Europa Ore 7
L'europeizzazione dei migranti passa da Erdogan
Il 6 aprile Michel e von der Leyen vanno dal presidente turco in visita: è una delle ricompense dell'agenda positiva che l'Ue ha offerto ad Ankara., Lo slogan della Johansson e gli intrappolati nelle isole greche
Johansson ha promesso 276 milioni di euro per nuovi campi nelle isole di Lesvos, Chios, Samos, Kos e Leros, dove attualmente sono ospitati circa 14 mila migranti
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, la prossima settimana saranno in Turchia per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan. E' una delle ricompense politiche per la "de-escalation" della tensione nel Mediterraneo orientale, concordate dai capi di stato e di governo durante il vertice della scorsa settimana. Nelle conclusioni i leader sono tornati a offrire un'agenda positiva a Erdogan, dedicando solo un paragrafo alla deriva autoritaria interna alla Turchia. Le altre ricompense sono un ammodernamento dell'unione doganale, impegni sulla mobilità delle persone e soprattutto nuovi finanziamenti per i rifugiati siriani in Turchia. La gestione dei migranti dell'Ue, in un contesto di tensioni elettorali in Germania, passa sempre per Erdogan.
Il viaggio di Michel e von der Leyen si terrà martedì 6 aprile. Nell'agenda dell'incontro con Erdogan ci sono anche le questioni regionali. Ma, a sei mesi dalle elezioni in Germania, la priorità della leadership dell'Ue è evitare una nuova crisi dei migranti che potrebbe ulteriormente destabilizzare la corsa per la successione di Angela Merkel. "Chiedo alla Turchia di riprendere urgentemente le riammissioni di migranti dalla Grecia", ha detto ieri la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, durante una visita sull'isola di Lesvos. Migliaia di migranti sono ancora bloccati nelle isole greche in attesa di sapere se hanno diritto all'asilo. Ma per 1.450 di loro è giù stata rigettata la domanda di protezione internazionale. Il programma di riammissione in Turchia è stato interrotto causa pandemia. Ma la questione migratoria viene regolarmente usata da Erdogan per fare pressioni sull'Ue. La scadenza elettorale potrebbe essere un'occasione d'oro per il presidente turco per ottenere altre concessioni. La Cdu di Merkel è in caduta libera per la gestione della pandemia. La cancelliera è già impegnata in una lotta con i governatori sulle restrizioni contro il Covid-19, mentre il suo governo è contestato per la lentezza delle vaccinazioni. In un editoriale il Foglio spiega perché Merkel striglia le regioni.
“Europeizzare le migrazioni” è il nuovo slogan di Johansson. Dopo una visita per verificare l'avanzamento dei lavori di costruzione di nuovi campi di accoglienza e un incontro con i cittadini di Samos, la commissaria ha spiegato che “le proposte dell'Ue sulla migrazione sono volte a europeizzare e aiutare”. In realtà il sistema di fare delle isole greche degli hotspot dove tenere i migranti in attesa delle decisioni sulle richieste di asilo, per evitare movimenti secondari verso l'Europa del nord, non cambia. Johansson ha promesso 276 milioni di euro per nuovi campi nelle isole di Lesvos, Chios, Samos, Kos e Leros, dove attualmente sono ospitati circa 14 mila migranti. Il commento di Medici senza frontiere alle parole della commissaria è stato questo: “Non è la prima volta che Johansson cerca di promuovere una versione positiva su quella che in realtà è una situazione disastrosa. Il nuovo nuovo motto ora è 'Politica migratoria europeizzata', ma l'Ue sta solo facendo sempre la stessa cosa”.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 30 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Ancora niente “deal” tra Londra e Bruxelles sui vaccini - Giovedì il primo ministro olandese, Mark Rutte, aveva detto che un accordo tra Regno Unito e Unione europea sui vaccini era a portata di mano. Venerdì il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aveva spiegato che “il revanscismo non porta da nessuna parte”. Eppure le discussioni tra la Commissione e il governo di Boris Johnson per evitare un blocco delle esportazioni verso il Regno Unito sembrano in stallo. “Non ci sono aggiornamenti che possiamo fornire sui negoziati tra Regno Unito e Unione europea sui vaccini”, ha detto ieri la portavoce della Commissione, Dana Spinant. "Sul possibile controllo dell'Europa dell'esportazione di vaccini, sarebbe meglio permettere di rispettare i contratti come dovrebbe essere e che la miglior cosa sarebbe lavorare insieme", ha detto il ministro britannico della Sanità, Matt Hancock. La Commissione nega che la contesa sia sulle dosi di AstraZeneca prodotte in Belgio e Paesi Bassi negli ultimi mesi. I colloqui “coprono un ampia serie di questioni che riguardano i vaccini e la produzione di vaccini. Non sono limitate a un vaccino o a un sito produttivo”, ma toccano “il lavoro comune sui vaccini e le catene di approvvigionamento”, ha detto la portavoce della Commissione.
Johnson annuncia un accordo per infialare Novavax - GlaxoSmithKline ha annunciato un accordo per contribuire alla produzione di 60 milioni di dosi di vaccino Novavax, nel momento in cui il governo di Boris Johnson sta cercando di assicurare le forniture nel contesto delle tensioni con l'Ue. “Stiamo rafforzando le nostre capacità di produzione di lungo periodo”, a detto Johnson in una conferenza stampa. L'accordo prevede che il processo di infialatura e finitura del vaccino Novavaz, prodotto da Fujifilm Dionynth Biotechnologies sempre nel Regno Unito, avvenga nello stabilimento di GSK a Barnard Castle. Nel frattempo ieri sono stati registrati zero morti per Covid a Londra in 24 ore. Sul Foglio Paola Peduzzi spiega il primo passo degli inglesi verso la normalità.
Basso rischio di trasmissione per chi è guarito o vaccinato - Secondo un rapporto tecnico del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) sul rischio di trasmissione del SARS-CoV-2, la vaccinazione riduce significativamente l'infezione sintomatica o asintomatica negli individui vaccinati e vi sono alcune prove di una minore carica virale e di una minore durata della diffusione negli individui vaccinati rispetto agli individui non vaccinati, il che potrebbe tradursi in una trasmissione ridotta. Lo stesso rapporto sostiene che ci sono prove che dimostrano che le reinfezioni delle persone guarite dal Covid-19 sono rare. “È molto incoraggiante vedere che le reinfezioni da SARS-CoV-2 sono piuttosto rare. Accogliamo con favore anche le prime indicazioni positive che il rischio di trasmissione successiva sembra essere ridotto in coloro che sono vaccinati”, ha detto il direttore dell'Ecdc, Andrea Ammon. Attenzione, però: il rapporto si basa su studi condotti prima dell'emergere delle varianti.
La Slovacchia cambia premier dopo lo scandalo Sputnik V - Il primo ministro slovacco, Igor Matovic, domani presenterà le sue dimissioni indicando come suo successore il ministro delle Finanze, Eduard Heger, per porre fine a una crisi nella coalizione di governo innescata dall'acquisto di Sputnik V. A inizio marzo la Slovacchia aveva ricevuto 200 mila dosi del vaccino russo, ma non ha ancora iniziato la somministrazione in attesa delle verifiche da parte delle autorità sanitarie nazionali. Ma l'accordo per l'acquisto di 2 milioni di dosi, mantenuto segreto da Matovic fino alla consegna, ha provocato forti tensioni dentro la sua coalizione. Nelle ultime due settimane, sei ministri avevano presentato le dimissioni per costringerlo a lasciare. Matovic dovrebbe prendere il posto di Heger al ministero delle Finanze.
La Russia annuncia accordi per importare Sputnik V - Il Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) ieri ha annunciato un accordo con la società Shenzhen Yuanxing Gene-Tech per la produzione in Cina di oltre 60 milioni di dosi del vaccino Sputnik V. L'inizio della produzione commerciale è previsto per maggio. Sul Foglio Micol Flammini spiega come pubblicizza l'export del suo vaccino ma, tra contratti in Cina, Corea del sud e India, si ingegna per importare dosi perché non ha sufficienti capacità produttive interne. A proposito di Russia, in un editoriale il Foglio spiega l'efferatezza del sistema russo che, per rimanere in piedi, non concede delle cure all'oppositore in carcere, Alexei Navalny.
La Commissione fiduciosa per il Recovery malgrado Karlsruhe - “La Commissione è convinta che la legalità della decisione sulle risorse proprie sia in ordine”, ha detto ieri un portavoce dell'esecutivo di Ursula von der Leyen, commentando la decisione della Corte costituzionale tedesca di sospendere la firma della ratifica parlamentare. La decisione sulle risorse proprie serve alla Commissione per indebitarsi sui mercati e finanziare il Recovery fund. “E' cruciale che sia rapidamente approvata da tutti gli stati membri”, ha detto il portavoce, ricordando che finora “16 stati membri hanno completato la ratifica”. Ma “non temiamo nulla: restiamo convinti che il Recovery fund sarà lanciato come previsto”. Von der Leyen ieri ha presieduto una riunione del comitato direttivo sul Recovery fund. “Continuiamo a monitorare i progressi nella preparazione dei piani nazionali di ripresa. L'obiettivo è permettere una rapida valutazione dei piani finali e consentire ai finanziamenti di Next Generation Eu di iniziare a affluire”, ha detto von der Leyen: “Non c'è tempo da perdere”. Tuttavia nessun paese ha presentato alla Commissione la versione definitiva del piano nazionale. Bruxelles ha ricevuto solo 23 bozze.
Von der Leyen silente sul trumpismo dello sloveno Jansa - Il primo ministro sloveno, Janez Jansa, si sta dimostrando il più trumpiano dei trumpiani dell'Unione europea per affezione nei confronti di Donald Trump e stile di governo. A novembre Jansa si era congratulato con l'ex presidente, malgrado la vittoria di Joe Biden. Ora il premier sloveno si sta lanciando in una serie di attacchi contro la stampa e responsabili politici europei. Dopo aver insultato giornalisti e tagliato finanziamenti all'agenzia di stampa nazionale, venerdì Jansa ha abbandonato un'audizione in videoconferenza al Parlamento europeo perché gli è stato impedito di trasmettere un video. Il premier sloveno si è poi lanciato in insulti contro una serie di deputati europei. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, non ha voluto commentare il comportamento di Jansa, che fa parte del Partito popolare europeo. La portavoce della Commissione si è limitata a dire che von der Leyen ha espresso diverse volte la sua posizione sulla libertà dei media. Seguiamo da vicino gli sviluppi in diversi paesi dell'Ue, compresa la Slovenia. Ci saranno altre occasioni di affrontare questo problema”, ha detto la portavoce. Il tempo stringe: la Slovenia assumerà la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue il primo luglio.
L'eurodeputato di Orbán condannato a una multa per l'orgia in lockdown - L'ex eurodeputato del Fidesz, Jozsef Szajer, sarà costretto a pagare una multa per aver partecipato a un'orgia nel centro di Bruxelles lo scorso novembre in pieno lockdown. Szajer, che aveva dato le dimissioni e abbandonato la politica, ha evitato di finire davanti a un tribunale: la procura di Bruxelles ha deciso di archiviare l'accusa di detenzione di stupefacenti, malgrado il fatto che nel suo zaino fossero state ritrovate pastiglie di ecstasy.
Per gli esperti della Commissione il nucleare è Green deal compatibile - Un rapporto del Joint Research Centre (JRC), il gruppo di esperti scientifici interno alla Commissione, dovrebbe classificare l'energia nucleare come investimento verde, secondo una bozza del documento anticipata da Reuters. La Commissione sta lavorando alla sua proposta di tassonomia, il sistema con cui decidere quali attività economiche possono essere considerate con un investimento sostenibile sulla base dei criteri climatici e ambientali. "L'analisi non ha rivelato alcuna evidenza basata sulla scienza sul fatto che l'energia nucleare produce più danni alla salute umana o all'ambiente di altre tecnologie di produzione dell'elettricità", dice il rapporto di JRC che dovrebbe essere pubblicato la prossima settimana. La Commissione non ha voluto commentare i contenuti del rapporto, che è contestato dal mondo ambientalista. "Questo è un solo passo nel processo”, ha spiegato un portavoce della Commissione: “Una volta che sarà pubblicato, il rapporto sarà rivisto da due gruppi di esperti”. La Commissione intende “evitare qualsiasi tipo di greenwashing”.
Consultazione pubblica sulla decarbonizzazione del gas - La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica sulla revisione della direttiva e del regolamento gas per allineare i due provvedimenti al Green Deal. L'obiettivo è decarbonizzare il settore del gas per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Una proposta legislativa è attesa entro la fine dell'anno. La revisione della legislazione esistente dovrebbe permettere di sostenere l'accelerazione del settore delle rinnovabili, del gas a basse emissioni e dell'idrogeno, garantendo al contempo mercati europei integrati e interoperabili. La consultazione pubblica durerà fino a giugno.
Accade oggi in Europa
- Consiglio europeo: conferenza stampa del presidente Michel con il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom sul trattato internazionale contro le pandemie
- Consiglio: riunione informale dei ministri dei Trasporti
- Consiglio: riunione del Coreper
- Servizio di azione esterna: quinta conferenza per sostenere il futuro della Siria e della regione
- Servizio di azione esterna: conferenza stampa dell'Alto rappresentante Borrell e del vice segretario generale Onu per gli affari umanitari, Mark Lowcock
- Commissione: discorso del vicepresidente Timmermans al Climate Capital Summit del Financial Times
- Commissione: pubblicazione degli indicatori del sentimento economico e del clima delle imprese
- Corte dei conti: pubblicazione di un rapporto speciale sui controlli doganali dell'Ue
- Eurostat: dati sulle condizioni di vita in Europa e l'assistenza all'infanzia nel 2019