Europa Ore 7
L'Ue senza una strategia sulla Russia
Alexei Navalny è in pericolo di vita, decine di migliaia di soldati russi rimangono ammassati alla frontiera con l'Ucraina, Mosca ha chiuso lo stretto di Kerch, la Repubblica ceca ha scoperto che è stata la Russia a far esplodere un deposito di armi sul suo territorio nel 2014, ma l'Unione europea non sa ancora cosa fare con Vladimir Putin
In un'intervista alla Cbs, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che si devono "definire chiare linee rosse con la Russia". E' una spettacolare retromarcia rispetto alla politica del dialogo promossa da Macron dall'agosto del 2019.
Alexei Navalny è in pericolo di vita, decine di migliaia di soldati russi rimangono ammassati alla frontiera con l'Ucraina, Mosca ha chiuso lo stretto di Kerch bloccando l'accesso al Mar D'Azov in violazione del diritto del mare, la Repubblica ceca ha scoperto che è stata la Russia a far esplodere un deposito di armi sul suo territorio nel 2014, ma l'Unione europea non sa ancora cosa fare con Vladimir Putin. I ministri degli Esteri dei 27 oggi si vedranno in videoconferenza per un Consiglio Affari esteri che, con ogni probabilità, avrà la Russia come principale tema. I capi delle diplomazie europee dovevano discutere soprattutto di Ucraina, dopo il tour diplomatico del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e del suo ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, per chiedere aiuto a Ue e Nato. Ieri l'Alto rappresentante, Josep Borrell, ha deciso di mettere all'ordine del giorno anche il caso di Navalny. In un'intervista alla Cbs, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto che si devono "definire chiare linee rosse con la Russia". E' una spettacolare retromarcia rispetto alla politica del dialogo promossa da Macron dall'agosto del 2019. "Penso che dopo un comportamento inaccettabile dobbiamo sanzionare", ha detto il presidente francese. Ma a Bruxelles, malgrado la crisi ucraina, nessuno ha iniziato a lavorare su nuove sanzioni.
"Non c'è niente che l'Ucraina ha fatto che giustifichi le azioni russe" e "dobbiamo dirlo chiaramente", ci ha spiegato una fonte dell'Ue in vista della riunione dei ministri degli Esteri. Ma anche se "alcuni paesi potrebbero sollevare la richiesta di sanzioni, non stiamo lavorando su questo", ha spiegato la fonte dell'Ue: "Nessuno gruppo di lavoro al Consiglio sta discutendo concretamente di misure restrittive". Le cose ovviamente possono cambiare. Tanto più dopo la giravolta di Macron sulle linee rosse. Con la cancelliera Merkel, il presidente francese ha chiesto a Putin il ritiro delle truppe ammassate alla frontiera ucraina. Ma un gruppo di paesi, che include la Germania, rimane ostile a passare a una marcia superiore sulle sanzioni contro la Russia. Berlino non vuole toccare il gasdotto Nord Stream 2.
Dentro il Servizio europeo di azione esterna si minimizza la portata della minaccia russa. La valutazione che prevale nell'Ue è che l'ammassamento di truppe alla frontiera con l'Ucraina e la chiusura del Mar d'Azov non siano un tentativo di mettere alla prova la determinazione della nuova Amministrazione Biden o dell'Europa. "Non penso che ci sia un grande disegno politico dietro alle decisioni del presidente Putin", ci ha detto la fonte dell'Ue. Le truppe russe alla frontiera "hanno più a che fare con la situazione interna alla Russia e le mosse di Zelensky per diminuire l'influenza russa in Ucraina".
Le condizioni di Navalny, in sciopero della fame da 19 giorni per protestare contro il rifiuto della prigione dove è detenuto di dargli accesso a un medico di sua scelta, potrebbero spingere l'Ue verso una posizione più assertiva. La portavoce dell'oppositore russo ha spiegato che "Alexei sta morendo: nelle sue condizioni è una questione di giorni". I sostenitori di Navalny hanno chiesto ai russi di manifestare. Borrell ha reagito con una dichiarazione a nome dei 27: "L'Ue è profondamente preoccupata (...). Chiediamo alle autorità russe di concedergli accesso immediato a medici di cui ha fiducia. Le autorità russe sono responsabili per la sicurezza e la salute di Navalny nella colonia penale". Borrell ha annunciato che l'Ue tornerà sulla questione Navalny durante la riunione di oggi dei ministri degli Esteri. Anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, si è espressa. "Navalny deve ricevere immediatamente accesso a cure mediche adeguate. L'Ue continua a chiedere il suo rilascio immediato e incondizionato", ha detto la presidente della Commissione. Ma nel comunicato di Borrell e nel tweet di von der Leyen non c'è menzione di possibili sanzioni. Qui trovate tutti gli articoli del Foglio e su come lo stanno facendo morire lentamente. Sempre sul Foglio, da leggere Maurizio Crippa che spiega che con Navalny non deve finire come con Bobby Sands.
Come se le tensioni sull'Ucraina e il caso Navalny non bastassero, sabato il primo ministro della Repubblica ceca, Andrej Babiš, ha annunciato di aver scoperto che c'è la Russia dietro all'esplosione di un deposito di armi nel 2014. L'esplosione a Vrbetice aveva provocato la morte di due persone e migliaia di persone erano state evacuate. La polizia ceca ha pubblicato la foto di due cittadini russi che avevano visitato la regione al momento dell'esplosione. Si tratta di Alexander Petrov (il vero nome è Anatoliy Chepiga) e Ruslan Boshirov (Alexander MIshkin), i due agenti russi che il Regno Unito ha identificato come i responsabili dell'attacco al Novichok contro l'ex spia russa Sergei Skripal e al figlia Yulia nel 2018. Le armi stoccate a Vrbetice dovevano finire in Ucraina, attraverso un intermediario bulgaro, Emilian Gebrev, che ha subito due tentativi di assassinio nel 2015. Dietro alle operazioni in Europa ci sarebbe sempre l'unità 21955 del GRU (i servizi segreti militari). La Repubblica ceca sabato ha annunciato l'espulsione di 18 spie russe. La Russia ha detto che quella di Praga è una "mossa ostile" e che risponderà con "misure di rappresaglia".
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 19 aprile, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Il resto del menù virtuale del Consiglio Affari esteri - I ministri degli Esteri dei 27 discuteranno di Georgia (la mediazione di Christian Danielsson per porre fine alla crisi politica nel paese), Birmania (nuove sanzioni contro i militari) e Mozambico (i rischi dopo l'attacco a Palma). Ci sarà un dibattito tutto dedicato all'Etiopia e il conflitto nel Tigray: il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, a cui Borrell ha affidato il compito di rappresentare l'Ue, presenterà i risultati della sua missione di inizio aprile nella regione. Il Consiglio Affari esteri adotterà infine conclusioni sulla strategia dell'Ue per la cooperazione nell'Indo-Pacifico. E' un documento che andrà analizzato approfonditamente per capire se i 27 vogliono affiancare gli Stati Uniti nella regione in contrapposizione con la Cina.
Allarme sul piano dell'Italia per il Recovery - "L'Italia rischia di mancare la scadenza del Recovery plan a causa delle preoccupazioni dell'Ue", è il titolo di un dispaccio di Reuters che ieri ha creato una certa agitazione tra Roma e Bruxelles. Citando due fonti vicine alla questione, Reuters ha spiegato che l'Italia rischia di non rispettare la scadenza del 30 aprile per presentare la versione finale del piano nazionale di ripresa e resilienza perché la Commissione non sarebbe soddisfatta di diversi aspetti delle bozze presentate finora. Fonti di Palazzo Chigi, come spiega l'Agi, hanno risposto che l'Italia presenterà regolarmente all'Ue il piano entro il 30 aprile. Dentro la Commissione riconoscono che altri paesi - in particolare Grecia, Spagna e Portogallo - sono più avanti dell'Italia. Probabilmente anche la Francia sarà nel gruppo di testa di chi presenta i piani. Ma - come ci ha spiegato un funzionario - anche il governo Draghi "sta lavorando duramente" perché vuole rispettare la scadenza del 30 aprile. Rimangono alcuni problemi, in particolare sui progetti per giovani, donne e istruzione. C'è poi l'incognita riforme. Ma, aldilà delle tempistiche, la presenza di Draghi a Palazzo Chigi rassicura tutti.
Macron boccia Sputnik V - Il presidente francese, Emmanuel Macron, si è espresso contro l'utilizzo del vaccino russo Sputnik V. "Non penso che oggi il vaccino russo sia una soluzione per accelerare perché ci vorrà tempo per avere l'autorizzazione dell'Agenzia europea (dei medicinali) e ci vorrà tempo per produrre sul nostro continente questo vaccino", ha detto Macron alla Cbs. Sul Foglio Michele Masneri racconta il gran tour dei vaccini: un viaggio tra Belgrado, Montecarlo e Dubai, le località più ambite dai nuovi globetrotter alla ricerca dello status symbol anti Covid.
Breton boccia AstraZeneca - Il commissario al Mercato interno e capo della Task force dell'Ue sui vaccini, Thierry Breton, ieri ha annunciato che la Commissione per ora non intende rinnovare il contratto con AstraZeneca perché la società non consegna secondo i tempi previsti. “Siamo pragmatici. La mia priorità in quanto responsabile dei vaccini, è che quelli con cui facciamo contratti consegnino esattamente nei tempi previsti”, ha detto Breton al canale televisivo Bfmtv. Ad AstraZeneca “avevamo ordinato 120 milioni di dosi per il primo trimestre e 180 milioni per il secondo trimestre. Nel primo trimestre, ha consegnato solo 30 milioni, cosa che ha creato i problemi che tutti hanno visto” e “ne consegna solo 70 milioni nel secondo trimestre”. Breton ha spiegato che il contratto con AstraZeneca “termina il 30 giugno” , anche se “niente è definitivo e si continua a discutere”. La scorsa settimana Ursula von der Leyen ha annunciato negoziati con BioNTech-Pfizer per la fornitura di 1,8 miliardi di dosi nel 2022 e 2023. Come spiega il Foglio in un editoriale, anche la Cina ha deciso di affidarsi a BioNTech.
EuroNomine - L'alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, venerdì ha nominato la svedese Helena König vice direttore generale del Servizio europeo di azione esterna con la responsabilità per gli Affari economici e globali. L'olandese Stella Ronner-Grubacic è stata nominata consigliere per il segretario generale per il Genere e la diversità. Borrell ha annunciato anche la nomina di diversi capi-delegazione dell'Ue in paesi terzi: Philippe Van Damme in Camerun, Meltia Gabric in Canada, Koenraad Cornelis in Ciad, Lotte Knudsen presso l'Onu e le organizzazioni internazionali a Ginevra, Gautier Mignot in Messico, Dan Soenescu in Siria, Corrado Pampoloni in Gambia, Peter Cavedish a Trinidad e Tobago e Charlotte Adriaen in Uzbekistan.
Il calendario della settimana in Europa
Lunedì 19 aprile
- Consiglio Affari esteri
- Conferenza sul futuro dell'Europa: conferenza stampa dei co-presidenti del comitato direttivo di lancio della piattaforma digitale
- Commissione: la vicepresidente Vestager partecipa a all'evento "Rewriting the transatlantic tech playbook" organizzato da Politico
- Commissione: l'Alto rappresentante Borrell riceve il ministro degli Esteri dell'Autorità palestinese, Ryiad al-Malik
- Parlamento europeo: il presidente Sassoli incontra il direttore generale dell'Olaf, Ville Itala
- Parlamento europeo: audizione del commissario breton alla commissione Cultura
- Parlamento europeo: audizione del commissario Schinas alla commissione Libertà civili
- Eurostat: dati sul Pil e l'occupazione nel quarto trimestre 2020; dati sulla produzione nel settore delle costruzioni a febbraio; dati sulle assenze dal lavoro nel quarto trimestre 2020
Martedì 20 aprile
- Consiglio Affari generali
- Commissione: discorso del commissario Gentiloni a un evento sulla Tassazione verde
- Commissione: discorso della commissaria McGuinness a una conferenza sulla supervisione bancaria
- Commissione: l'alto rappresentante Borrell partecipa a un incontro del Quartetto sulla Libia
- Commissione: missione del commissario Lenarčič in Etiopia e Sud Sudan (fino al 22 aprile)
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sullo stato di diritto e l'indipendenza dei giudici a Malta
- Eurostat: dati sui rifiuti nel 2020
Mercoledì 21 aprile
- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
- Commissione: il commissario Reynders partecipa a un dibattito sullo stato di diritto alla Robert Schuman Foundation
- Commissione: missione dell'Alto rappresentante Borrell in Mauritania, Mali e Niger (fino al 24 aprile)
- Consiglio: riunione del Coreper
- Parlamento europeo: discorso del presidente Sassoli alla sessione plenaria dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza del Tribunale in una causa sui marchi Chanel e Huawei
- Corte dei conti dell'Ue: rapporto speciale sui programmi spaziali Galileo e Copernicus
- Eurostat: dati sulle decisioni sull'asilo nel 2020; dati sulle ore lavorate nel quarto trimestre 2020
Giovedì 22 aprile
- Clima: il presidente del Consiglio europeo Michel e la presidente della Commissione von der Leyen partecipano al Global Leaders Summit sul clima organizzato da Joe Biden
- Consiglio: riunione informale dei ministri dell'Energia
- Commissione: dibattito di orientamento del collegio dei commissari sulle iniziative Pronti per 55
- Commissione: il commissario Gentiloni incontra l'Ad di Nexi, Paolo Bertoluzzo
- Commissione: il vicepresidente Schinas partecipa a un dibattito sul nuovo Patto su migrazione e asilo organizzato dal King's College di Londra
- Commissione: le commissarie Gabriel e Ferreira partecipano a una conferenza sul Nuovo Bauhaus Europeo
- Commissione: il commissario Reynders partecipa al Cortina Digital Forum 2021
- Parlamento europeo: conferenza dei presidenti
- Parlamento europeo: il presidente Sassoli partecipa alla conferenza sul Nuovo Bauhaus Europeo
- Parlamento europeo: audizione della commissaria Kyriakides alla commissione Ambiente
- Parlamento europeo: audizione del premier dell'Autorità palestinese, Mohammad Shtayyeh alla commissione Affari esteri
- Parlamento europeo: audizione della commissaria Urpilainen alla commissione Sviluppo
- Parlamento europeo: audizione pubblica delle commissioni Occupazione e Donne sulla direttiva sulla trasparenza dei salari
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza su compensazioni per i passeggeri di un volo dirottato verso un altro aeroporto rispetto a quello di destinazione
- Eurostat: dati sul deficit e il debito nel 2020; dati sul consumo di pesticidi nel 2019; dati sull'integrazione dei migranti nel 2019
Venerdì 23 aprile
- Consiglio: riunione informale dei ministri dell'Ambiente
- Commissione: la presidente von der Leyen visita lo stabilimento globale di Pfizer a Puurs
- Commissione: la presidente von der Leyen riceve il primo ministro ungherese, Viktor Orbán
- Eurostat: dati sul deficit e il debito nel quarto trimestre 2020; dati sulle richieste di asilo per i minori non accompagnati nel 2020