L'Ue è pronta ad allearsi con Biden sulla Cina?
Abbiamo visto la lettera di tre pagine in cui von der Leyen e Borrell invitano i leader europei ad accettare "la mano tesa e lavorare insieme" all'America a causa delle "divergenze fondamentali" con Pechino
La priorità per von der Leyen e Borrell è una relazione economica più reciproca, equilibrata ed equa. I due sottolineano che “unità e determinazione” sono la chiave per “l'efficacia e la credibilità dell'Ue come interlocutore per la Cina”. Ma per essere “davvero efficace, l'Ue dovrà lavorare da vicino con altri partner"
In una lettera ai capi di stato e di governo, Ursula von der Leyen e Josep Borrell invitano i leader dell'Unione europea a “accettare la mano tesa e lavorare insieme” a Joe Biden sulla Cina perché “la realtà è che l'Ue e la Cina hanno divergenze fondamentali” su economia, diritti umani e relazioni con i paesi terzi. Come abbiamo scritto ieri, lo scoop lo ha fatto Politico.eu. Ma anche noi siamo riusciti a mettere le mani sul documento datato 21 aprile della presidente della Commissione e dell'Alto rappresentante. La lettera di tre pagine - più due allegati - è il rapporto di von der Leyen e Borrell sull'attuazione della visione strategica dei rapporti Ue-Cina adottata nel marzo del 2019. In due anni "la Cina è evoluta e ha continuato a far avanzare i suoi interessi politici ed economici sulla scena globale con sempre più assertività”, dicono von der Leyen e Borrell. Pechino ha anche “proseguito la sua deriva autoritaria interna”.
Von der Leyen e Borrell non rinnegano il dialogo con la Cina. Ma l'approccio deve essere “multi-dimensionale” e “realistico”. Il dialogo deve essere “pragmatico, permettendo all'Ue di far avanzare le sue politiche, incluso attraverso approccio cooperativi, ma rimanendo anche ferma nella difesa dei suoi interessi, dei valori universali e della legalità internazionale. La realtà è che l'Ue e la Cina hanno divergenze fondamentali, che sia sui loro sistemi economici e la gestione della globalizzazione, la democrazia e i diritti umani, o come relazionarsi a paesi terzi. Queste differenze resteranno per il futuro prevedibile e non devono essere nascosto sotto il tappeto”, si legge nella lettera.
Nel primo allegato, l'analisi è più approfondita. “Riconciliare una valutazione più realistica della Cina con la nozione di una partnership strategica comprensiva è diventato più difficile”. In due anni la Cina “è diventata più aggressiva nel promuovere i suoi interessi politici ed economici, mentre la sua importanza come attore economico, politico e di sicurezza ha continuato ad aumentare. Allo stesso modo, ha continuato la sua deriva autoritaria con ulteriore chiusura dello spazio politico interno, controlli sociali aumentati e repressione nello Xinjiang e Tibet. La Cina ha anche represso diritti fondamentali a Hong Kong, rafforzato la pressione nello stretto di Taiwan, indurito la sua posizione rispetto alle sue numerose rivendicazioni territoriali e continuato la rapida modernizzazione delle sue forze armate”. Secondo von der Leyen e Borrell, “le gravi distorsioni che derivano dal sistema di capitalismo di stato della Cina, così come i sussidi non trasparenti continuano a porre una sfida” per l'Ue. Inoltre, la pandemia ha ricordato la necessità di diversificare e rendere più resiliente le catene di approvvigionamento dell'Ue.
La priorità per von der Leyen e Borrell è una relazione economica più reciproca, equilibrata ed equa. L'accordo sugli investimenti concluso il 30 dicembre del 2020 “è “un importante passo”, ma “non è una panacea”. La Commissione dovrebbe presentare la prossima settimana “un nuovo strumento per affrontare gli effetti distorsivi dei sussidi stranieri sul mercato interno” dell'Ue. Inoltre sta valutando misure per assicurare che il lavoro forzato “non trovi posto nelle catene del valore delle imprese dell'Ue”. Sul digitale, la lettera riconosce che l'Ue “compete con la Cina per il vantaggio tecnologico e non condivide gli stessi principi e valori”. L'Europa deve continuare a rafforzare la sicurezza delle sue infrastrutture critiche e la base tecnolgoica”.
Sulla scena internazionale, von der Leyen e Borrell vogliono collaborare sul cambiamento climatico. Ma allo stesso tempo “l'Ue deve seguire da vicino gli sforzi della Cina di aumentare la sua influenza sull'agenda dell'Onu e promuovere in modo robusto la sua visione per un multilateralismo modernizzato e inclusivo. L'approccio selettivo della Cina all'applicazione di norme e standard internazionali chiave, come i diritti umani o la Convenzione Onu sul diritto del mare, rimane problematico”. La legge sulla sicurezza nazionale a Hong Kong “mette in discussione la volontà della Cina di rispettare i suoi impegni internazionali”. Von der Leyen e Borrell esprimo preoccupazione per la pace e la stabilità nel Mare del sud della Cina, le tensioni su Taiwan e l'influenza della Cina nei Balcani occidentali, nel vicinato e in Africa.
In termini di risposta, oltre alle iniziative economiche sui sussidi stranieri e il lavoro forzato, la lettera di von der Leyen e Borrell sottolinea che “unità e determinazione” sono la chiave per “l'efficacia e la credibilità dell'Ue come interlocutore per la Cina”. Ma per essere “davvero efficace, l'Ue dovrà lavorare da vicino con altri partner. La nuova amministrazione degli Usa ha confermato la sua intenzione di re-impegnarsi con le istituzioni multilaterali e lavorare da vicino con alleati e partner, anche per quanto riguarda la Cina. Dato che condividiamo interessi e valori chiave, e abbiamo di fronte sfide simili, dobbiamo accettare quella mano tesa e lavorare insieme”, concludono von der Leyen e Borrell.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 27 aprile, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
La Commissione porta AstraZeneca in tribunale - La Commissione europea ieri ha annunciato di aver avviato una causa legale contro AstraZeneca davanti al tribunale di Bruxelles. “Ciò che conta per noi in questo caso è che vogliamo assicurarci che ci sia una consegna rapida del numero sufficiente di dosi a cui i cittadini europei hanno diritto e che sono state promesse sulla base del contratto”, ha detto un portavoce della Commissione. AstraZeneca ha risposto con un comunicato, dicendo che la causa è “senza fondamento”. La società farmaceutica ha spiegato che entro la fine di aprile avrà consegnato quasi 50 milioni di dosi. “Salutiamo positivamente questa opportunità per risolvere questa disputa il più presto possibile”, ha aggiunto AstraZeneca. La prima udienza davanti al tribunale di Bruxelles è attesa per domani. Una sentenza – con la procedura di emergenza – potrebbe arrivare in 3-7 settimane. L'Ue non si aspetta un taglio improvviso delle forniture. “Sarebbe una violazione totale del contratto”, ci ha detto una fonte dell'Ue. In un editoriale il Foglio spiega il senso della causa ad AstraZeneca per l'Ue.
Gli Usa sbloccano l'export di AstraZeneca - Gli Stati Uniti inizieranno a esportare i vaccini di AstraZeneca, con la possibilità di sbloccare circa 50 milioni di dosi a livello globale a maggio e giugno, ha detto la Casa Bianca ieri all'Associated Press. Gli Usa ritengono di non aver più bisogno di AstraZeneca. "Visto il forte portafoglio di vaccini che gli Usa hanno già e che sono stati autorizzati dalla Food and drug administration, e dato che il vaccino AstraZeneca non è autorizzato per l'utilizzo negli Usa, non abbiamo bisogno di usare il vaccino AstraZeneca qui durante i prossimi mesi", ha detto il coordinatore per il Covid-19 della Casa Bianca, Jeff Zients: "Di conseguenza gli Usa stanno guardando a opzioni per condividere le dosi AstraZeneca con altri paesi appena diventano disponibili".
Von der Leyen pronta ad accogliere gli americani (vaccinati) - La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha detto al New York Times che l'Ue è pronta ad accogliere i turisti americani che hanno ricevuto i vaccini riconosciuti dall'Ema. Un portavoce della Commissione ha spiegato che ci sono “contatti” con gli Stati Uniti sull'interoperabilità tra il certificato verde digitale dell'Ue e il sistema americano. Per contro, “per ora non ci sono contati a questo fine con il Regno Unito”, ha aggiunto il portavoce. La Commissione è anche contraria alle iniziative individuali di alcuni stati membri, come la Grecia, che hanno deciso di permettere di nuovi a cittadini di paesi terzi di entrare nell'Ue senza quarantene e tamponi. “L'approccio unilaterale dovrebbe essere evitato”, ha detto un altro portavoce: “La situazione epidemiologica rimane critica. Ecco perché un approccio coordinato a livello europeo rimane essenziale”. Secondo la Commissione, “la ripresa dei viaggi dipende dalla situazione epidemiologica su entrambe le sponde dell'Atlantico”.
Con il Recovery tornano la condizionalità - Il commissario Paolo Gentiloni ieri ha ricordato che presentare il Piano nazionale di ripresa e resilienza è solo “un inizio”. Non solo il piano dovrà essere approvato dalla Commissione e dal Consiglio, ma i governi dovranno rispettare tutti gli impegni su riforme, missioni e progetti. “Dopo l'approvazione del piano e il relativo prefinanziamento avremo ogni tot mesi, probabilmente due volte l'anno, la Commissione europea che dovrà decidere se erogare la parte di finanziamento che il paese aspetta sulla base di un piano”, ha spiegato Gentiloni. “E la Commissione lo farà non sulla base di una discrezionalità politica, ma sulla base del rispetto degli obiettivi e dei tempi che il paese stesso ha messo sul piano. E attenzione perché qui non è questione di giudizi”, ha aggiunto Gentiloni: “L'attuazione deve fare i conti con procedure che sono difficili e faticose”. Sul Foglio spieghiamo perché il Recovery segna il ritorno della condizionalità: sulle riforme non si può tornare indietro.
La versione di Gentiloni sulle trattative con Draghi - Gentiloni ieri ha fatto una ricostruzione diversa da quella dei giornali italiani sulle trattative di sabato tra Mario Draghi e Ursula von der Leyen e l'invito del presidente del Consiglio a rispettare l'Italia. "Io non inseguo più di tanto le ricostruzione che ho visto e che ho letto”, ha detto Gentiloni. “Noi ci siamo trovati di fronte alla decisione del governo italiano che io considero più che giustificata di presentare il proprio piano entro il 30 aprile e di non chiedere più tempo, come forse altri paesi faranno”, ha spiegato Gentiloni: “Questo ha comportato per il governo un impegno enorme di accelerazione, non perché si fosse partiti da zero - perché c'era il lavoro del governo precedente - ma perché c'era la necessità soprattutto sugli impegni di riforme e di rispetto delle raccomandazioni europee di fare dei passi in avanti sostanziali”. Secondo Gentiloni, “abbiamo fatto un ottimo lavoro nel corso di una settimana. La differenza principale è che le autorità di governo italiano e i servizi della Commissione hanno fatto in una settimana il lavoro che altri paesi hanno fatto in un mese, ma senza che questo abbia diminuito la qualità”.
In Finlandia il governo in bilico sulla manovra di bilancio - Il governo di Sanna Marin in Finlandia è a rischio, nel momento in cui i cinque partiti che formano la coalizione non riescono a trovare un accordo sulle politiche di bilancio da seguire nei prossimi anni. Ieri sera il ministro dell'Interno, Maria Ohisalo, ha detto che "potrebbe volerci altro tempo" per trovare una soluzione, dopo lo stallo nel quinto giorno di trattative tra i cinque partiti. Il partito Centro ha chiesto centinaia di milioni di euro di tagli e il ritorno a politiche di bilancio più prudenti. I socialdemocratici di Sanna Marin, ma anche i Verdi, vogliono invece aumentare la spesa sociale. Un mancato accordo potrebbe portare a elezioni anticipate.
Il ceco Babiš in difficoltà per conflitto di interessi - Il primo ministro ceco, Andrej Babiš, è in difficoltà in vista delle elezioni previste l'8 e 9 ottobre, dopo che la Commissione ha pubblicato un audit sui sussidi agricoli concessi dall'Ue a Agrofert, la holding fondata dallo stesso Babiš. Secondo la Commissione, il premier ceco continua a controllare Agrofert, nonostante le attività siano state trasferite in due trust, in violazione delle regole dell'Ue sul conflitto di interesse. Il colosso agricolo potrebbe essere costretta a restituire 11 milioni di sussidi all'Ue. Il gruppo del Ppe al Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di sospendere i fondi destinati alla Repubblica ceca, attivando per la prima volta il meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto.
Lo scandalo della sedia di Ankara non è chiuso - “Sono la prima donna a essere presidente della Commissione. Sono la presidente della Commissione ed è così che mi aspettavo di essere trattata nella visita in Turchia. Non riesco a trovare alcuna giustificazione nei trattati per come sono stata trattata. Ho dovuto concludere che è stato perché sono donna”, ha detto ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in un dibattito al Parlamento europeo sul “Sofa Gate”. “Mi sono sentita ferita e sola come donna e come europea”, ha spiegato von der Leyen, in un discorso molto forte. “Non è una questione di sedie e protocollo. Questo va al cuore di chi siamo e i valori che difendiamo”, ha detto von der Leyen in una critica implicita al presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che pochi minuti prima aveva declassato il “Sofa Gate” a “incidente protocollare”. Michel ha ribadito il suo “dispiacere” nei confronti di von der Leyen e ricordato che sul momento aveva deciso “di non reagire per non creare un incidente politico che avrebbe corso il rischio di rovinare mesi di negoziati politici” con Recep Tayyip Erdogan.
La redenzione di Michel passa per la parità di genere - Davanti al Parlamento europeo, Michel ha fatto varie promesse per cercare di superare definitivamente il "Sofa Gate" e riscattare la sua immagine. Il presidente del Consiglio europeo si è impegnato a lavorare per sbloccare i negoziati tra governi sulla direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione. Inoltre, Michel vuole accelerare sull'uguaglianza di genere sui salari e favorire la creazione di un Consiglio sull'uguaglianza tra sessi.
La Russia chiude le organizzazioni di Navalny - Un tribunale di Mosca ha ordinato la sospensione delle attività del Fondo Anticorruzione di Alexei Navalny in un processo in cui l'organizzazione dell'oppositore russo è accusata di estremismo. Sul Foglio Micol Flammini spiega che il nuovo piano del regime di Vladimir Putin per far fuori l'opposizione è dichiararla estremista. A proposito di Russia, sempre sul Foglio, Daniele Raineri racconta come i servizi di intelligence europei stiano ricostruendo a ritroso le operazione delle spie russe in tutto il continente: dopo la Repubblica ceca, ora è il turno della Bulgaria.
53 deputati chiedono una missione europea di ricerca e soccorso in mare - Su iniziativa di Pietro Bartolo e Domènec Ruiz Devesa, 53 deputati europei hanno scritto alla Commissione per chiedere l'avvio di una missione dell'Ue di ricerca e soccorso in mare, dopo la strage di venerdì scorso al Largo della Libia. “Si stima che dall'inizio del 2021, circa 453 migranti siano morti o risultino dispersi durante l'attraversamento del Mediterraneo centrale. Una strage silenziosa che, anche in epoca di pandemia, continua a falciare vite, respiri, storie di persone in cerca di asilo in Europa”, hanno detto Bartolo e Devesa. “Quello avvenuto qualche giorno fa al largo della Libia, nonostante le ripetute richieste di intervento inoltrate da Alarm Phone alle autorità europee, non è che l'ultima goccia. Per questa ragione abbiamo scritto una lettera al vice Commissario Schinas e alla Commissaria Johansson, chiedendo di indagare a fondo su questa tragedia, a partire dalla data e l'ora dell'intervento di Frontex”.
Una bussola per orientarsi in Horizon Europe - L'Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (Apre) ieri ha pubblicato la prima guida completa in italiano al nuovo Programma quadro dell'Ue per la ricerca e l'innovazione 2021-27. Il volume “Horizon Europe – La guida. Cos’è, come finanzia, come partecipare" vuole essere una bussola di orientamento per ricercatori e innovatori interessati a presentare la propria proposta progettuale e a comprendere le principali novità del programma, le regole di partecipazione e finanziamento. Il volume si divide in cinque sezioni che comprendono una panoramica delle informazioni essenziali su Horizon Europe, il contesto generale le politiche di ricerca e innovazione nel contesto del bilancio 2021-27 dell'Ue, la descrizioni delle tematiche (compresi missioni, partenariati, cooperazione internazionale, sinergie), le regole di partecipazione e gli altri programmi. La guida che trovate qui è completamente gratuita.
Accade oggi in Europa
- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito e voto sull'accordo commerciale e di cooperazione Ue-Regno Unito; dibattiti sul turismo e il programma spaziale)
- Parlamento europeo: conferenza stampa dei relatori sull'accordo di cooperazione e commerciale tra Ue e Regno Unito, Andreas Schieder e Cristophe Hansen, e dei presidenti delle commissioni Esteri e Commercio; David McAllister e Bernd Lange
- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
- Commissione: conferenza stampa dei commissari Schinas e Johansson su una comunicazione sui rimpatri volontari e la reintegrazione nel quadro del nuovo Patto su migrazione e asilo
- Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa al Bloomberg Green Summit
- Commissione: l'Alto rappresentante Borrell e il commissario Várhelyi ricevono il presidente della Nord Macedonia, Stevo Pendarovski
- Consiglio europeo: il presidente Michel riceve il premier della Slovacchia, Eduard Heger, e il presidente della Nord Macedonia, Stevo Pendarovski
- Parlamento europeo: seminario per i giornalisti sul Certificato verde digitale
- Parlamento europeo: il presidente Sassoli riceve il premier slovacco Eduard Heger e il presidente della Nord Macedonia, Stevo Pendarovski
- Comitato economico e sociale: sessione plenaria
- Corte dei Conti dell'Ue: revisione dei contributi forniti da paesi non-Ue al bilancio dell'Ue
- Eurostat: dati sulle conseguenze del Covid sul mercato del lavoro nel quarto trimestre 2020; dati sulla partecipazione nell'istruzione del 2019; dati sulle malattie sul lavoro del 2019