Europa Ore 7

Biden in soccorso all'Ue sui vaccini?

La Commissione intende chiedere all'Amministrazione Biden di autorizzare l'esportazione di milioni di dosi AstraZeneca già prodotte negli Stati Uniti, ma non ancora approvate dalla Fda

David Carretta

A proposito di nazionalismo sui vaccini, il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha rapidamente fatto marcia indietro sull'uscita dalla strategia dell'Ue. “Pieno sostegno alla Commissione e a von der Leyen”, ha scritto Kurz su Twitter, dopo una visita del commissario Thierry Breton, che guida la Task Force per aumentare la produzione di vaccini

Sarà Joe Biden a soccorrere l'Unione europea sulle dosi del vaccino di AstraZeneca che potrebbero permettere di vaccinare il 70 per cento della popolazione adulta entro la fine di giugno? Secondo il Financial Times, la Commissione intende chiedere all'Amministrazione Biden di autorizzare l'esportazione di milioni di dosi AstraZeneca già prodotte negli Stati Uniti, ma che non vengono autorizzate perché la società farmaceutica non ha ancora fatto richiesta di autorizzazione per il suo vaccino alla Food and drug administration americana. L'Ue vuole anche assicurarsi che non ci siano blocchi da parte degli Usa agli ingredienti necessari alla produzione in Europa dei vaccini di nuova generazione mRNA, come i lipidi. Venerdì Ursula von der Leyen ha avuto una discussione telefonica con Biden. “L'Ue e gli Usa sono entrambi grandi produttori di vaccini e abbiamo un interesse forte a lavorare insieme per il buon funzionamento della catena di approvvigionamento globale”, ha detto von der Leyen.

La decisione dell'Italia di vietare l'esportazione verso l'Australia di 250 mila dosi AstraZeneca è stata ampiamente criticata dalla stampa anglosassone, schierata come un sol uomo a difesa del vaccino sviluppato dall'università di Oxford e all'origine del successo nella campagna di somministrazione di Boris Johnson. Eppure non una riga è stata spesa – o quasi – per il divieto di esportazione da parte degli Usa. Un portavoce della Casa Bianca ha ribadito al Financial Times che l'approccio "Americans First" sui vaccini adottato da Donald Trump rimane valido anche con Biden: “La prima prima priorità del presidente è di rendere i vaccini disponibili per ciascun americano”. Sul Foglio Paola Peduzzi spiega che il Canada è la prima vittima del nazionalismo sui vaccini dell'insospettabile Biden.

Boris Johnson venerdì ha criticato il meccanismo di controllo delle esportazioni dell'Ue. Ma anche il Regno Unito ha una lista di prodotti sanitari, introdotta all'inizio della crisi sanitaria e continuamente aggiornata, per cui è vietata l'esportazione. Non ci sono i vaccini contro il Covid-19, ma quelli contro l'influenza e l'epatite B, oltre che medicinali e principi attivi fondamentali per la lotta alla pandemia. In un editoriale il Foglio spiega che l'Ue non si è convertita improvvisamente al nazionalismo sui vaccini: il suo problema ha un nome e si chiama AstraZeneca che aveva promesso 180 milioni di dosi nel secondo trimestre e per ora ne garantisce solo la metà.

A proposito di nazionalismo sui vaccini, il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha rapidamente fatto marcia indietro sull'uscita dalla strategia dell'Ue. “Pieno sostegno alla Commissione e a von der Leyen”, ha scritto Kurz su Twitter, dopo una visita del commissario Thierry Breton, che guida la Task Force per aumentare la produzione di vaccini. “L'Austria è fiera di contribuire all'incremento degli sforzi europei: (la società farmaceutica) Polynum produrrà 5 milioni di dosi addizionali BioNTech-Pfizer fino a questa estate”, ha detto Kurz, spiegando che 100 mila di queste dosi aggiuntive saranno destinate all'Austria.

In Ungheria il governo di Viktor Orbán è stato invece costretto a rispondere alle critiche per aver scelto di comprare i vaccini russo Sputnik V e cinese Sinopharm, dopo aver rinunciato alla possibilità di acquistare quote di dosi dalla commessa dell'Ue. Il capo-gabinetto di Orbán, Gergely Gulyás, ha pubblicato sul suo account Facebook la tabella delle ripartizioni tra i paesi dell'Ue del vaccino Moderna, usando il calendario delle consegne come giustificazione per il ricorso a Sputnik V e Sinopharm. La tabella tuttavia conferma che l'Ungheria ha rinunciato a 1,7 milioni di dosi Moderna.  A proposito di Sputnik, sul Foglio c'è Micol Flammini che racconta un'inchiesta del Daily Beast e altri media sulla grande operazione di soft power della Russia.

La tabella di Gulyás è uno strumento raro e prezioso. Le quantità acquistate dagli stati membri e i calendari delle consegne rimangono segreti per volontà delle società farmaceutiche ma anche dei governi, che vogliono evitare imbarazzi. Moderna è tra i vaccini più costosi. L'Ungheria non è il solo ad averlo snobbato. Anche Polonia, Romania, Belgio, Grecia, Repubblica ceca, Bulgaria, Slovacchia, Irlanda, Lituania, Slovenia, Lettonia, Estonia, Cipro, Lussemburgo e Malta hanno rinunciato alle dosi attivate dalla Commissione con l'opzione del primo contratto. A fare man bassa sono state Germania e Danimarca, che si sono accaparrate quasi tutte le dosi a cui hanno rinunciato gli altri paesi. Dalla tabella di Gulyás emerge che l'Italia ha scelto di non approfittare della ridistribuzione interna all'Ue. Perché?

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 8 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

I governi vogliono AstraZeneca, gli europei rifiutano AstraZeneca - Gli scontri con e su AstraZeneca, comprese alcune dichiarazioni di responsabili politici sulla sua presunta inefficacia per la popolazione anziana, hanno danneggiato la reputazione del vaccino sul continente. Un sondaggio pubblicato ieri da YouGov rivela un aumento consistente dei cittadini dell'Ue che rifiuterebbero AstraZeneca perché considerato non sicuro, mentre nel Regno Unito è crescita la fiducia. Il 27 per cento dei tedeschi ha detto che non accetterebbe il vaccino AstraZeneca e aspetterebbe fino a quando non ne viene offerto uno diverso (è il 6 per cento per Pfizer-BionTEch e il 12 per cento per Moderna). Percentuali simili si registrano in Italia e Francia (rispettivamente 23 e 22 per cento per AstraZeneca contro 11 e 7 per cento per Pfizer-BioNTech e Moderna). Nel Regno Unito solo il 2 per cento non è disposto a farsi vaccinare con AstraZeneca contro il 5 per cento per Moderna e il 4 per cento per Pfizer-BioNTech. Il momento non potrebbe essere più sbagliato. Diversi governi europei - compresa l'Italia - stanno correndo ai ripari su AstraZeneca alzando l'età delle persone a cui somministrarlo. Ieri il ministro della Sanità Roberto Speranza ha annunciato una circolare per oggi per usare AstraZeneca con gli over-65.

Biden vola in soccorso dell'Ue sui dazi Boeing-Airbus - Dopo la conversazione telefonica tra Biden e von der Leyen, gli Stati Uniti e l'Ue hanno annunciato una sospensione di 4 mesi dei dazi legati alla disputa per i sussidi a Boeing e Airbus. E’ un passo importante, un altro di quei grandi segnali che Joe Biden sta lanciando all'Ue per far capire che gli Stati Uniti sono cambiati, che il tempo del trumpismo è finito, che non soltanto America is back, ma è pronta a stringere rapporti ancora più forti per rinsaldare l'alleanza. Gli altri segnali sono il ritorno nell'accordo di Parigi sul clima e nell'Organizzazione mondiale della sanità, le aperture sull'accordo nucleare con l'Iran, le garanzie dell'articolo 5 del trattato Nato. In un editoriale il Foglio spiega che Biden fa sul serio con l'Europa, ma l'Europa è pronta a fare altrettanto con Biden quando chiede un'alleanza per fronteggiare la Cina?

Il Belgio dice “no” alla Commissione sulla riapertura delle frontiere - Dopo la Germania, che la scorsa settimana ha rifiutato di togliere i controlli alle frontiere con Tirolo austriaco e Repubblica ceca, venerdì è stato il Belgio a rispondere "no" alla lettera della Commissione sulla necessità di riaprire le frontiere. Il governo belga venerdì ha deciso di mantenere il divieto di viaggi non essenziali da e per il paese fino al 18 aprile, cioè la fine delle vacanze scolastiche di Pasqua. La chiusura delle frontiere sarà rivalutata il 26 marzo. Il governo di Alexander De Croo ha comunque allentato alcune restrizioni. Degno di nota è un articolo del decreto finito in gazzetta ufficiale che consentirà rapide scappatelle amorose. "Una persona alla volta può essere accolta occasionalmente e durante un breve periodo a casa o in un alloggio turistico. Questa persona non è considerata come un contatto ravvicinato" del nucleo familiare, si legge nel decreto.

Il "pass verde digitale" declassato di nuovo a un certificato vaccinale - "Non si tratta di un passaporto, ma di un certificato e non è solamente vaccinale", ha detto venerdì il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, a proposito del "pass verde digitale" promesso da Ursula von der Leyen. La Germania è contraria a un vero passaporto vaccinale e lo ha fatto sapere alla Commissione. Reynders ha comunque ribadito che "con questo certificato si vuole soprattutto facilitare l'organizzazione di viaggi in buone condizioni".

Verso una coalizione jumbo nei Paesi Bassi? - A meno di dieci giorni dalle elezioni del 17 marzo nei Paesi Bassi, i sondaggi non sono rassicuranti per il primo ministro, Mark Rutte. Il suo partito Vvd sta progressivamente perdendo terreno terreno ed è dato al 21 per cento e 32 seggi, secondo un sondaggio Peil. Stabile, invece, il Pvv di Geert Wilders al 16 per cento e 24 seggi. Secondo il sondaggio, 17 partiti entreranno nella Camera bassa dell'Aia, in un panorama sempre più frammentato. I partiti dell'attuale coalizione Rutte, i liberali del Vvd, i cristiano-democratici della Cda, i liberali di sinistra dei D66 e i cristiano uniti, rischiano di perdere la maggioranza. Con questi numeri, chiunque voglia governare avrà bisogno di una coalizione jumbo.

Gli svizzeri approvano il referendum anti burqa - Il 51,2 per cento degli elettori svizzeri hanno approvato in un referendum l'iniziativa popolare ribattezzata "anti-burqa" per vietare ogni forma di dissimulazione del viso nello spazio pubblico. Amnesty international ha denunciato l'iniziativa perché "discrimina una comunità religiosa" e alimenta "le divisioni". Il comitato di Egerkingen all'origine del referendum anti-burqa è lo stesso che era riuscito a far approvare l'iniziativa anti-minareti nel 2009. Gli svizzeri hanno anche approvato al 51,66 per cento un accordo di libero scambio con l'Indonesia e rigettato al 64,36 per cento una identità digitale unica certificata dallo stato

 

Il calendario della settimana in Europa

Lunedì 8 marzo

- Parlamento europeo: celebrazione della giornata internazionale delle donne con Sassoli, von der Leyen

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti su meccanismo di aggiustamento carbonio alla frontiera e cooperazione amministrativa nel settore della tassazione)

- Consiglio europeo: visita del presidente Michel in Ruanda

- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa a una tavola rotonda sul meccanismo di aggiustamento carbonio alla frontiera

- Eurostat: dati sul gap salariale di genere nel 2019; dati sui lavoratori della sanità nel terzo trimestre del 2020

Martedì 9 marzo

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sui programmi InvestEU e EU4Healts, sulla pesca sulla situazione in Georgia e sul rapporto annuale del Mediatore)

- Parlamento europeo: conferenza stampa del gruppo S&D; conferenza stampa del gruppo Gue; conferenza stampa di Puigdemont, Comin e Ponsati sulla revoca dell'immunità

- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari (in agenda gli obiettivi digitali per il 2030 e gli aiuti umanitari dell'Ue nel contesto della pandemia Covid-19)

- Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa alla conferenza Milano per le donne

- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa alla conferenza New Techniques and Technologies for Official Statistics

- Consiglio europeo: visita del presidente Michel in Kenya

- Consiglio: riunione del Coreper

- Comitato economico e sociale: audizione sui diritti fondamentali, lo stato di diritto e la ripresa post Covid-19

- Eurostat: dati su Pil e occupazione nel quarto trimestre

Mercoledì 10 marzo

- Conferenza sul futuro dell'Europa: firma della dichiarazione congiunta con Sassoli, Costa e von der Leyen

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sul Semestre europeo, sul Pilastro europeo dei diritti sociali e sulla libertà dei media in Polonia, Ungheria e Slovenia)

- Commissione: il vicepresidente Schinas partecipa a un dibattito dell'European Policy Center sul nuovo Patto su migrazione e asilo

- Commissione: discorso del commissario Breton alla Digital and competition conference

- Commissione: il commissario Reynders partecipa a un dibattito organizzato dalla rappresentanza permanente della Baviera sulle grandi imprese internet in Europa

- Consiglio: riunione del Coreper

- Corte di giustizia: sentenza sulla normativa italiana in base alla quale possono essere designati come responsabili di un centro di trasfusione sanguigna solo i titolari di una laurea in Medicina e Chirurgia

- Comitato economico e sociale: conferenza online sull'impatto del crimine organizzato e del riciclaggio di denaro durante la crisi Covid-19

- Eurostat: dati sul crimine, la violenza o il vandalismo nel 2019

Giovedì 11 marzo

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito sul meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto, sui piani nazionali di ripresa e resilienza, sull'assassinio dell'ambasciatore Attanasio in Repubblica democratica del Congo e sui processi contro l'opposizione in Cambogia)

- Bce: conferenza stampa della presidente Lagarde al termine del Consiglio dei governatori

- Bce: previsioni macroeconomiche per l'area euro

- Consiglio: riunione dei ministri della Giustizia

- Eurostat: dati su riscaldamento e condizionatori nel 2019

Venerdì 12 marzo

- Consiglio: riunione dei ministri dell'Interno

- Eurostat: dati sulla produzione industriale di gennaio; dati sull'eccesso di mortalità fino a gennaio 2021

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