto l'inizio della rimonta, ma anche un augurio per il futuro. Quello di poter vedere Il piccolo Mozart dirigere ancora il gioco con la sua tecnica e il suo genio. Soltanto il cielo sa quanto sia necessario in un mondo calcistico dominato da podisti palestrati.
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