Europa Ore 7

L'Ue segue Macron sull'islam europeo

“Per combattere l'ideologia dell'odio, dobbiamo creare il più presto possibile un Istituto europeo per formare imam in Europa”, ha detto ieri il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo una visita a Vienna

David Carretta

Un documento promosso da Francia e Austria – la bozza di una dichiarazione comune dei ministri dell'Interno dell'Ue, di cui siamo entrati in possesso – solleva dubbi sui valori su cui si fonda l'Europa. Gli obiettivi della bozza di dichiarazione comune sono lodevoli: prevenire la radicalizzazione e favorire l'integrazione, combattere il terrorismo online e assicurare la sicurezza. I metodi scelti sono più discutibili

Nel dibattito sul terrorismo seguito alla decapitazione del professore Samuel Paty e agli attentati di Nizza e Vienna, l'Unione europea rischia di scivolare in una direzione pericolosa: lanciarsi in una guerra culturale con i musulmani, assimilare l'immigrazione alla minaccia terrorista e battere in ritirata su libertà di espressione e altri diritti fondamentali. “Per combattere l'ideologia dell'odio, dobbiamo creare il più presto possibile un Istituto europeo per formare imam in Europa”, ha detto ieri il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dopo una visita a Vienna: “I messaggi online che glorificano il terrorismo devono essere rimossi rapidamente. Non deve esserci impunità per i terroristi e quelli che li lodano su interne”. E' un'indicazione della strategia che l'Ue e i suoi stati membri dovrebbero adottare nei prossimi mesi. Michel oggi terrà una videoconferenza con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz. Un documento promosso da Francia e Austria – la bozza di una dichiarazione comune dei ministri dell'Interno dell'Ue, di cui siamo entrati in possesso – solleva dubbi sui valori su cui si fonda l'Europa.

Gli obiettivi della bozza di dichiarazione comune sono lodevoli: prevenire la radicalizzazione e favorire l'integrazione, combattere il terrorismo online e assicurare la sicurezza. I metodi scelti sono più discutibili. L'amalgama tra terrorismo e migrazione ancora di più. “L'insegnamento dei valori europei deve avere la priorità nell'orientamento e nei servizi di integrazione per i migranti”, si legge nel documento: “Le violazioni dell'ordine e dei valori democratici degli Stati membri europei e delle loro leggi nazionali non deve essere sottovalutato o tollerato, non importa cosa lo motivi. Deve essere possibile sanzionare il rifiuto continui di integrarsi in modo più forte di quanto sia stato fatto finora. Le organizzazioni che sostengono contenuto ostile all'integrazione devono essere escluse da finanziamenti pubblici”. La bozza di dichiarazione chiede poi di ritenere le piattaforme internet “responsabili” per “i contenuti illegali e l'amplificazione”, comprese “sanzioni finanziarie”. Inoltre, il documento evoca l'adozione rapida di nuove norme per “l'accesso alle prove digitali”, in particolare i sistemi di comunicazione crittografati. Il tutto dovrebbe essere all'insegna del “più potere” alla forze di polizia, ma senza che ci siano riferimenti al controllo giudiziario.

La bozza di dichiarazione pone una serie di interrogativi. Il primo – e forse più fondamentale – è chi definisce quali sono i “valori europei”. Cristiani? Giudaico-cristiani? La laicità francese o il regime concordatario dell'Alsazia Lorena? Democrazia liberale oppure democrazia illiberale stile Orbán? Il secondo interrogativo è chi stabilisce cosa sia “islamico” (teoricamente accettabile) e cosa sia “islamista” (teoricamente punibile). Macron ha idee molto nette nella guerra che ha dichiarato all'islamismo. E' riuscito a far ritirare un commento uscito sul Financial Times critico della sua stigmatizzazione della comunità musulmana. Ma c'è da preoccuparsi quando un presidente francese, o i suoi sostenitori, si lanciano in operazione di censura. In modo efficace, sempre sul Financial Times, Olivier Roy ha spiegato che la battaglia francese contro il "separatismo" islamista è in contraddizione con il suo impegno a favore della libertà.

Il terzo interrogativo serio che solleva la bozza di dichiarazione è il parallelo tra immigrazione e terrorismo. Perché dedicare una parte consistente del testo all'integrazione dei migranti, quando gran parte degli attentati è stata commessa da terroristi con passaporto Ue? Creare un istituto europeo per formare imam europei può far comodo a Macron in campagna elettorale. Ma immaginare di imporre un islam europeo significa lanciarsi in una guerra religioso-culturale che ha poco a che fare con la libertà di religione. Significa scordarsi che non basta un decreto o una direttiva per integrare le persone. E significa dimenticare che l'immigrazione e l'islam sono parte della storia e del presente dell'Europa. Un esempio? BioNTech, la società che ieri ha annunciato la svolta sul vaccino contro il Covid-19, è stata fondata da Ugur Sahin e Özlem Türeci, una coppia di studiosi di origine turca.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 10 novembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

Per l'Ue 300 milioni di dosi di vaccino Pfizer-BioNTech - L'Unione europea dovrebbe assicurarsi 300 milioni di dosi del vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech, ha annunciato ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. “La scienza europea funziona!”, ha scritto su Twitter la presidente von der Leyen, annunciando che la Commissione firmerà un contratto per ottenere “presto” fino le 300 milioni di dosi. I primi vaccini saranno consegnati agli stati membri sulla base della popolazione. La sfida per i governi nazionali è mettere in piedi l'infrastruttura per le vaccinazioni. L'esecutivo comunitario ha chiesto agli stati membri di presentare le loro strategie nazionali entro questo mese. Qui Luciano Capone spiega cosa c’è dietro ai risultati di Pfizer-BioNTech: globalizzazione, imprese innovative, ricerca scientifica, immigrazione.

Verso un accordo sul bilancio 2021-27 dell'Ue - La presidenza tedesca dell'Ue e i negoziatori del Parlamento europeo oggi potrebbero trovare un accordo sul quadro finanziario pluriennale. Una riunione maratona di ieri del trilogo (la riunione delle tre istituzioni Ue per cercare un compromesso) si è conclusa senza accordo, ma le discussioni sono state “costruttive”, secondo un portavoce della presidenza tedesca: la distanza con il Parlamento si è ridotta considerevolmente, anche se rimangono diversi dettagli da definire. Un nuovo trilogo è previsto per questo pomeriggio. La presidenza spera che sia quello “finale”.

Il Parlamento approva un anticipo del Recovery più ricco - Le commissioni Bilancio e Affari economici del Parlamento europeo ieri hanno adottato la loro posizione sul regolamento che istituisce la Recovery and Resilience Facility, il principale strumento del Recovery fund. La principale innovazione chiesta dal Parlamento - come avevamo anticipato su Europa Ore 7 - è il raddoppio delle somme del prefinanziamento per gli stati membri. L'ammontare dell'anticipo del Recovery fund per l'Italia passerebbe da 20 a 40 miliardi. Ma i deputati rischiano di rimanere delusi: sia il Consiglio sia la Commissione sono contrari a questa innovazione che rischia di riaprire il vaso di pandora del pacchetto di bilancio dell'Ue. Con ogni probabilità, il raddoppio dell'anticipo del Recovery fund verrà cancellato nel trilogo.

Orbán prende in ostaggio il Recovery fund - La Commissione europea ieri ha confermato di aver ricevuto una lettera con la quale il premier ungherese, Viktor Orbán, minaccia il veto sul pacchetto di bilancio dell'Ue, prendendo in ostaggio il Recovery fund, per la condizionalità sullo stato di diritto. “Posso confermare che la presidente ha ricevuto questa lettera”, ha detto il portavoce di Ursula von der Leyen: “La analizzeremo e risponderemo in tempo utile”. Il Parlamento europeo è battagliero e chiede di andare a vedere il “bluff” di Orbán, il cui paese ha molto da rimetterci in caso di stallo su bilancio e Recovery fund. Ma la mossa è rischiosa. Governi e deputati potrebbero dover trovarsi di fronte a un dilemma: difendere lo stato di diritto o avere presto i miliardi per la ripresa.

I dazi su Boeing per salutare Trump - I ministri del Commercio dell'Unione europea ieri hanno dato il via libera a dazi su 4 miliardi di euro di prodotti americani nella disputa sui sussidi a Boeing. "Posso confermare che l'Ue farà valere in giornata i suoi diritti di rappresaglia e imporrà tariffe sui prodotti americani", ha annunciato il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, dopo la riunione dei ministri. "Non vogliamo un'escalation. Seguiremo lo stesso approccio degli Usa. Oltre a prodotti del settore dell'aviazione, i dazi interessano prodotti agricoli, alimentari e industriali", ha spiegato Dombrovskis. Ma i dazi su Boeing potrebbero durare poco. L'Ue vuole un accordo con gli Usa per porre fine ai dazi americani per i sussidi a Airbus. All'inizio del mandato di Joe Biden, l'Ue cercherà di ottenere "un reset commerciale", ci ha detto una fonte comunitaria.
 

Gli eterni candidati alle presidenziali in Francia - Mancano diciassette mesi alle elezioni presidenziali in Francia, ma il campo dei candidati (soprattutto vecchi) che vogliono sfidare Emmanuel Macron si allarga sempre di più. Come spiega Mauro Zanon, il leader di estrema sinistra, Jean-Luc Mélenchon, questo fine settimana ha annunciato la sua terza candidatura alle presidenziali. Come Marine Le Pen, che si era candidata già nel 2012 e 2017.


I Paesi Bassi vogliono mettere le briglia a Airbnb - Il governo olandese ha presentato un "non paper" sulle piattaforme come Airbnb per chiedere alla Commissione di imporre regole più stringenti sulla condivisione dei dati degli utenti nel Digital Service Act che sarà presentato a dicembre. "Per affrontare gli effetti collaterali degli affitti turistici di breve periodo nelle città europee e applicare la legislazione, abbiamo bisogno di un miglior accesso ai dati delle piattaforme come Airbnb", ha detto la vice premier Kajsa Ollongren. Secondo il governo dell'Aia, gli affitti turistici di breve periodo "possono avere effetti negativi su interessi pubblici come il mercato immobiliare, la vivibilità, la coesione sociale, la sicurezza e la parità di condizioni per altri fornitori di alloggi". Il non paper olandese si trova qui.
 

Accade oggi in Europa

- Consiglio: conferenza stampa di Michel, von der Leyen, Macron e Kurz sulla risposta dell'Ue al terrorismo

- Commissione: discorso della presidente von der Leyen alla conferenza annuale degli ambasciatori

- Commissione: i commissari Schmit e Breton lanciano il Patto per le competenze

- Commissione: audizione del commissario Gentiloni davanti alla commissione esteri del parlamento italiano

- Commissione: la commissaria Johansson partecipa a un dibattito sul nuovo Patto su migrazione e asilo organizzato dall'European Policy Centre

- Eurostat: dati sull'impatto della crisi COvid-19 sui conti delle imprese non finanziarie e le famiglie

Parlamento europeo: discorso del presidente Sassoli alla conferenza annuale degli ambasciatori

Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla violazione da parte dell'Italia delle norme europee sull'inquinamento atmosferico

Corte dei conti: rapporto annuale sul bilancio Ue 2019

Di più su questi argomenti: