Europa Ore 7
Inizia la battaglia sul Patto di Stabilità
Mercoledì la Commissione europea pubblicherà i criteri che intende adottare per decidere se prolungare la sospensione del Patto anche nel 2022. Valdis Dombrovskis vs Paolo Gentiloni
"Le misure di sostegno devono continuare per tutto il tempo che è necessario”, ha detto Dombrovskis. “Dato il contesto di recessione profonda e alta incertezza, credo che sarebbe più saggio sbagliare facendo di più che facendo di meno”, ha spiegato Gentiloni. Ma Dombrovskis ha insistito che occorre “evitare di creare un peso permanente sulle finanze pubbliche”, mentre Gentiloni ha ribadito che in termini di stimoli “i rischi di fare troppo poco superano i rischi di fare troppo”
Mercoledì la Commissione europea pubblicherà i criteri che intende adottare per decidere se prolungare la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita anche nel 2022, dando il calcio di inizio al dibattito sulle regole fiscali della zona euro per il post pandemia. Il collegio dei commissari approverà una comunicazione dal titolo "Un anno dall'epidemia di Covid-19: la risposta di politica fiscale". Il documento darà indicazioni sui parametri per decidere sulla clausola di salvaguardia generale (la “general escape clause”) che ha permesso di sospendere le regole del Patto. La decisione finale sarà presa a maggio, dopo le discussioni all'Eurogruppo e all'Ecofin e la pubblicazione delle previsioni economiche di primavera. Ma la partita è più ampia dei semplici obiettivi fiscali per il 2022. Dopo l'estate, la Commissione potrebbe proporre una riforma del Patto adeguando le sue regole alla realtà post crisi pandemica.
Dentro la Commissione in pochi ritengono che il Patto debba essere riattivato rapidamente. Ma tra il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario all'Economia Paolo Gentiloni ci sono sensibilità diverse sia sulla clausola di salvaguardia generale sia sull'architettura futura del Patto. Venerdì, durante la conferenza annuale dell'European Fiscal Board, c'è stato un confronto a distanza. Entrambi hanno detto che, per il momento, è troppo presto per ritirare le misure di sostegno pubblico all'economia. "Le misure di sostegno devono continuare per tutto il tempo che è necessario”, ha detto Dombrovskis. “Dato il contesto di recessione profonda e alta incertezza, credo che sarebbe più saggio sbagliare facendo di più che facendo di meno”, ha spiegato Gentiloni. Ma Dombrovskis ha insistito che occorre “evitare di creare un peso permanente sulle finanze pubbliche”, mentre Gentiloni ha ribadito che in termini di stimoli “i rischi di fare troppo poco superano i rischi di fare troppo”.
Il confronto tra falchi e colombe sulla politica fiscale è già in corso. Dombrovskis ha citato un paper di Kenneth Rogoff per dire che “non bisogna fare eccessivo affidamento sul fatto che i tassi di interesse continueranno a restare molto bassi”. Secondo il vicepresidente della Commissione, al momento giusto gli stati membri “dovranno perseguire di nuovo politiche fiscali volte a raggiungere posizioni fiscali di medio termine prudenti” e la sostenibilità del debito deve “guidare” l'approccio differenziato tra paesi. Gentiloni ha spiegato che “il peso del debito è stato alleggerito da tassi di interessi eccezionalmente bassi” e ha citato Mario Draghi per dire che esiste un “debito buono” e un “debito cattivo” quando si guarda alla sostenibilità. L'approccio del commissario all'Economia è più prudente di quello del suo vicepresidente sulle modalità di rientro dei debiti pubblici: serviranno “livelli adeguati di avanzi primari”, ma la riduzione deve essere realizzata in modo “graduale e realistico”, ha detto Gentiloni.
Il gioco tra falchi e colombe viene replicato anche sulla riforma del Patto. Sia Dombrovskis sia Gentiloni dicono che le regole fiscali vanno ritoccate, quantomeno perché sono diventate troppo complesse con gli output gap e il pareggio di bilancio strutturale. Entrambi dicono che serve più attenzione per gli investimenti. Ma Dombrovskis ha insistito sulla necessità di avere “un'ancora credibile sul debito”. Gentiloni, invece, vuole rimettere in discussione la regola del debito introdotta durante la crisi della zona euro per imporre una riduzione di un ventesimo l'anno per la quota sopra il 60 per cento del pil. “Una regola del debito stretta potrebbe portare a un aggiustamento drastico, prociclico e controproducente”, ha detto Gentiloni: “Un meccanismo credibile per indirizzare il debito verso una traiettoria al ribasso graduale e stabile rimane preferibile”.
Gentiloni ha aggiunto di voler cambiare le regole per usare più spesso la “general escape clause” del Patto di Stabilità e Crescita per sospenderne le regole. Con in testa la situazione del suo paese, Gentiloni vuole cogliere l'opportunità della pandemia per una riforma del Patto che era impensabile fino a qualche mese fa, quando al massimo si evocavano nuove interpretazioni delle regole fiscali. “Non dovremmo escludere modifiche legislative”, ha detto Gentiloni: “Se non ora, quando?”.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 1 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Milioni di vaccini nei frigoriferi degli stati membri - Dopo un Vertice in teleconferenza stampa trascorso a criticare la Commissione perché non sanno come spiegare ai loro cittadini perché l'Ue è indietro sui vaccini rispetto a Israele, Regno Unito e Stati Uniti, i capi di stato e di governo sono tornati nelle loro capitali dove hanno scoperto il vero problema: nei loro frigoriferi ci sono milioni di dosi non utilizzate. La situazione varia da paese a paese, ma il problema è particolarmente acuto per i vaccini di AstraZeneca, dopo che alcuni leader politici e media hanno messo in dubbio l'efficacia del vaccino alimentando lo scetticismo dell'opinione pubblica. Il Financial Times ha fatto le addizioni: venerdì la Francia aveva somministrato solo il 16 per cento delle dosi AstraZeneca, Germania e Italia circa il 20 per cento, la Spagna il 30 per cento. Emmanuel Macron, che nelle scorse settimane aveva detto che il vaccino era "quasi inefficace" per gli anziani, è corso ai ripari facendo marcia indietro: "alla luce degli ultimi studi scientifici, l'efficacia del vaccino di AstraZeneca è stata dimostrata", ha detto Macron venerdì. "Se mi sarà offerto, ovviamente lo prenderò".
Sui vaccini e autonomia strategica è nato un tandem Draghi-Macron - Nessuno parla di “asse”, ma diversi diplomatici hanno constatato una certa convergenza tra Mario Draghi e Emmanuel Macron sulla visione di autonomia strategica dell'Ue. Innanzitutto sui vaccini, con la possibilità per l'Ue di vietare le esportazioni di dosi come fanno Stati Uniti e Regno Unito. Ma anche sulla sicurezza e la difesa: a quanto ci è stato riferito, il presidente del Consiglio italiano sarebbe stato meno atlantista di quanto lasciato intendere da Palazzo Chigi.
Orbán sceglie il vaccino cinese - Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha annunciato di essere stato vaccinato con il virus della cinese Sinopharm. "Sono vaccinato", ha dichiarato Orbán in un breve video su Facebook. Il vaccino Sinopharm non è stato autorizzato dall'Ema ma, come il russo Sputnik V, ha ricevuto il via libera di emergenza da parte delle autorità sanitarie ungheresi.
Il gruppo del Ppe si prepara a sospendere Orbán - La leadership del gruppo del Partito Popolare Europea ha trovato un'intesa su una modifica delle regole interne per permettere di sospendere una delegazione nazionale. Finora nel gruppo del Ppe era possibile sospendere singoli parlamentari. La modifica delle regole, che deve essere confermata dal gruppo nella sua riunione di mercoledì, dovrebbe permettere di sospendere la delegazione del Fidesz di Viktor Orbán grazie a una maggioranza dei due terzi dei deputati del Ppe. Il Fidesz attualmente è sospeso dal partito del Ppe ma non dal gruppo parlamentare. La modifica delle regole è stata innescata dalle polemiche seguite alle dichiarazioni del capo-delegazione del partito di Orbán, Tamás Deutsch, che in dicembre aveva paragonato alcune dichiarazioni del presidente Manfred Weber a slogan della Gestapo. I precedenti tentativi di sospendere il Fidesz dal gruppo o di espellerlo dal partito erano falliti a causa delle resistenze della Cdu e della Csu.
Orbán (ri)minaccia di uscire dal gruppo del Ppe - In una lettera inviata ieri al presidente del gruppo Manfred Weber, Orbán ha minacciato di lasciare il Ppe se mercoledì verranno approvate le modifiche al regolamento interno per consentire la sospensione del Fidesz. "Se il Fidesz non è benvenuto, non ci sentiamo obbligati a restare nel gruppo", ha scritto il primo ministro ungherese, denunciando una "crisi di leadership e direzione politica" del Ppe. Orbán ricorda la sua precedente lettera del 6 dicembre con cui aveva proposto una nuova forma di cooperazione con il gruppo, attraverso un'associazione esterna come quella esistente con i Tories britannici prima che David Cameron decidesse di uscire al Ppe. Se la modifica al regolamento del Ppe sarà "messa ai voti e adottata, il Fidesz lascerà il gruppo", si legge in conclusione della lettera di Orbán.
Biden tende la mano all'Ue sulla Digital tax - Il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, ha ha annunciato al G20 di venerdì che gli Stati Uniti rimuoveranno gli ostacoli esistenti nel negoziato sulla digital tax e sulla minimum tax. Si tratta di una svolta decisiva rispetto all'Amministrazione Trump. Un accordo entro l'estate all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico è a portata di mano. In un editoriale il Foglio spiega che ora tocca gli europei fare un gesto verso l'Amministrazione Biden: non solo sulla tassazione delle multinazionali del lusso, ma anche sulla chiamata alle armi per la battaglia esistenziale tra democrazie e autocrazie.
Vestager dà il via libera agli aiuti a ReiThera - La Commissione europea venerdì ha approvato i 40 milioni di sovvenzioni dirette da parte dell'Italia per le attività di ricerca e sviluppo dell'impresa biotecnologica ReiThera su un vaccino contro il coronavirus. "Questa misura dell'Italia da 40 milioni di euro sosterrà la ricerca incentrata su un nuovo vaccino contro il coronavirus. Continueremo a collaborare strettamente con gli Stati membri per favorire le misure nazionali che ci possono aiutare a fornire risposte alla pandemia, in linea con le norme dell'Ue", ha detto la vicepresidente della Commissione Margrethe Vestager.
Lunedì 1 marzo
- Consiglio: riunione informale dei ministri della Sanità
- Consiglio: riunione informale dei ministri del Turismo
- Consiglio: riunione del Coreper
- Consiglio europeo: il presidente Michel in visita ufficiale in Georgia
- Commissione: la presidente von der Leyen riceve il premier albanese, Edi Rama
- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa a un forum dell'Ansa
- Parlamento europeo: il presidente Sassoli riceve il premier albanese, Edi Rama
- Parlamento europeo: audizione dell'Alto rappresentante Borrell nella commissione speciale sulle interferenze straniere e la disinformazione
- Comitato economico e sociale: Giorni della società civile 2021 (fino al 5 marzo)
Martedì 2 marzo
- Consiglio: riunione informale dei ministri del Commercio
- Consiglio europeo: il presidente Michel in visita ufficiale in Ucraina
- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa a un'audizione delle commissioni Bilancio e Affari europei del Parlamento italiano
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sugli aiuti di stato a Banca Tercas
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla nomina dei giudici della Corte suprema in Polonia
- Eurostat: stima flash dell'inflazione nell'area euro in febbraio; dati del 2018 sui redditi sulla base dell'attività economica
- Bce: discorso di Fabio Panetta a un webinar sulla politica monetaria durante la pandemia organizzato dall'Università Bocconi
Mercoledì 3 marzo
- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
- Commissione: discorso della presidente von der Leyen a una conferenza del Ppe sul lavoro
- Consiglio: riunione del Coreper
- Consiglio europeo: il presidente Michel in visita ufficiale in Ucraina
- Parlamento europeo: webinar sulla Giornata internazionale della donna
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul monopolio di Poste Italiane per la gestione del conto corrente postale su sui era versata l'Ici
- Eurostat: prezzi alla produzione industriale di gennaio; dati su Pil e produttività regionale nel 2019
Giovedì 4 marzo
- Parlamento europeo: audizione dei commissari Dombrovskis e Gentiloni davanti alla commissione Economica
- Parlamento europeo: audizione del commissario Schmit alla commissione Affari sociali
- Parlamento europeo: evento in occasione della giornata internazionale della donna con David Sassoli, Ursula von der Leyen, Katerina Sakellaropoulos, Madeleine Albright
- Parlamento europeo: riunione conferenza dei Presidenti
- Commissione: i commissari Gentiloni e McGuinness partecipano al Finance Summit 2021 di Politico
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sugli aiuti di stato al Fútbol Club Barcelona
- Eurostat: dati sulla disoccupazione e il commercio al dettaglio a gennaio; dati sulle donne nei settori tecnologici e del sapere
Venerdì 5 marzo
- Commissione: il vicepresidente Schinas in visita ufficiale in Grecia
- Eurostat: dati sulle differenze di genere nell'occupazione e sulle donne nel management delle imprese del terzo trimestre 2020