Europa Ore 7

Il piano di Recovery dell'Italia è tra i primi approvati

La Commissione dice che il primo blocco dei piani nazionali sarà approvato "già la settimana prossima". C'è riserbo sulla lista dei paesi, ma secondo le nostre informazioni l'Italia, con la sua quota di prefinanziamento di circa 25 miliardi, otterrà a luglio i fondi

David Carretta

Il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, è stato rassicurante. “L'Italia deve essere fiduciosa che il denaro che sarà raccolto in giugno e luglio potrà essere usato per il prefinanziamento”, ci ha detto Hahn durante una conferenza stampa.  Secondo Hahn, le emissioni dovrebbero bastare per trasferire l'intero ammontare della quota di prefinanziamento per il primo gruppo di paesi, tra cui l'Italia. Hahn ha definito come “molto improbabile” l'ipotesi di dover ricorrere a un sistema di allocazione pro-rata del prefinanziamento.
 

L'Italia dovrebbe essere nel primo gruppo di paesi i cui piani nazionali di ripresa e resilienza saranno approvati dalla Commissione e ottenere già a luglio la sua quota di prefinanziamento pari a circa 25 miliardi. Ieri Ursula von der Leyen ha usato un dibattito al Parlamento europeo per annunciare che il primo blocco di piani nazionali sarà approvato “già la prossima settimana”. La Commissione finora ha ricevuto 23 piani nazionali di ripresa e resilienza. “Questi piani inviano un chiaro messaggio. Gli europei sono pronti per un nuovo inizio", ha detto von der Leyen davanti ai deputati. La data per il via libera non è ancora stata fissata. Una consultazione inter-servizi è in corso dentro la Commissione. Sulla lista di paesi viene mantenuto il massimo riserbo. Ma dalle informazioni che abbiamo raccolto l'Italia dovrebbe fare parte del primo gruppo. Dopo l'approvazione della Commissione, toccherà ai governi al Consiglio dare il via libera definitivo. “I soldi inizieranno ad affluire nelle settimane successive", ha spiegato von der Leyen.

Nelle scorse settimane erano emersi dubbi sulla possibilità che la Commissione riuscisse a trasferire a Roma l'integralità del prefinanziamento del 13 per cento del Recovery fund. L'esecutivo comunitario inizierà questo mese le emissioni di titoli per finanziare NextGenerationEu. Tra giugno e luglio dovrebbero esserci tre emissioni. La capacità di assorbimento del mercato è stimata tra i 15 e i 20 miliardi al mese. In teoria non sarebbe sufficiente per coprire il prefinanziamento di tutti i paesi che hanno inviato i loro piani a Bruxelles, tanto più che l'anticipo per l'Italia vale da solo quasi 25 miliardi di euro. Ma ieri il commissario al Bilancio, Johannes Hahn, è stato rassicurante. “L'Italia deve essere fiduciosa che il denaro che sarà raccolto in giugno e luglio potrà essere usato per il prefinanziamento”, ci ha detto Hahn durante una conferenza stampa.  Secondo Hahn, le emissioni dovrebbero bastare per trasferire l'intero ammontare della quota di prefinanziamento per il primo gruppo di paesi, tra cui l'Italia. Hahn ha definito come “molto improbabile” l'ipotesi di dover ricorrere a un sistema di allocazione pro-rata del prefinanziamento.

La Commissione ieri ha anche presentato la sua proposta di bilancio annuale dell'Ue per il 2022 con un ammontare di 167,8 miliardi di euro, a cui si aggiungono sovvenzioni per 143,5 miliardi da NextGenerationEu. “Proponiamo livelli senza precedenti di sostegno finanziario per aiutare l'Europa nella ripresa dalle crisi economica e sanitaria”, ha detto il commissario al Bilancio, Johannes Hahn: “Aiuteremo le persone, le imprese e le regioni più colpite dalla pandemia. Investiremo nella resilienza dell'Europa e nella sua modernizzazione grazie alle transizioni verde e digitale”. I capitoli più importanti del bilancio dell'Ue saranno la politica agricola comune (53 miliardi), lo sviluppo regionale e la coesione (36,5 miliardi),  la politica estera (14,8 miliardi) e la ricerca e l'innovazione (13,1 miliardi). Quanto a NextGenerationEu, la Commissione prevede 118,4 miliardi di sovvenzioni dal Recovery fund, 5,7 miliardi per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo regionale, 10,8 miliardi per la coesione con React-Eu e 1,8 miliardi per gli investimenti con InvestEu.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 9 giugno, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

Nessun accordo sulla solidarietà sui migranti - Temporanea durante l'estate o definitiva nell'ambito del nuovo Patto su migrazione e asilo, la solidarietà dell'Ue sui migranti è ancora molto lontana. Nella riunione del Consiglio Affari interni di ieri la richiesta dell'Italia di una soluzione ponte per accogliere in altri paesi i migranti che sbarcano durante l'estate non è stata nemmeno discussa dai ministri. “Non è stato discusso nell'incontro del Consiglio”, ha detto la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson. Quanto al Patto su migrazione e asilo, Italia, Spagna, Malta e Cipro hanno inviato una lettera ponendo le condizioni per abbandonare il negoziato a pacchetto. L'iniziativa ha permesso di sbloccare un accordo politico su uno dei regolamenti che fanno parte del Patto, quello sull'Agenzia europea di assistenza all'asilo (Easo). Per il resto c'è accordo solo sulla cosiddetta “dimensione esterna”, cioè l'esternalizzazione della gestione dei flussi migratori. Il dossier ora passa ai capi di stato e di governo nel Consiglio europeo di fine giugno. I leader “faranno un punto della situazione e stabiliranno un calendario per i prossimi mesi”, ha detto la presidenza portoghese dell'Ue.

Johansson accusa la Bielorussia di usare l'arma dei migranti - La commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, ieri ha accusato il regime di Alexander Lukashenka di usare l'arma dei migranti contro l'Unione europea incoraggiando l'attraversamento illegale della frontiera con la Lituana. Durante una conferenza stampa, ieri Johansson ha spiegato di aver sollevato con gli altri ministri dell'Interno dell'Ue  la questione della “sfida che deve affrontare la Lituania con la Bielorussia. La scorsa settimana la Lituania ha avuto più arrivi irregolari di tutto lo scorso anno. Gli arrivi irregolari e la strumentalizzazione di persone innocenti e vulnerabili è un nuovo fenomeno non limitato alle nostre frontiere meridionali”. Johansson ha chiesto agli altri stati membri di “dimostrare solidarietà vera e tangibile” alla Lituania.

Borrell spera nell'unità dell'Ue sulle sanzioni contro Lukashenka - L'Alto rappresentante per la politica estera, Josep Borrell, ieri ha annunciato che “nei prossimi giorni” gli stati membri adotteranno per procedura scritta l'inserimento di un'altra serie di funzionari e imprese nella lista nera dell'Ue, “inclusi quelli coinvolti nell'incidente Ryanair”. Nel frattempo “abbiamo iniziato a preparare sanzioni economiche mirate” che “saranno adottate al prossimo Consiglio Affari esteri” del 21 di giugno, ha detto Borrell. “Spero che il lavoro tecnico sarà concluso e riguarderà settori critici dell'economia bielorussa. Ma la decisione finale appartiene agli stati membri: spero che saranno uniti su questo”, ha detto Borrell.

Tra Xi e l'Ue, su Hong Kong Orbán sceglie la Cina - Il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, ha usato uno dei suoi Samizdat (i foglietti clandestini dell'era comunista) per spiegare le ragioni dei suoi veti alla dichiarazione dell'Ue su Hong Kong. “La sinistra europea, guidata dalla sinistra tedesca, attacca ancora una volta l'Ungheria in modo spregevole. Questa volta è per il rifiuto del nostro paese di firmare una dichiarazione congiunta politicamente irrilevante e frivola su Hong Kong”, ha scritto Orbán. Apparentemente le ragioni non sono irragionevoli: la nona dichiarazione dell'Ue sulla Cina non cambierà il comportamento di Pechino. “Sembriamo patetiche tigri di carta e le nostre dichiarazioni inefficaci sono spunti per far ridere il resto del mondo”, ha scritto Orbán.

Tra Xi e Biden, l'Ue è in grado di scegliere? - La parte interessante del Samizdat di Orbán in realtà riguarda le scelte dell'Ungheria nel momento in cui il presidente americano Joe Biden chiede all'Ue di scegliere da che parte stare sulla Cina. “Per quanto riguarda la politica dell'Europa nei confronti della Cina, crediamo di dover prevenire il riemergere delle politiche e della cultura della Guerra Fredda nella politica mondiale”, ha scritto Orbán: “Una ripresa della Guerra Fredda è anche contraria agli interessi dell'Europa, dell'Europa centrale e dell'Ungheria”. Il primo ministro ha promesso di continuare a esercitare “i nostri diritti garantiti dai trattati istitutivi dell'Ue”. Tradotto: il diritto di veto sulla politica dell'Ue sulla Cina. E' un sintomo delle difficoltà che Joe Biden incontrerà nel suo viaggio in Europa per formare un'alleanza volta a contenere Pechino. Ma, come spieghiamo sul Foglio, il vero problema dell'Ue sta a Berlino dove, causa fine regno di Merkel e campagna elettorale, il governo non è in grado di dare una risposta a Biden sulla Cina.

I compiti che deve fare Salvini per negoziare con il Ppe - Il presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, ieri ci ha spiegato quali sono i compiti che deve fare Matteo Salvini se vuole negoziare un eventuale ingresso della Lega. Salvini dovrà dimostrarsi "costruttivo", "affidabile" e "responsabile". Si tratta di una piccola e prudente apertura condizionata, ma comunque di un'apertura. Finora la leadership del Ppe aveva sempre escluso di aprire le porte a Salvini per il rischio di trovarsi in seno un altro Viktor Orbán. Secondo Weber, "in Italia abbiamo un buon primo ministro, che vuole attuare il Recovery Fund e l'agenda delle riforme nazionali. Questo è l'obiettivo di quest’anno e i partiti farebbero bene a sostenerlo".

Un milione di certificati Covid dell'Ue - Prima ancora che il Parlamento europeo potesse approvarli, più di un milione di Certificati digitali Covid dell'Ue sono stati rilasciati dagli stati membri che hanno lanciato le loro app nazionali connettendole con il sistema dell'Unione europea. "Più di un milione di cittadini hanno già ricevuto questi certificati e molti altri seguiranno nelle settimane e nei mesi a venire", ha detto il commissario alla Giustizia, Didier Reynders, davanti al Parlamento europeo. I deputati hanno votato ieri sera sul regolamento che istituisce il Certificato Covid dell'Ue. I risultati - l'approvazione è scontata - saranno annunciati questa mattina. Nel frattempo lunedì è cresciuto a nove il numero di paesi che si sono già connessi all'infrastruttura dell'Ue: Spagna e Lituania si sono aggiunte a Germania, Polonia, Grecia, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca e Croazia.

Una commissione speciale al Pe per le lezioni della pandemia - Il gruppo dei Socialisti&Democratici intende chiedere la costituzione di una commissione speciale del Parlamento europeo per trarre le lezioni della pandemia e della risposta dell'Ue. “Un anno fa ci eravamo opposti a una commissione di inchiesta perché non era ancora arrivato il momento e bisognava concentrarsi sull'emergenza”, ha detto ieri la presidente del gruppo S&D, Iratxe Garcia Perez: “Un anno dopo è il tempo di fare il bilancio per prevenire e premunirsi contro una nuova pandemia. Di conseguenza proporremo una commissione speciale per trarre le lezioni che si impongono e meglio prepararsi alle pandemia futura. Inviteremo esperti dei settori dell'economia, della sanità, dei settori toccati dalla pandemia per valutare la situazione, il modo in cui l'Europa ha reagito e trarre le lezioni che si impongono per essere meglio preparati in futuro”, ha spiegato Garcia Perez. Il gruppo del Partito popolare europeo si è detto favorevole a una commissione speciale.

Una contrazione meno grave del previsto - Il Pil della zona euro si è contratto dello 0,3 per cento nel primo trimestre dell'anno, ha detto ieri Eurostat, correggendo al rialzo la sua stima flash pubblicata a fine aprile quando aveva stimato una caduta dello 0,6 per cento. Eurostat ha corretto anche le stime per il quarto trimestre del 2020, con una contrazione dello 0,6 per cento contro lo 0,7 per cento annunciato finora. La recessione tecnica è dunque confermata, ma è meno grave del previsto. Rispetto a quarto trimestre del 2019 (cioè prima dell'inizio della pandemia) i volumi di Pil dell'area euro nel primo trimestre del 2021 erano inferiori del 5,1 per cento, che corrisponde al livello del quarto trimestre del 2016.

La pandemia spinge i prodotti contraffatti - Secondo uno studio dell'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo), la contraffazione e la pirateria nell'Ue sono aumentate significativamente durante la pandemia di Covid-19. I prodotti contraffatti rappresentano il 6,8 per cento delle importazioni dell'Ue, pari a un valore di 121 miliardi di euro. Secondo il rapporto, durante la pandemia c'è stata una proliferazione di medicinali contraffatti, come gli antibiotici e gli antidolorifici, e più recentemente di altri prodotti sanitari, quali i dispositivi di protezione individuale e le mascherine. Anche la pirateria digitale rappresenta un mercato redditizio per i trasgressori. Nel caso dell’Ip-Tv (i contenuti televisivi ai quali si accede tramite una connessione internet) le perdite ammontano a quasi 1 miliardo. Secondo l'Euipo, l'Italia detiene quasi il 58 per cento della quota di mercato dei film pirata nell'Ue.

Accade oggi in Europa

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sul Consiglio europeo di maggio, Preparazione dei vertici del G7 e del G20, Stato di diritto e meccanismo di condizionalità, e Cyberattacchi contro l'Ue)

- Consiglio: riunione informale dei ministri della Pesca

- Consiglio: riunione del Coreper

- Commissione: la vicepresidente Vestager partecipa all'evento "Innovation Day 2021" organizzato dall'Economic Council tedesco

- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa alla Bitkom's Digital Finance Conference e a un'audizione della commissione Affari europei del Bundestag tedesco

- Commissione: discorso della commissaria Johansson a un evento su uno studio sui programmi di rimpatrio, riammissione e reintegrazione in Africa

- Parlamento europeo: cerimonia del premio Lux

- Comitato economico e sociale: sessione plenaria (dibattito con il vicepresidente Timmermans sul Green deal)

- Osservatorio europeo sulle droghe: conferenza stampa di presentazione del rapporto annuale

- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulle sanzioni contro l'ex presidente ucraino Yanukovych; sentenza nella causa di Ryanair contro gli aiuti di stato della Germania alla compagnia charter Condor

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