Europa Ore 7
Al via la battaglia per il certificato vaccinale dell'Ue
L'Ue era una zona di libera circolazione senza frontiere, ma forti delle loro competenze sanitarie gli stati membri si sono ripresi il diritto di chiuderle. Il Parlamento vuole tornare allo status quo ante pandemia
Tutti dicono di voler concludere entro fine maggio, per permettere al regolamento di entrare in vigore alla fine di giugno. C'è da salvare la stagione estiva e un settore, quello del turismo, che ha subito più di tutti gli altri il devastante impatto economico del Covid-19. Ma Parlamento e Consiglio hanno posizioni molto diverse sulla ragion d'essere del certificato verde vaccinale
Raggiungere un accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul certificato vaccinale dell'Ue vaccini sarà più difficile del previsto. I deputati ieri hanno approvato ad ampia maggioranza la loro posizione sulla proposta della Commissione di un certificato verde digitale, che dovrebbe facilitare la libera circolazione delle persone grazie ai dati su vaccinazione, test o guarigione dal Covid-19. Il voto del Parlamento europeo consente di avviare i negoziati con il Consiglio nel cosiddetto “trilogo”, che tutti dicono di voler concludere entro fine maggio, per permettere al regolamento di entrare in vigore alla fine di giugno. C'è da salvare la stagione estiva e un settore, quello del turismo, che ha subito più di tutti gli altri il devastante impatto economico del Covid-19. Ma - come spieghiamo sul Foglio oggi - Parlamento e Consiglio hanno posizioni molto diverse sulla ragion d'essere del certificato verde vaccinale. E' un passaporto vaccinale che consente di muoversi liberamente dentro l'Ue? Oppure è un semplice documento che raccoglie una serie di informazioni e gli stati membri potranno continuare a imporre alle persone che attraversano le frontiere test e quarantene, anche se vaccinate?
Il cuore della battaglia è quella che si è posta sin dall'inizio della pandemia: l'Ue era una zona di libera circolazione senza frontiere, ma forti delle loro competenze sanitarie gli stati membri si sono ripresi il diritto di chiuderle. Il Parlamento vuole tornare allo status quo ante pandemia. Il Consiglio - in particolare per la posizione della Germania - non intende privare i governi della possibilità di bloccare la libera circolazione. La battaglia si gioca attorno all'articolo 10 del regolamento. La posizione del Parlamento europeo è questa: "Dopo l'introduzione del certificato Covid-19 dell'Ue, gli stati membri non introducono né applicano restrizioni di viaggio supplementari, quali quarantena, auto-isolamento o test per rilevare l'infezione da Sars-CoV-2". La versione dell'articolo 10 adottata dal Consiglio è antitetica: gli stati membri sono liberi di accettare (o non accettare) il certificato e si riservano comunque il diritto di sottoporre a quarantena, auto-isolamento o test obbligatori anche chi è stato vaccinato. L'unico obbligo a carico dei governi deve essere "informare gli altri stati membri e la Commissione” delle restrizioni.
Ci sono altre divergenze tra Parlamento e Consiglio, come il trattamento dei dati e la privacy, la durata del certificato e la possibilità di riconoscere i vaccini come Sputnik V non ancora autorizzati dall'Ema. Ma l'altro vero scoglio riguarda la richiesta dei deputati di rendere gratuiti i test per evitare discriminazioni per le persone che non possono vaccinarsi e non possono permettersi il costo di un tampone per viaggiare. Sia sulle frontiere sia sulla gratuità dei test, la Commissione ha scelto di schierarsi con i governi. “Non è detto che un detentore di un certificato verde digitale potrà spostarsi in tutta Europa senza mai fare test o una quarantena”, ci ha detto ieri il suo portavoce, Eric Mamer: “La competenza in materia sanitaria è degli stati membri”. La scommessa della Commissione e del Consiglio è che il Parlamento capitolerà di fronte alla pressione del calendario. Se il certificato verde digitale non sarà in vigore l'1 luglio, il turismo rischia di subire ulteriori colpi.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di venerdì 30 aprile, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
La Germania ha vaccinato più di un milione di persone in un giorno - La Germania è il primo paese europeo a superare la soglia di un milione di persone vaccinate in un solo giorno. Nella giornata di mercoledì sono state somministrate 1.088.952 dosi, più dell'1 per cento della popolazione, secondo i dati pubblicati ieri dalle autorità tedesche. In totale il 26 per cento della popolazione tedesca ha ricevuto almeno una dose e il 7,5 per cento è completamente vaccinato. Secondo Afp, il precedente record europeo era stato stabilito il 20 marzo dal Regno Unito, con 874 mila somministrazioni.
La “top ten” delle esportazioni di dosi dall'Ue - Ieri vi abbiamo aggiornato sugli ultimi dati settimanali sui vaccini nell'Ue: 162,6 milioni di dosi distribuite, 137,4 milioni somministrate e 148 milioni esportati. Oggi abbiamo la nuova “top ten” dei paesi terzi che hanno ricevuto vaccini prodotti nell'Ue nel periodo 31 gennaio-27 aprile: 52,3 milioni al Giappone, 17,3 milioni al Regno Unito, 14,2 milioni al Canada, 9,7 milioni al Messico, 6,2 milioni all'Arabia Saudita, 5,4 milioni alla Turchia, 5,1 milioni alla Svizzera, 3,5 milioni alla Colombia, 3,4 milioni a Singapore e 2,9 milioni alla Corea del Sud.
Macron annuncia la riapertura della Francia - Dopo Italia, Belgio e Paesi Bassi, anche la Francia si prepara ad allentare le restrizioni sanitarie contro la terza ondata di coronavirus. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha presentato il calendario della riapertura alla stampa regionale. Si comincia il 3 maggio con la fine delle restrizioni agli spostamenti tra regioni e delle autocertificazioni. La seconda tappa è prevista per il 19 maggio, con il coprifuoco spostato dalle 19 alle 21, la riapertura di negozi, musei, cinema e teatri, nonché di ristoranti e bar all'aperto. La terza tappa è fissata per il 9 giugno, con il coprifuoco alle 23, la riapertura di ristoranti e bar anche all'interno, e il ritorno dei turisti con certificato vaccinale. Solo il 30 giugno la Francia abolirà del tutto il coprifuoco.
Presentati cinque piani nazionali di Recovery - Oggi è il giorno della scadenza entro cui gli stati membri dovrebbero presentare i loro piani nazionali di ripresa e resilienza per ottenere le risorse del Recovery fund. Ieri pomeriggio la Commissione ha annunciato di aver ricevuto formalmente il quinto piano nazionale: la Slovacchia ha trasmesso il suo documento dopo Grecia, Portogallo, Germania e Francia. La scadenza del 30 aprile è comunque “soft”. Diversi paesi presenteranno i loro piani con qualche giorno di ritardo. Altri, come i Paesi Bassi dove sono in corso i negoziati per la formazione del nuovo governo, potrebbero slittare di qualche mese. Sul Foglio Micol Flammini spiega chi è Céline Gauer, la funzionaria della Commissione garante del Recovery.
I primi piani di Recovery approvati già il 18 giugno? - Antonio Costa, il primo ministro del Portogallo che ha la presidenza di turno dell'Ue, ha annunciato ieri l'intenzione di mettere all'ordine del giorno dell'Ecofin del 18 giugno l'approvazione dei primi piani di ripresa e resilienza legati al Recovery. “Siamo anche pronti a convocare un Ecofin straordinario nell'ultima settimana di giugno per approvare una seconda serie di piani”, ha scritto Costa su Twitter: “Non possiamo perdere altro tempo. Dobbiamo lanciare la ripresa”.
Karlsruhe contro Merkel e a favore di Greta sul clima - La Corte costituzionale tedesca ieri ha stabilito che i piani del governo di Angela Merkel sul clima non sono adeguati e mettono le future generazioni a rischio rinviando gran parte dei tagli delle emissioni a dopo il 2030. Il ricorso era stato presentato e sostenuto da diverse organizzazioni ambientaliste tra cui il movimento Fridays for Future e Greenpeace. Alcune disposizioni della legge sul clima adottata il 12 dicembre 2019 "sono incompatibili con i diritti fondamentali in quando mancano dettagli sufficienti per ulteriori riduzioni delle emissioni dal 2031 in poi", hanno detto i giudici di Karlsruhe. La Corte ha dato tempo fino alla fine del 2022 per modificare la legislazione. Ma il governo Merkel potrebbe muoversi molto rapidamente, per evitare il rischio che il dossier venga ereditato dopo le elezioni del 26 settembre dal prossimo esecutivo, che con ogni probabilità vedrà i Verdi in posizione di forza.
Il Parlamento preoccupato per lo stato di diritto a Malta - In una risoluzione adottata giovedì con 635 voti favorevoli, 46 contrari e 12 astensioni, il Parlamento europeo ieri ha espresso “profonda preoccupazione” per il possibile coinvolgimento di ministri e politici in carica a Malta nell'omicidio di Daphne Caruana Galizia e in altre indagini correlate. Gli eurodeputati hanno chiesto al governo della Valletta di assicurare alla giustizia tutti coloro che sono implicati in tutti i casi portati alla luce dalla giornalista. Pur riconoscendo alcuni progressi in relazione allo stato di diritto e alla magistratura, il Parlamento ritiene che ci siano serie e persistenti minacce ai valori Ue a Malta, tra cui la libertà dei media, l'indipendenza della giustizia e della polizia e la libertà di riunione. Infine, il Parlamento punta il dito contro l'impatto dannoso dei regimi di cittadinanza e di residenza e chiede al governo maltese di abbandonarli.
Migliore assistenza sui treni alle persone a mobilità ridotta - Il Parlamento europeo ieri ha approvato le nuove regole sui diritti dei passeggeri ferroviari, introducendo nuove obblighi per gli operatori compresi itinerari alternativi in caso di ritardi e cancellazioni e una migliore assistenza alle persone a mobilità ridotta. Nel caso di un ritardo di oltre 60 minuti, i passeggeri avranno il diritto di scegliere tra il rimborso totale del biglietto o il reinstradamento verso la destinazione finale senza oneri aggiuntivi. Se l'operatore ferroviario non comunica le opzioni disponibili al passeggero entro 100 minuti dall'orario di partenza, quest'ultimo potrà ricorrere di propria iniziativa a una forma alternativa di trasporto pubblico terrestre e la società ferroviaria sarà tenuta a rimborsargli le spese. I viaggiatori a mobilità ridotta avranno una maggiore flessibilità nell'organizzazione del viaggio, in quanto dovranno informare l'operatore dei propri programmi di viaggio solo con 24 ore di anticipo contro le 48 ore attuali. Se è richiesto un accompagnatore, questo viaggerà gratuitamente. Infine, il nuovo regolamento prevede che tutti i treni dovranno essere dotati di appositi spazi e rastrelliere per le biciclette, con almeno quattro posti per biciclette su ogni treno.
Il Fondo europeo per la difesa diventa realtà - Il Parlamento europeo ha adottato definitivamente la creazione di un Fondo europeo per la difesa (EDF), con una dotazione di 7,9 miliardi di euro per il periodo 2021-27. L'EDF finanzierà la collaborazione tra imprese e ricercatori in tutta l'Ue e lo sviluppo di tecnologie e materiale di difesa interoperativo. La condizione è che partecipano almeno 3 entità da almeno 3 stati membri. L'EDF potrebbe anche stanziare risorse per la cooperazione degli stati membri con organizzazioni regionali o internazionali come la Nato. Fino all'8 per cento delle risorse saranno dedicate a tecnologie dirompenti. L'obiettivo - tra le altre cose - è ridurre le duplicazioni in termini di capacità militare e rafforzare l'interoperabilità dei sistemi di difesa usati dagli eserciti degli stati membri.
Frontex ha finalmente un responsabile per i diritti fondamentali - L'agenzia Frontex ieri ha annunciato la nomina dello svedese Jonas Grimheden come nuovo responsabile per i diritti fondamentali a partire dal mese di giugno. Grimheden proviene dall'Agenzia dell'Ue per i diritti fondamentali. "Un responsabile per i diritti fondamentali a tempo pieno in Frontex è parte del mio impegno di lungo periodo per un'agenzia funzionante, robusta e trasparente", ha detto la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson. Frontex è stata più volte criticata per il suo ruolo nei presunti respingimenti di migranti in Grecia, Croazia e Ungheria, nonché per la cooperazione con la guardia costiera libica. Proprio ieri, dopo quelle su Frontex in Grecia, lo Spiegel e altri giornali hanno pubblicato l'ennesima inchiesta sul controverso ruolo dell'agenzia, in questo caso al largo della Libia. Dopo queste rivelazioni il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo è tornato a chiedere le dimissioni del direttore di Frontex, Fabrice Leggeri.
Il Parlamento non approva i conti di Frontex - Il Parlamento europeo ha sospeso l'approvazione del bilancio consuntivo di Frontex per il 2019 chiedendo chiarimenti supplementari su una serie di inchieste in corso. Esaminando i conti dell'agenzia, i deputati hanno espresso viva inquietudine per i casi presunti di complicità di Frontex nelle violazioni dei diritti fondamentali (in particolare l'implicazione nei respingimenti di migranti), per episodi segnalati di molestie e per lo squilibrio tra uomini e donne nel consiglio di amministrazione e più in generale nello staff. Se Frontex non fornirà i chiarimenti e non adotterà misure per migliorare la situazione entro l'autunno, il Parlamento potrebbe decidere di non convalidare il bilancio dell'agenzia.
La Corte Ue vieta le alghe nelle bevande bio a base di soia e riso - La Corte di giustizia dell'Ue ha stabilito che è vietata l’aggiunta dell’alga Lithothamnium calcareum nella trasformazione di alimenti biologici, quali le bevande biologiche a base di soia e di riso ai fini del loro arricchimento in calcio. La sentenza riguarda la società tedesca Natumi, che produce bevande a base di soia e di riso, incorpora l’alga rossa corallina Lithothamnium calcareum, sotto forma di polvere ottenuta da sedimenti di questa alga morta puliti, macinati ed essiccati.
Il sentimento economico sopra i livelli pre Covid - L'Indicatore del sentimento economico (ESI) è balzato sopra i livelli pre pandemia in aprile, segnando un aumento di 9,8 punti nell'Unione europea e di 9,4 punti nell'Area euro. A 109,7 punti nell'Ue e 110,3 punti nell'Area euro, l'ESI è decisamente sopra la sua media di lungo periodo. Tra gli stati membri, gli incrementi più marcati si sono registrati in Polonia (+11,3), Paesi Bassi (+10.7), Spagna (+9,1), Francia (+8,5), Germania (+5,7) e Italia (+5,3). A livello settoriale il balzo più significativo in termini di fiducia è stato registrato nel settore dei servizi (+12,2) e in quello del commercio al dettaglio (+9,5), seguiti dall'industria (+8,5) e costruzioni (+5,8). Anche la fiducia dei consumatori continua a migliorare: con un incremento di 3,1 punti è tornata per la prima volta sopra la media di lungo periodo dal marzo 2020. Infine, l'Indicatore delle aspettative per l'occupazione (EEI) ad aprile ha registrato un aumento di 9,9 punti, superando la media di lungo periodo per la prima volta dal febbraio 2020.