Europa Ore 7

La bozza dell'alleanza tech tra Europa e America

"Verso una rinnovata partnership transatlantica" è il titolo del documento diviso. "Gli Stati Uniti e l'Unione europea rappresentano 780 milioni di persone che condividono valori democratici e la più grande relazione economica al mondo", si legge nelle prime righe. La parte più interessante del testo è quella dedicata a commercio e tecnologia.

David Carretta

L'Ue e gli Stati Uniti istituiranno dei gruppi di lavoro per cooperare su standard tecnologici in diversi settori: intelligenza artificiale, internet delle cose, tecnologia sul clima e l'ambiente, sicurezza e competitività delle infrastrutture delle telecomunicazione, governance dei dati e piattaforme, uso della tecnologia per minacciare la sicurezza e i diritti umani, controlli alle esportazioni, monitoraggio degli investimenti stranieri.

L'Unione europea e gli Stati Uniti intendono lanciare un'alleanza commerciale e tecnologica per contrarre le ambizioni della Cina e continuare a fissare gli standard globali rispettando democrazie e valori fondamentali. E' questo uno degli impegni contenuti nella dichiarazione che dovrebbe essere adotta nel vertice Ue-Usa di martedì 16 giugno che vedrà riuniti a Bruxelles Charles Michel, Ursula von der Leyen e Joe Biden. Siamo riusciti a ottenere la bozza di sei pagine. Il titolo è "Verso una rinnovata partnership transatlantica". Il documento è diviso in quattro capitoli, con impegni concreti sulla pandemia di Covid-19 e i vaccini, il clima e la protezione del pianeta, la collaborazione su commercio e tecnologia, gli strumenti per costruire un mondo più democratico, pacifico e sicuro. "Gli Stati Uniti e l'Unione europea rappresentano 780 milioni di persone che condividono valori democratici e la più grande relazione economica al mondo", si legge nelle prime righe. Ma la parte più interessante del testo è quella dedicata a commercio e tecnologia.

Biden, Michel e von der Leyen annunceranno la creazione di un "Consiglio commercio e tecnologia" tra Ue e Usa. I suoi obiettivi sono molteplici: espandere e approfondire il commercio e gli investimenti bilaterali; evitare nuove barriere tecniche al commercio; cooperare e, laddove possibile, allineare politiche chiave sulla tecnologia, le questioni digitali, le catene di approvvigionamento e la cooperazione globale; sostenere la ricerca e gli scambi collaborativi; cooperare sullo sviluppo di standard compatibili e internazionali; facilitare la politica regolamentare e, laddove possibile, la convergenza; promuovere l'innovazione e la leadership delle imprese americane e europee; e rafforzare altre aree di cooperazione. Il programma è vasto. Ma i dettagli sono ciò che contano.

Secondo la bozza, Ue e Usa istituiranno dei gruppi di lavoro per cooperare su standard tecnologici in diversi settori: intelligenza artificiale, internet delle cose, tecnologia sul clima e l'ambiente, sicurezza e competitività delle infrastrutture delle telecomunicazione, governance dei dati e piattaforme, uso della tecnologia per minacciare la sicurezza e i diritti umani, controlli alle esportazioni, monitoraggio degli investimenti stranieri. Ue e Usa si impegneranno anche a una partnership per riequilibrare le catene di approvvigionamento globale nei semiconduttori e aumentare la capacità di sviluppare e produrre i chip più potenti ed efficienti. La motivazione dell'alleanza transatlantica tecnologica è semplice: “Non vogliamo perdere la battaglia con la Cina per la supremazia tecnologica”, ci ha spiegato un diplomatico dell'Ue.

Malgrado le esitazioni europee a lanciarsi in una nuova guerra fredda con la Cina, la bozza di dichiarazione Ue-Usa contiene diversi riferimenti a Pechino. Sul fronte commerciale viene affermata la volontà di "proteggere le nostre imprese e lavoratori dalle pratiche sleali, in particolare quelle poste dalle economie non di mercato". Sul fronte pandemia, l'Ue ha accettato di sostenere la richiesta di una seconda inchiesta internazionale “libera da interferenze” sulle origini del Covid-19. Sul fronte della politica internazionale c'è tutto un paragrafo dedicato alla Cina, in cui viene ribadito il concetto di "rivalità sistemica" e le preoccupazioni per lo Xijiang, il Tibet, Hong Kong, la coercizione economica dei vicini, la disinformazione, la sicurezza regionale, il Mar meridionale cinese e lo stretto di Taiwan. L'Ue si aspetta a una reazione dura da parte di Pechino. "Turbolenze", ci ha detto il diplomatico.

Nella bozza c'è anche un paragrafo dedicato alla Russia. La novità è la decisione di istituire un "dialogo di alto livello Ue-Usa sulla Russia", analogo a quello che è stato creato per la Cina. A proposito di Russia, oggi è giovedì e sul Foglio c'è la rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Paola Peduzzi e Micol Flammini spiegano tutto su Nord Stream 2 e i tormenti europei che scorrono dentro il gasdotto che collega Russia e Germania: sono milleduecento chilometri di pressioni, necessità, paure, minacce e ricatti.
 

Domani si apre, invece, il vertice del G7. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e quella della Commissione, Ursula von der Leyen, faranno una conferenza stampa questa mattina per presentare le priorità dell'Ue. Il presidente americano, Joe Biden, si presenterà con una sorpresa: secondo il New York Times, la Casa Bianca ha raggiunto un accordo con Pfizer e BioNTech per fornire 500 milioni di dosi a circa 100 paesi nel prossimo anno. Il vaccino è il frutto di un patto transatlantico: la collaborazione tra una società farmaceutica americana e una biotech tedesca. Biden dovrebbe annunciare l'accordo oggi.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 10 giugno, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

La Commissione apre una procedura contro Karlsruhe - La Commissione ha aperto una procedura di infrazione contro la Germania per violazione dei principi fondamentali del diritto dell'Ue per la sentenza con cui la Corte costituzionale tedesca aveva dichiarato "ultra vires" (fuori dall'ambito di competenza) il programma di acquisti di titoli pubblici della Banca centrale europea. Secondo la Commissione, i giudici di Karlsruhe hanno violato i principi di autonomia, primato, efficacia e applicazione uniforme del diritto, nonché del rispetto della competenza della Corte di giustizia dell'Ue, dato che nella stessa sentenza la Corte costituzionale tedesca aveva definito "ultra vires" una sentenza della Corte di giustizia dell'Ue. "Il tribunale tedesco ha privato una sentenza della Corte di giustizia dell'Ue dei suoi effetti giuridici in Germania, violando il principio del primato del diritto dell'Ue", ha spiegato un portavoce della Commissione. Questo è "un grave precedente, sia per la futura prassi della Corte costituzionale tedesca stessa, sia per le corti supreme e costituzionali di altri stati membri", ha detto il portavoce. Il timore è che le Corti costituzionali di Ungheria e Polonia possano ispirarsi da Karlsruhe e disapplicare le sentenze dei giudici dell'Ue. La Germania avrà due mesi per rispondere ai rilievi espressi dalla Commissione.

La Commissione apre una procedura contro Orbán su Klubradio - Ieri la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell'Ungheria dopo che il consiglio dei media ungherese ha deciso di respingere per motivi "discutibili" la domanda di Klubradio sull'uso dello spettro radio. "Le condizioni relative all'uso dello spettro radio e le procedure per la concessione, la proroga, il rinnovo o la revoca di tali diritti sono soggette alle norme dell'Ue in materia di telecomunicazioni stabilite dal codice europeo delle comunicazioni elettroniche", ha spiegato la Commissione: "Le decisioni del consiglio dei media ungherese di rifiutare il rinnovo dei diritti di Klubradio sono sproporzionate e non trasparenti e violano quindi il diritto dell'Ue". La Commissione inoltre ritiene che in questo caso particolare la legge ungherese sui media sia stata applicata in modo discriminatorio.

Più della metà dei deputati europei a Strasburgo - Le previsioni negative, comprese quelle di questa newsletter dopo aver consultato i gruppi politici, si sono rivelate almeno in parte sbagliate: oltre la metà dei deputati europei ha partecipato alla prima sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo dopo 15 mesi, malgrado le restrizioni di viaggio imposte da Francia e Belgio. In un comunicato pubblicato ieri il Parlamento europeo ha annunciato che 356 deputati "sono a Strasburgo per questo atteso ritorno. Gli altri deputati continuano a lavorare a distanza". Secondo il Parlamento, questa sessione segna "un passo più vicino alla normalità".

Un voto di maggioranza per la sospensione dei brevetti sui vaccini - Il Parlamento europeo ieri ha approvato un emendamento presentato dai Verdi che chiede una sospensione temporanea della protezione dei diritti di proprietà intellettuale per i vaccini contro il Covid-19. L'emendamento è passato per un solo voto: 325 favorevoli, 324 contrari e 45 astenuti. Il testo della risoluzione (che non è vincolante) è stato votato ieri sera, ma i risultati saranno annunciati solo questa mattina.

Il Parlamento approva il Certificato Covid dell'Ue - Dal primo luglio gli stati membri dovranno rilasciare e accettare il Certificato Covid digitale dell'Ue, dopo che il Parlamento europeo ieri ha approvato definitivamente il regolamento su questo strumento che dovrebbe facilitare la libera circolazione delle persone vaccinate, con un testo negativo o un attestato di guarigione. La maggioranza nella plenaria è stata schiacciante: 546 voti a favore, 93 contrari e 51 astensioni. Il certificato sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali e sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR. Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o ancora che è guarita dall'infezione. Il regolamento adottato ieri e l'infrastruttura tecnologica creata dall'Ue renderanno i certificati compatibili e verificabili in tutta l'Unione europea, oltre a prevenire frodi e falsificazioni. Nove paesi hanno già iniziato a rilasciare i Certificati Covid dell'Ue, anticipando l'entrata in vigore formale. Secondo il regolamento, gli stati membri non potranno imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di certificati (come quarantena, auto-isolamento o test), "a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica".

La pandemia ha reso il mercato delle droghe digitale - L'Osservatorio europeo per le droghe ieri ha lanciato un allarme sulla capacità del mercato di sostanze stupefacenti illegali di adattarsi alla pandemia di Covid-19. Il mercato delle droghe si è dimostrato resiliente ai problemi creati dal Covid-10, con i trafficanti che si sono adattati alle restrizioni di viaggio e alla chiusura di frontiere. Secondo il rapporto annuale dell'Osservatorio, ci sono stati alcuni cambiamenti nelle rotte e nei metodi del traffico di stupefacenti, mentre la coltivazione di cannabis e la produzione di droghe sintetiche all'interno dell'Ue sono rimaste stabili ai livelli pre-pandemia.  Se ci sono state perturbazioni nello spaccio in strada a causa dei lockdown, "venditori e acquirenti di droga si sono adattati aumentando il loro uso di servizi di messaggi crittografati, app di social media, fonti online e servizi di posta e consegna a domicilio", dice l'Osservatorio: l'impatto di lungo periodo della pandemia potrebbe portare a una "ulteriore digitalizzazione dei mercati della droga".

Vestager punta i fari dell'Antitrust su Alexa, Siri e Assistant - La vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager, ieri ha annunciato i risultati di un'indagine preliminare sull'"Internet delle cose", sollevando preoccupazioni legate alla concorrenza per gli assistenti vocali di Google (Assistant), Amazon (Alexa) e Apple (Siri). Nell'indagine preliminare sono emerse preoccupazioni su determinate pratiche di esclusività e di vendita abbinata in relazione agli assistenti vocali, nonché alle pratiche che limitano la possibilità di utilizzare assistenti vocali diversi sullo stesso dispositivo intelligente. Esistono poi possibili problemi legati alla posizione degli assistenti vocali e dei sistemi operativi per dispositivi intelligenti come intermediari tra gli utenti, da un lato, e i dispositivi intelligenti o i servizi di Internet degli oggetti di consumo, dall'altro. Questa posizione, combinata con il loro ruolo chiave nella produzione e raccolta dei dati, consentirebbe loro di controllare i rapporti con gli utenti. Infine, i fornitori di sistemi operativi per dispositivi intelligenti e di assistenza vocale sembrano avere un ampio accesso ai dati, comprese le informazioni sulle interazioni degli utenti con i dispositivi intelligenti di terzi e i servizi di internet degli oggetti di consumo. L'accesso e l'accumulo di grandi quantità di dati non solo offrirebbero ai fornitori di assistenza vocale vantaggi in relazione al miglioramento e alla posizione di mercato dei loro assistenti vocali generici, ma consentirebbero loro anche di penetrare più agevolmente nei mercati contigui.

No deal sull'Irlanda del nord - In un incontro ieri a Londra tra il ministro britannico per la Brexit, David Frost, e il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic, Regno Unito e Unione europea non sono riusciti a trovare un accordo per risolvere la loro disputa sul Protocollo sull'Irlanda del Nord. "Siamo a un bivio nelle nostre relazioni con il Regno Unito", ha avvertito Sefcovic: "La fiducia, che dovrebbe essere al cuore di ogni partnership, deve essere restaurata". L'Ue è pronta a "reagire rapidamente, fermamente e risolutamente" se il governo di Boris Johnson dovesse "adottare altre azioni unilaterali nelle prossime settimane", ha detto il vicepresidente della Commissione.

Accade oggi in Europa

- G7: conferenza stampa dei presidenti di Consiglio europeo e Commissione, Michel e von der Leyen, sul summit del G7 in Cornovaglia

- Consiglio Ambiente

- Parlamento europeo: sessione plenaria

- Commissione: la presidente von der Leyen partecipa alla Settimana digitale dell'ambiente organizzata dal presidente della Repubblica federale tedesca, Frank-Walter Steimeier, e dalla German Environmental Foundation

- Banca centrale europea: conferenza stampa della presidente Lagarde al termine della riunione del Consiglio dei governatori

- Banca centrale europea: pubblicazioni delle previsioni macro-economiche per l'area euro

- Comitato economico e sociale: sessione plenaria (dibattito con il commissario Reynders sullo stato di diritto; dibattito con la commissaria Suica sulla Conferenza sul futuro dell'Europa)

- Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sui mutui in franchi svizzeri rimborsabili in euro; conclusioni nelle cause sulle emissioni dei veicoli "Euro 6"

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