Jakub Blaszczykowski

Contro il Portogallo è la notte di Kuba

Leo Lombardi
Uno attende Robert Lewandowski, l'uomo da 30 gol in Bundesliga, capace di segnare 5 reti in 9 minuti al Wolfsburg alzandosi dalla panchina. E invece riscopre Jakub Blaszczykowski, per tutti Kuba, causa oggettiva difficoltà di scrittura del cognome.

Uno attende Robert Lewandowski, l'uomo da 30 gol in Bundesliga, capace di segnare 5 reti in 9 minuti al Wolfsburg alzandosi dalla panchina. E invece riscopre Jakub Blaszczykowski, per tutti Kuba, causa oggettiva difficoltà di scrittura del cognome. Se il centravanti non segna, la Polonia arriva ai quarti contro il Portogallo grazie ai gol del vecchio sodale ai tempi del Borussia Dortmund, quando i due - guidati da Klopp - vincevano insieme campionati, coppe e arrivavano al derby (perso) in finale di Champions League con il Bayern nel 2013. Kuba ha firmato la vittoria con l'Ucraina e ha realizzato le rete che ha portato ai rigori con la Svizzera, giocando quasi più partite con la Nazionale che con la Fiorentina in campionato.

 

Un rapporto mai sbocciato quello con i viola, che l'hanno rimandato in Germania dopo un anno di prestito. Una costante, in questo Europeo, vedere ex della serie A tornare protagonisti, vedi Mario Gomez e Quaresma. A Kuba serviva un pizzico di fiducia in più, in fondo arrivava da una complicata ricostruzione del crociato sinistro. Quella che non ha ottenuto in viola e quella che potrebbe riavere in quel Borussia che lo aveva pescato in Polonia nel 2007. A Dortmund si apprestano a ricostruire dopo l'ennesimo scippo da parte del Bayern, con Hummels a completare una serie cominciata da Gotze e proseguita proprio da Lewandowski. Questo Kuba sarà utilissimo.

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