Europa Ore 7
La settimana dei piani nazionali di Recovery
La Commissione aveva chiesto agli stati membri di includere nei piani “un sottoinsieme significativo delle Raccomandazioni specifiche per paese”, ci ha spiegato una fonte della Commissione. Alcuni paesi hanno scelto di inserire anche riforme difficili, come quelle delle pensioni. “In altri paesi questo (tema) è molto più difficile”
“C'è un quadro legale che è esigente e molto chiaro”, ci ha detto la fonte della Commissione. Il via libera ai piani nazionali e agli esborsi non è dato dall'esecutivo di von der Leyen, ma dagli stati membri al Consiglio. La Commissione ha due mesi di tempo per esprimere la sua valutazione e fare la sua proposta. Poi saranno i governi a prendere la decisione entro un altro mese, con la possibilità per ciascuno di loro di attivare un “freno di emergenza” se sospetta che un paese non rispetta le condizioni per ricevere i fondi
Nove mesi dopo lo storico accordo del 21 luglio 2020 sul Recovery fund, questa è la settimana della verità per gli stati membri chiamati a presentare formalmente alla Commissione i loro piani nazionali di ripresa e resilienza. Non tutti lo faranno entro la scadenza di venerdì 30 aprile, causa difficoltà a mettere insieme riforme, investimenti e progetti coerenti con la legislazione della Recovery and Resilience Facility. Alcuni ci metteranno alcune settimane in più. I Paesi Bassi potrebbero attendere diversi mesi in ragione dei negoziati per la formazione di un nuovo governo. La scadenza del 30 aprile è “soft”. Il Portogallo è stato il primo la scorsa settimana. Spagna, Grecia e Francia dovrebbero seguire. Anche l'Italia dovrebbe essere nel gruppo di testa, dopo il via libera sabato sera del Consiglio dei ministri. Oggi Mario Draghi presenterà il piano nazionale in Parlamento. Ma le difficili trattative tra Roma e Bruxelles di sabato lasciano intravedere un percorso in salita per l'Italia per ottenere prima i miliardi del prefinanziamento (sono attesi in estate) e poi gli esborsi regolari (nel corso dei prossimi anni).
Sul Foglio Carmelo Caruso racconta come è andata la giornata di sabato, le telefonate tra Roma e Bruxelles e Draghi che garantisce a Ursula von der Leyen che “l’Italia farà quello che deve fare”. Qui, invece, il Financial Times spiega come Draghi sia diventato l'europeo modello. Ma ancora una volta il problema dell'Italia sono le riforme e in particolare il rispetto delle Raccomandazioni specifiche per paese indirizzate nel 2019 e 2020. La Commissione aveva chiesto agli stati membri di includere nei piani “un sottoinsieme significativo delle Raccomandazioni specifiche per paese”, ci ha spiegato una fonte della Commissione. Alcuni paesi hanno scelto di inserire anche riforme difficili, come quelle delle pensioni. “In altri paesi questo (tema) è molto più difficile”, ha detto la fonte. L'abolizione di Quota 100 non c'è nel piano dell'Italia. La Commissione non pretende che tutte le riforme previste dalle Raccomandazioni siano inserite nei piani. “Nei negoziati con gli stati membri abbiamo cercato di arrivare a un pacchetto equilibrato”, ci ha detto la nostra fonte.
Confidare nella trattativa politica con von der Leyen per ottenere un via libera potrebbe essere rischioso. Altri paesi stanno mettendo pressione sulla presidente della Commissione. Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha fatto un viaggio a Bruxelles venerdì per un tête-à-tête con von der Leyen. Spazio per trattative politiche ce n'è poco. “C'è un quadro legale che è esigente e molto chiaro”, ci ha detto la fonte della Commissione. Il via libera ai piani nazionali e agli esborsi non è dato dall'esecutivo di von der Leyen, ma dagli stati membri al Consiglio. La Commissione ha due mesi di tempo per esprimere la sua valutazione e fare la sua proposta. Poi saranno i governi a prendere la decisione entro un altro mese, con la possibilità per ciascuno di loro di attivare un “freno di emergenza” se sospetta che un paese non rispetta le condizioni per ricevere i fondi.
Troppe concessioni di carattere politico da parte di von der Leyen potrebbero far scattare campanelli d'allarme nelle varie capitali. E' la ragione per cui la Commissione non esclude che i piani debbano essere modificati anche dopo la loro presentazione formale. “E' possibile negoziare dopo la presentazione? La risposta fattuale sulla base della legislazione è sì. Ci possono essere cambiamenti dopo la presentazione”, ci ha detto la fonte. “Se ci sono ampie divergenze, non c'è altra possibilità che continuare la discussione, ma significa che concludere la valutazione in due mesi potrebbe non essere fattibile”.
Per la Commissione, tutti i dettagli contano. I piani nazionali di ripresa e resilienza sono “come un contratto tra l'Ue e ciascuno stato membro”, ha spiegato la nostra fonte. Per ottenere le varie rate del Recovery fund “devono essere realizzate tutte le (pietre miliari)”. Se uno stato membro vuole un pagamento, “deve presentare richiesta di pagamento presentando prove che milestones e obiettivi sono stati realizzati”. Una riforma promessa dovrà diventare un progetto di legge, essere approvata dal Parlamento e attuata dal governo. Un investimento annunciato deve essere lanciato e realizzato nei tempi previsti. “Abbiamo la possibilità di controllare e se appare che le informazioni fornite non sono corrette, possiamo intervenire e nei casi ultimi possiamo farci rimborsare i soldi se necessario”, ci ha detto la fonte. Vale anche per i miliardi che arriveranno durante l'estate a titolo di prefinanziamento. “Se un paese prende i soldi e scappa e l'implementazione di milestones o obiettivi non c'è, possiamo esigere il rimborso del prefinanziamento”, ha spiegato la fonte.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 26 aprile, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Una strage annunciata nel Mediterraneo - "Addolorati" è l'espressione più utilizzata dalle istituzioni dell'Ue dopo la morte di 130 persone al largo delle coste della Libia venerdì. "Sono profondamente addolorata per il tragico evento di ieri sera al largo delle coste libiche", ha detto la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson: "L'anno scorso nel Mediterraneo sono morte più di 2200 persone. Ogni morte una tragedia. Salvare vite è un obbligo internazionale. Ma dobbiamo anche impedire che i trafficanti criminali traggano profitto dalla speranza delle persone". Eppure questa ennesima tragedia era prevedibile e prevista. Da anni organizzazioni internazionali e non governative criticano la scelta dell'Italia e dell'Ue di affidare i salvataggi alla guardia costiera libica. Ci sono anche interrogativi sul ruolo di Frontex. L'agenzia dei guardia frontiere dell'Ue dice di aver segnalato l'imbarcazione a Libia, Italia e Malta, ma secondo diverse testimonianze smentiscono la versione di Frontex. In un editoriale il Foglio spiega le lezioni che l'Italia dovrebbe trarre: non possiamo permetterci di restare inermi. Non è umanitarismo, è buon senso.
Sassoli chiede una missione navale dell'Ue di salvataggio - “La vicenda è dolorosa, terribile e ferisce la nostra umanità”, ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, dopo la tragedia nel Mediterraneo venerdì. “Non si perda altro tempo e non si metta a rischio altra povera gente. I governi nazionali diano poteri e mandato all'Ue per intervenire, salvare vite, realizzare corridoi umanitari e organizzare un'accoglienza obbligatoria”, ha spiegato Sassoli. Un portavoce del presidente del Parlamento europeo ci ha confermato che la richiesta è di una missione navale dell'Ue di salvataggio. “Le politiche nazionali non sono in grado di gestire con umanità ed efficacia i movimenti di migranti e richiedenti asilo. E' su queste omissioni che si misurano le responsabilità di questa ennesima strage in mare”, ha aggiunto Sassoli.
Vertice tra Biden e l'Ue in giugno - "Ho il piacere di annunciare con Ursula von der Leyen un vertice Ue-Usa con il presidente Joe Biden durante il suo viaggio a Bruxelles in giugno", ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, elencando alcuni temi di discussione: "ricostruire un'alleanza Ue-Usa forte e unire le forze su Covid-19, clima, sicurezza e multilateralismo". Il presidente degli Stati Uniti sarà in Europa per il vertice del G7 (in Cornovaglia) e della Nato (a Bruxelles). Secondo i media russi, il soggiorno potrebbe essere prolungato per un faccia a faccia con Vladimir Putin. Nel frattempo, Politico.eu ha novità sulla Cina: von der Leyen e l'alto rappresentante Borrell hanno scritto ai 27 sulla Cina per dire che “dobbiamo accettare la mano tesa” di Biden perché ci sono “divergenze fondamentali tra l'Ue e la Cina.
Solidarietà limitata con la Repubblica ceca sulla Russia - Estonia, Lettonia e Lituania hanno annunciato venerdì l'espulsione di diplomatici russi per mostrare il loro sostegno alla Repubblica ceca, nello scontro con la Russia dopo che Praga ha accusato Mosca di essere responsabile dell'esplosione di un deposito di armi nel paese nel 2014. La solidarietà europea è limitata ai Baltici. Nonostante la richiesta del ministro degli Esteri ceco, Jan Hamacek, all'Ue e alla Nato di espellere diplomatici russi, nessun altro finora ha risposto positivamente. In un editoriale sulla Repubblica ceca contro Golia, il Foglio spiega che Praga sta dando una dimostrazione esemplare a Putin.
L'Ue in soccorso dell'India - Il commissario responsabile degli Aiuti umanitari, Janez Lenarčič, ieri ha annunciato l'attivazione del meccanismo di protezione civile dell'Ue per soccorrere l'India di fronte all'impennata di casi di coronavirus. "L'Ue farà il suo massimo per mobilitare l'assistenza per sostenere il popolo indiano", ha detto Lenarčič. La Commissione ha chiesto agli stati membri di fornire rapidamente ossigeno e medicinali da inviare in India. "Allarmati dalla situazione epidemiologica in India. Siamo pronti a sostenere", ha scritto su Twitter, Ursula von der Leyen. Nel frattempo, sul Foglio Luciano Capone spiega come la seconda ondata in India abbia un impatto sul programma globale Covax sui vaccini: è il risultato di concentrare la produzione di vaccini in un solo paese, affidandosi a un unico fornitore, sottovalutando l'importanza di una coordinata risposta a livello internazionale.
Von der Leyen anticipa a luglio l'obiettivo del 70 per cento di europei vaccinati - Venerdì Ursula von der Leyen ha compiuto una visita molto simbolica nello stabilimento di Pfizer a Puurs in Belgio. Oltre a lodare la cooperazione con BioNTech e Pfizer, con cui sta negoziando un contratto per 1,8 miliardi di dosi ulteriori per i prossimi due anni, von der Leyen ha fissato un nuovo obiettivo. "Con gli enormi sforzi di BioNTech-Pfizer e l'accelerazione delle loro consegne di vaccini, sono fiduciosa che avremo sufficienti dosi per vaccinare il 70 per cento della popolazione adulta nell'Ue già a luglio", ha detto von der Leyen: "sono fiduciosa che saremo in grado di aumentare la nostra ambizione e dire che vogliamo che il 70 per cento della popolazione adulta in Europa sia vaccinata già in luglio".
Stallo con la Svizzera sull'accordo quadro - Un incontro tra Ursula von der Leyen e il presidente della Svizzera, Guy Parmelin, non ha permesso di sbloccare i negoziati tra Bruxelles e Berna sull'accordo quadro che dovrebbe regolare i rapporti tra l'Ue e la Confederazione elvetica. Il portavoce della Commissione ha spiegato che le porte di von der Leyen sono "sempre aperte". Ma l'Ue insiste per concessioni maggiori da parte della Svizzera. “Non è accettabile sopprimere dall'accordo i tre punti che sono un problema per la Svizzera” (aiuti di Stato, libera circolazione delle persone e livello dei salari per i lavoratori distaccati), ha spiegato il portavoce della Commissione. "Rimangono grosse differenze", ha confermato Parmelin.
Cummings contro Johnson nell'era post Brexit - Dominic Cummings, l'ex consigliere di Boris Johnson considerato come la mente dietro alla Brexit, si prepara a rivoltarsi contro il suo ex capo. Secondo il Sunday Times, Cummings sta preparando un dossier per cercare di dare personalmente la colpa a Johnson per decine di migliaia di morti durante la seconda ondata della pandemia. Il dossier dovrebbe essere utilizzato davanti a una commissione parlamentare da Cummings in un'audizione in maggio.
Il calendario della settimana in Europa
Lunedì 26 aprile
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito sul Consiglio europeo di marzo e l'incontro di alto livello Ue-Turchia)
- Consiglio: riunione informale dei ministri dell'Agricoltura
- Consiglio europeo: il presidente Michel riceve il presidente serbo, Aleksandar Vučić
- Commissione: la presidente von der Leyen riceve il presidente serbo, Aleksandar Vučić
- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa all'evento MilanoCapitali2021
- Commissione: la commissaria McGuinness partecipa a un evento dell'Ocse sull'Educazione finanziaria
- Eurostat: dati sui prezzi dell'energia nel secondo semestre 2020
Martedì 27 aprile
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito e voto sull'accordo commerciale e di cooperazione Ue-Regno Unito; dibattiti sul turismo e il programma spaziale)
- Consiglio europeo: il presidente Michel riceve il premier della Slovacchia, Eduard Heger, e il presidente della Nord Macedonia, Stevo Pendarovski
- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
- Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa al Bloomberg Green Summit
- Commissione: l'Alto rappresentante Borrell e il commissario Várhelyi ricevono il presidente della Nord Macedonia, Stevo Pendarovski
- Parlamento europeo: seminario per i giornalisti sul Certificato verde digitale
- Parlamento europeo: il presidente Sassoli riceve il premier slovacco Eduard Heger e il presidente della Nord Macedonia, Stevo Pendarovski
- Comitato economico e sociale: sessione plenaria
- Corte dei Conti dell'Ue: revisione dei contributi forniti da paesi non-Ue al bilancio dell'Ue
- Eurostat: dati sulle conseguenze del Covid sul mercato del lavoro nel quarto trimestre 2020; dati sulla partecipazione nell'istruzione del 2019; dati sulle malattie sul lavoro del 2019
Mercoledì 28 aprile
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito sul Certificato verde digitale; risultati del voto sull'accordo commerciale e di cooperazione Ue-Regno Unito; dibattito sulla tassazione digitale; dibattito sulla Russia, Alexei Navalny e l'Ucraina)
- Banca centrale europea: la presidente Lagarde partecipa all'Aspen Security Forum
- Comitato economico e sociale: sessione plenaria (dibattito con il commissario Schmit sul Pilastro sociale europeo; dibattito con la commissaria Valean sulla mobilità sostenibile)
- Eurostat: dati sulla biodiversità nel 2019; dati sulla disoccupazione regionale nel 2020; trend sul turismo nel 2019; dati sugli incidenti fatali sul lavoro nel 2018; indicatori sulla qualità della vita nel 2018
Giovedì 29 aprile
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito sul fondo della difesa; dibattiti sulle violazioni dei diritti umani; dibattito sul programma Europa digitale)
- Consiglio: riunione informale dei ministri dello Sviluppo
- Commissione: la presidente von der Leyen e l'Alto rappresentante Borrell ricevono il primo ministro del Kosovo, Albin Kurti
- Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa all'Irish Climate Summit 2021
- Commissione: audizione della vicepresidente Šuica davanti alle commissioni Affari esteri e Affari europei di Camera e Senato sulla Conferenza sul Futuro dell'Europa
- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa al "Day of Progressive economic policy 2021"
- Commissione: indici del sentimento economico e del clima delle imprese
- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sull'uso di ingredienti non biologici nella produzione biologica; sentenza sul ritiro della patente da parte di un altro stato membro; sentenza su Novo Banco; conclusioni dell'Avvocato generale sulla protezione della Dop Champagne
- Eurostat: conti delle famiglie del quarto trimestre 2020; dati sul riciclo di materie prime nel 2020; dati sul commercio internazionale di servizi nel 2019
Venerdì 30 aprile
- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa al EuroCommerce Policy Talks
- Eurostat: stima flash dell'inflazione a aprile; stima flash del Pil nel primo trimestre; dati sulla disoccupazione a marzo