La via per la Brexit è stretta, ma c'è
“Non posso dirvi se ci sarà un 'deal' o no, ma posso dirvi che ora c'è una via verso un accordo”, ha detto ieri la von der Leyen. Il problema più grande resta l'accesso alle acque britanniche
Sul “level playing field” Johnson ha sostanzialmente accettato le condizioni poste dall'Ue, anche se grazie a una serie di giochi di parole potrà rivendicare di aver preservato la sovranità britannica
“Non posso dirvi se ci sarà un 'deal' o no, ma posso dirvi che ora c'è una via verso un accordo”, ha detto ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, davanti al Parlamento europeo sollevando la speranza di un accordo con il Regno Unito sulle relazioni future nei prossimi giorni, “La via può essere molto stretta, ma c'è”, ha annunciato von der Leyen. A Berlino Angela Merkel ha spiegato che le trattative tra il capo-negoziatore dell'Ue, Michel Barnier, e la sua controparte britannica, David Frost, dovrebbero durare fino alla fine della settimana. “Continuiamo a pensare che un accordo sia meglio di un mancato accordo, ma siamo preparati anche a questo scenario”, ha detto Merkel. “I prossimi giorni saranno decisivi”, ha detto von der Leyen. Boris Johnson sembra aver ceduto sul cosiddetto “level playing field” (la parità di condizioni per evitare concorrenza sleale e dumping). L'ostacolo principale ora è la pesca.
Von der Leyen ha spiegato al Parlamento europeo che gran parte delle questioni sono state risolte, ma non c'è ancora intesa definitiva sul “level playing field” e sulla pesca. In realtà, sul primo dossier ci sono stati progressi significativi e l'ultimo problema per l'Ue è trovare un meccanismo che sia sufficientemente solido da durare nel corso del tempo. Il principale ostacolo al “deal” è diventato l'accesso per gli europei alle acque britanniche. “Sulla pesca la discussione è ancora molto difficile”, ha detto von der Leyen. Lo stesso messaggio è arrivato da Londra: “E' molto difficile”, hanno detto fonti di Downing Street. “Non mettiamo in discussione la sovranità del Regno Unito sulle sue acque, ma chiediamo prevedibilità e stabilità per i nostri pescatori. E in tutta onestà, a volte sembra che non saremo in grado di risolvere questa questione”, ha detto von der Leyen.
Sul “level playing field” Johnson ha sostanzialmente accettato le condizioni poste dall'Ue, anche se grazie a una serie di giochi di parole potrà rivendicare di aver preservato la sovranità britannica. “L'architettura su cui stiamo lavorando si basa su due pilastri: aiuti di stato e standard”, ha detto von der Leyen davanti al Parlamento europeo. “Sugli aiuti di stato abbiamo fatto progressi, sulla base di principi comuni, garanzie di applicazione interna e la possibilità di rimediare autonomamente quando necessario”, ha spiegato von der Leyen. Tradotto: il Regno Unito seguirà le regole dell'Ue sugli aiuti di stato e l'Ue potrà imporre dazi se non sarà così. “Sugli standard, abbiamo concordato un forte meccanismo di non regressione – questo è un grande passo in avanti – per assicurare che i nostri standard comuni sul lavoro, sociali e ambientali non siano erosi”, ha detto von der Leyen. Tradotto: il Regno Unito non potrà fare marcia indietro sulle regole attuali dell'Ue su diritti del lavoro, sociale e ambiente.
Se non ci sarà un deal entro la fine del 2020, il Regno Unito potrebbe trovarsi di fronte ad anni di negoziati prima di avere un accordo di libero scambio con l'Ue. Secondo quanto riportato dal Sun, questa è la minaccia che avrebbe espresso a Boris Johnson il capo negoziatore dell'Ue, Michel Barnier, durante una conversazione telefonica lunedì. Effettivamente, durante una riunione con gli ambasciatori dell'Ue lunedì, Barnier ha spiegato che con un “no deal” i negoziati potrebbero proseguire nel 2021, ma con un “formato” diverso. Non solo cambierebbe il capo-negoziatore dell'Ue – Barnier a gennaio raggiunge il limite di 70 anni di età – ma anche l'approccio dell'Ue. Secondo il Sun, i negoziati si svolgerebbero “settore per settore” come avviene per gli altri accordi di libero scambio. Nel caso del Canada c'erano voluti 5 anni.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 17 dicembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
L'eredità europea di Merkel per il Natale 2020 - Oggi è giovedì e sul Foglio c'è la rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Nell'ultimo numero del 2020, Paola Peduzzi e Micol Flammini spiegano che questo è l'anno di Angela Merkel. Per il suo ultimo Natale come cancelliera (forse), Merkel ci ha regalato una rivoluzione: poteva lasciare un'eredità tedesca e invece ha scelto un'eredità europea.
Von der Leyen annuncia il Vaccino-day dell'Ue prima di Natale - La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ieri ha annunciato che il vaccino di Pfizer e BioNTech contro il Covid-19 dovrebbe essere autorizzato la prossima settimana e che gli stati membri dell'Ue dovrebbero avviare le campagne di vaccinazione “lo stesso giorno”. La riunione dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) per valutare il vaccino è stata anticipata al 21 dicembre. In caso di via libera dell'Ema, la Commissione dovrebbe autorizzare l'immissione sul mercato entro due giorni. “Entro una settimana il primo vaccino sarà autorizzato in modo che la vaccinazione possa iniziare immediatamente”, ha spiegato ieri von der Leyen davanti al Parlamento europeo. “Iniziamo il più presto possibile con la vaccinazione, insieme a 27, con un inizio lo stesso giorno”, ha detto von der Leyen: “Siamo andati avanti uniti attraverso questa pandemia e dobbiamo iniziare l'eradicazione di questo terribile virus insieme e uniti”.
Forse von der Leyen è stata precipitosa sul Vaccino-day - Dopo l'annuncio di von der Leyen sull'avvio della vaccinazione “lo stesso giorno” in tutti gli stati membri dell'Ue, la Commissione si è lanciata in una serie di precisazioni che lasciano intravedere una marcia indietro. “Quello che è importante è che tutti gli stati membri dell'Ue abbiano accesso ai vaccini Covid-19 lo stesso giorno”, ha detto il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, a Euronews. “La presidente von der Leyen ha messo l'accento sul fatto che la Commissione è pronta a sostenere attivamente una partenza della vaccinazione nello stesso momento in tutti gli stati membri”, ha spiegato il suo portavoce Eric Mamer: la Commissione incoraggia un approccio coordinato alla vaccinazione” ed è “auspicabile che la vaccinazione inizi appena possibile”. Un altro portavoce ha sottolineato che la Commissione è “in contatto” con le case farmaceutiche per stabilire le dosi disponibili e la data di consegna. I vaccini verranno distribuiti sulla base della chiave di ripartizione della popolazione.
Germania e Francia tra lockdown, coprifuoco e vaccini - Il ministro della Sanità tedesco, Jens Spahn, ha annunciato che in Germania la vaccinazione inizierà il 27 dicembre e che i primi ad essere vaccinati saranno gli anziani delle case di riposo. Sul Foglio, Daniel Mosseri spiega cosa è successo in Germania nel primo giorno del nuovo lockdown. In Francia, il premier Jean Castex ha detto che saranno consegnati oltre 1 milione di vaccini prima della fine dell'anno. Sul Foglio, Mauro Zanon fa il ritratto di Alain Fischer, l'immunologo guida che dovrà convincere i francesi a vaccinarsi.
L'Ue ha un bilancio per i prossimi 7 anni - Il Parlamento europeo ieri ha adottato due dei più importanti provvedimenti legislativi legati al pacchetto di bilancio dell'Ue. Con 548 voti a favore, 81 contrari e 66 astensione, i deputati hanno approvato il quadro finanziario pluriennale che fissa i massimali di bilancio per il periodo 2021-27. Dopo i negoziati con la presidenza tedesca dell'Ue, il Parlamento europeo ha ottenuto 15 miliardi di euro in più per alcuni programmi come Erasmus, Horizon Europe (la ricerca) e la sanità. "Abbiamo un bilancio storico per un momento storico", ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli: "con questo voto, il piano Marshall europeo può iniziare per aiutarci a uscire dalla drammatica crisi generata dal Covid-19 e preparare le fondamenta di un nuovo inizio". Il Parlamento europeo ha anche approvato il regolamento sul meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha assicurato che sarà applicato dal 1 gennaio 2021.
Piano piano l'Eurogruppo torna a occuparsi della sostenibilità del debito - Anche se con grande prudenza, i ministri delle Finanze della zona euro tornano a preoccuparsi della sostenibilità del debito pubblico di alcuni paesi come l'Italia e a immaginare una marcia indietro sugli stimoli fiscali per far fronte alla crisi del Covid-19. "L'Eurogruppo prende nota della valutazione della Commissione secondo cui per gli Stati che già prima del Covid avevano livelli di debito elevati e sfide per la sostenibilità è importante che preservino la sostenibilità a medio termine quando prendono misure di sostegno", si legge nelle conclusioni della riunione dei ministri delle Finanze di ieri. Secondo l'Eurogruppo, "gli Stati membri devono continuare a sostenere l'economia e la ripresa", ma "quando la situazione epidemiologica ed economica lo consentirà dovrebbero abbandonare le misure d''emergenza” e "perseguire politiche fiscali prudenti nel medio termine per assicurare al contempo la sostenibilità del debito e gli investimenti”.
La exit dell'Eurogruppo dall'Ue - La Corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito che l'Eurogruppo non può essere considerata come un'entità dell'Unione Europea istituita dai trattati. In un sentenza su un ricorso presentato dagli investitori coinvolti nel bail-in delle banche nell'ambito del salvataggio di Cipro del 2012, i giudici di Lussemburgo hanno stabilito che i comportamenti dell'organismo che riunisce i ministri delle Finanze della zona euro non sono suscettibili di far sorgere la responsabilità extracontrattuale dell'Ue. “L'Eurogruppo costituisce un organo intergovernativo di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri la cui moneta è l'euro”, ha detto la Corte Ue: “l'Eurogruppo non può essere equiparato a una formazione del Consiglio e si caratterizza per la sua natura informale” e “non dispone di alcuna competenza propria né del potere di sanzionare il mancato rispetto degli accordi politici conclusi nel suo seno”. I giudici di Lussemburgo hanno rigettato tutti i ricorsi per risarcimento danni nell'ambito del programma di salvataggio di Cipro.
Il bail-in degli investitori per salvare le banche sospeso dal virus - La Commissione europea ieri ha ribadito che le regole sul bail-in previste dalla direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche del 2014 (Brrd) non si applicano in caso di salvataggi legati alla crisi del coronavirus. La decisione era già stata presa negli scorsi mesi. In una comunicazione sui crediti deteriorati pubblicata ieri, la Commissione ha affermato con chiarezza che le ricapitalizzazioni pubbliche non prevedono il bail-in, cioè le perdite per gli investitori privati.. "La Commissione considera che l'eccezione nell'articolo 32(4) della Brrd possa essere applicato durante la crisi del Covid-19", si legge nella comunicazione.
Una rete di bad bank europee per i crediti deteriorati - Per fronteggiare i crediti deteriorati che verranno accumulati dalle banche duranti la crisi del Covid-19 la Commissione ieri ha proposto di creare una rete Ue di bad bank nazionali, ma senza arrivare all'istituzione di una bad bank europea. “Non fare nulla produrrebbe un ‘credit crunch’ e ciò implicherebbe che le imprese fallirebbero e si perderebbero molti posti di lavoro”, ha detto la commissaria ai Servizi finanziari Mairead McGuinness. La Commissione ritiene necessario agire subito per cercare di creare un mercato secondario dei Non performing loans (Npl) prima che le banche si ritrovino nei guai.
La Commissione vuole un cyberscudo - Dopo il Dsa e il Dma per proteggersi dai giganti americani del digitali, la Commissione ha lanciato una nuova strategia sulla cybersicurezza volta a difendersi dagli attacchi informatici di attori statali e non statali. Come spieghiamo sul Foglio, la principale innovazione è un cybershield.
Il Sakharov all'opposizione in Bielorussia - Il Parlamento europeo ieri ha consegnato il premio Sakharov per la libertà di pensiero a Svetlana Tikhanovskaya, come rappresentante dell'opposizione in Bielorussia. "Vediamo il vostro coraggio. Il coraggio delle donne. Vediamo la sofferenza. Vediamo abusi indicibili. Vediamo la violenza. Vediamo la vostra aspirazione e determinazione a vivere in un paese democratico in libertà e tutto questo ci ispira. Vi sosteniamo nella vostra lotta”, ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. "Ogni singolo cittadino bielorusso che prende parte alla protesta pacifica contro la violenza e l'illegalità è un eroe. Ognuno di loro è un esempio di coraggio, compassione e dignità", ha detto Tikhanovskaya.
La partita per la democrazia bielorussa - L'Ufficio in Italia del Parlamento europeo ha ospitato un webinar con Yelena Leuchanka, cestista bielorussa che fa parte del movimento sportivi contro Lukashenko. “La libertà è il diritto umano più importante, e i bielorussi stanno combattendo per la libertà. Nel 2020 non c’è spazio per tortura e violenza. I cittadini devono essere liberi di esprimere i loro diritti di cittadini. Durante la mia carriera da cestista ho visto match che sembravano impossibili da vincere, in cui l’avversario sembrava più forte e il risultato sembrava già scritto. Ma credo che niente sia impossibile", ha detto Leuchanka.
EuroNomine - Il collegio dei commissari mercoledì ha nominato l'irlandese John Watson nuovo vice segretario generale della Commissione. Watson, cha ha una lunga esperienza nell'esecutivo comunitario, sarà responsabile delle relazioni interistituzionali e esterne.
Accade oggi in Europa
- Consiglio Ambiente
- Parlamento europeo: sessione plenaria; dibattiti sulla strategia di adattamento al cambiamento climatico
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sull'accesso effettivo all'asilo in Ungheria; sentenza sulle perquisizioni alla banca centrale in Slovenia; sentenza sul divieto di macellazione rituale senza stordimento in Belgio
- Corte di giustizia dell'Ue: conclusioni dell'Avvocato generale sulla la procedura di selezione dei giudici della Corte Suprema; conclusioni sulla nomina dei giudici a Malta
- Eurostat: dati sull'inflazione di novembre
- Eurostat: rapporto trimestrale sull'asilo