Europa Ore 7
Il problema Orbán, il circo e i vostri soldi
Lagarde oggi annuncia la revisione degli obiettivi della Bce e Gentiloni un rialzo più forte del previsto, non spaventato dalla variante Delta. Il governo Rutte approva il piano di Recovery dell'Italia. Rieletto l'ex primo ministro svedese Stefan Löfven e approvati dal Parlamento 30 miliardi per le connessioni.
Il portavoce di Viktor Orbán, Zoltan Kovacs, ieri ha definito come “un circo” il dibattito al Parlamento europeo sulla legge ungherese anti-Lgbt che equipara l'omosessualità alla pedofilia. La legge ha iniziato a produrre i suoi effetti prima ancora della sua entrata in vigore oggi; le autorità ungheresi hanno multato il distributore di un libro per bambini sulle famiglie dello stesso sesso. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha detto ieri davanti al parlamento europeo che la legge contraddice profondamente i valori fondamentali dell'Ue, promettendo di usare il nuovo meccanismo di condizionalità, oltre ad avviare un'ennesima procedura di infrazione contro Orbán
Il portavoce di Viktor Orbán, Zoltan Kovacs, ieri ha definito come “un circo” il dibattito al Parlamento europeo sulla legge ungherese anti-Lgbt che equipara l'omosessualità alla pedofilia. Lungi dall'essere un circo, la legge (e la deriva illiberale di Orbán) sono reali e costituiscono un problema sempre più grave per l'Unione europea. La legge ha iniziato a produrre i suoi effetti prima ancora della sua entrata in vigore oggi. Le autorità ungheresi hanno multato il distributore di un libro per bambini sulle famiglie dello stesso sesso. La ragione: il libro, che racconta la storia di un bambino con due mamme, è stato inserito tra i libri per bambini senza che fosse stato segnalato il suo contenuto "diverso" rispetto alla “normalità”. "Questo libro è stato messo tra i libri di favole", ha spiegato il commissario del governo di Pest, Richard Tarnai alla televisioni HirTV: "La pratica scorretta è quando non si può vedere che una famiglia diversa da una famiglia normale appare in questo libro". La multa è di 250 mila fiorini, circa 700 euro. L'autore, l'americano Lawrence Schimel, ha detto a Reuters che la multa è "un attacco coordinato. Stanno cercando metodi diversi per creare paura quando si parla di famiglie arcobaleno e altre questioni che esistono nel mondo".
La multa al libro arcobaleno smentisce l'argomento del governo Orbán secondo cui la legge anti-Lgbt serve a proteggere i bambini e non discrimina nessuno, lasciando libertà di scelta ai genitori. Con strumenti legali e campagne politiche, l'obiettivo è stigmatizzare ciò che si considera diverso e imporre una cultura uniforme alla società ungherese. “La protezione dei bambini viene usata come pretesto per discriminare le persone”, ha detto ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, davanti al Parlamento europeo: “Questa legge è vergognosa e contraddice profondamente i valori fondamentali dell'Ue”. Von der Leyen ha ribadito che “se l'Ungheria non correggerà il tiro, la Commissione farà uso di tutti i suoi poteri”. Tradotto: ci sarà l'ennesima procedura di infrazione contro Orbán. Ma ci vorranno mesi, se non anni, prima che il dossier finisca davanti alla Corte di giustizia dell'Ue. Come in passato su altri temi - dai migranti alla cacciata della Central European University di George Soros da Budapest - la politica del fatto compiuto di Orbán avrà vinto.
L'azione dell'Ue contro le derive dell'Ungheria e della Polonia finora ha prodotto pochi risultati. Von der Leyen ieri ha spiegato che dall'inizio del suo mandato sono state “lanciati circa 40 casi di infrazione legati alla protezione dello stato di diritto e di altri valori dell'Ue fissati nell'articolo 2 del trattato”. Inoltre, contro Ungheria e Polonia era già già stata aperta nella scorsa legislatura la procedura dell'articolo 7 del trattato per violazioni sistematiche dello stato di diritto. Ma per passare alla fase delle sanzioni serve un voto all'unanimità del Consiglio, dove i due governi di Budapest e Varsavia si proteggono a vicenda. “La situazione non sta migliorando in Polonia e in Ungheria e le nuove evoluzioni hanno causato ulteriori preoccupazioni”, ha riconosciuto ieri la vicepresidente della Commissione, Vera Jourova.
Von der Leyen ha promesso di usare il nuovo meccanismo di condizionalità che permette di bloccare i fondi dell'Ue a chi non rispetta lo stato di diritto. Doppio problema: non solo non sarà operativo prima della sentenza della Corte di giustizia dell'Ue su un ricorso presentato da Polonia e Ungheria, ma il meccanismo si applica solo per proteggere il bilancio europeo. Von der Leyen ha spiegato che i suoi funzionari “stanno esaminando tutti i fatti” e che “i primi dossier saranno avviati in autunno”. Ma il meccanismo non potrà essere utilizzato per questioni come la legge anti-Lgbt. In altre parole, rischia di avere una portata molto limitata.
La Commissione ha un altro strumento molto più rapido e potenzialmente efficace a disposizione: il via libera al piano nazionale di ripresa e resilienza dell'Ungheria. La valutazione è in corso. Ma l'approvazione non è scontata entro il 12 luglio, perché ci sono problemi sui meccanismi di controllo sull'uso dei fondi e le raccomandazioni inviate a Budapest su questioni come corruzione, appalti pubblici e indipendenza della giustizia. Sul Foglio spieghiamo che i rilievi sollevati dalla Commissione vanno al cuore del regime Orbán: l'uso dei fondi dell'Ue per consolidare il suo potere al di fuori degli standard dello stato di diritto di una democrazia liberale. Che poi sono i soldi di tutti noi.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 8 luglio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Lagarde oggi annuncia la revisione degli obiettivi della Bce - La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, oggi annuncerà i risultati della strategia di revisione della politica della Bce lanciata a gennaio del 2020. Secondo diversi analisti, Lagarde potrebbe indicare la prima modifica del target di inflazione (“vicino ma sotto il 2 per cento”) in quasi due decenni. Un'altra questione centrale nella revisione è il contributo della Bce nella lotta contro il cambiamento climatico. Una conferenza stampa è prevista alle 14 e 30, mentre i risultati della cosiddetta "strategy review" saranno pubblicati alle 13.
Gentiloni annuncia un rimbalzo più forte del previsto - L'economia europea ha resistito meglio del previsto alla terza ondata del coronavirus e, grazie alla campagna di vaccinazione, il rimbalzo si annuncia più forte quest'anno. E' questo il succo delle previsioni economiche estive, presentate ieri da Paolo Gentiloni. La Commissione ha rivisto al rialzo le stime di crescita sia per la zona euro sia per l'Unione europea, portandole al 4,8 per il 2021 e al 4,5 per il 2022. Dopo aver subito la seconda peggiore recessione nel 2020, l'Italia è tra i paesi la cui ripresa si rafforza di più quest'anno: nel 2021 la crescita italiana dovrebbe essere del 5,0 per cento (più 0,8 rispetto alle stime di maggio). In Un editoriale il Foglio spiega che, dietro alle buone notizie, per l'Italia si nasconde una sfida: risolvere i problemi strutturali storici con le riforme che dal 2022 rischiano di riportare la crescita sotto la media della zona euro.
La variante Delta non spaventa Gentiloni - Il commissario all'Economia ieri si è mostrato ottimista sulla tenuta del rimbalzo nonostante l'aumento dei contagi in Spagna, Belgio, Italia e altri paesi europei. “Non vedo all'orizzonte arrivare in modo sostanziale nuove restrizioni in Europa”, ha detto Gentiloni in conferenza stampa. “Ovviamente nessuno ha certezze in questo settore” e “possiamo vedere eccezioni, ma non vediamo una tendenza verso nuove restrizioni. Vediamo una tendenza ad allentare le restrizioni esistenti in molti paesi, incluso quello che conosco meglio ma non solo”, ha spiegato Gentiloni. Secondo il commissario “al momento c'è un'unica certezza ed è che la campagna di vaccinazione sta facendo progressi e possiamo raggiungere il nostro obiettivo prima della fine dell'estate”. In realtà, anche sulle vaccinazioni iniziano a intravedersi alcuni problemi. Tra vacanze estive e esitazione vaccinale, il ritmo è sceso in quasi tutti gli stati membri.
Il governo Rutte approva il piano di Recovery dell'Italia - Il governo di Mark Rutte ha annunciato al Parlamento olandese la sua intenzione di dare il via libera al piano di ripresa e resilienza dell'Italia, perché condivide la “valutazione positiva” della Commissione. In un documento di tre pagine con l'analisi del Pnrr, il governo sottolinea che non tutto va bene con l'Italia. "Sebbene il piano italiano affronti una parte significativa delle raccomandazioni specifiche per paese, in alcuni settori manca ancora azione", si legge. Secondo i Paesi Bassi, il piano italiano "si concentra in modo limitato sulle raccomandazioni del settore finanziario per ridurre ulteriormente i prestiti in sofferenza e migliorare l'accesso ai finanziamenti non bancari per le imprese più piccole e innovative". Inoltre, "la riforma delle imposte sui redditi è annunciata nel piano, ma non è inclusa nelle pietre miliari e negli obiettivi e quindi non fa parte del piano". Il documento sottolinea che il piano "non contiene misure relative alla spesa pensionistica. Tuttavia, l'Italia ha già sufficientemente seguito la raccomandazione specifica per paese non estendendo l'opzione di prepensionamento, la cosiddetta 'Quota 100'" che scadrà nel 2021, permettendo il ritorno alla Fornero. La conclusione: "La Commissione ritiene che il piano affronti una parte sufficientemente significativa delle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese del 2019 e 2020. Il governo concorda con il parere della Commissione". Resta da vedere cosa dirà il Parlamento olandese. Il dibattito durerà fino a lunedì.
La Svezia ritrova un governo con lo stesso primo ministro - L'ex primo ministro svedese, Stefan Löfven, è stato rieletto al suo posto ieri, nove giorni dopo aver presentato le dimissioni a seguito di un voto di sfiducia del Parlamento. La crisi è stata rapida, complice la Costituzione svedese. La sua nomina è stata convalidata malgrado una maggioranza dei deputati abbia votato contro di lui, ma senza superare per due voti la soglia della maggioranza assoluta per bloccarlo. Su 349 deputati, 173 hanno votato contro, 116 a favore e 60 (decisivi) si sono astenuti. Il partito della Sinistra, che aveva votato la sfiducia contestando la liberalizzazione degli affitti, è rientrato nei ranghi dei partiti che appoggiano Löfven dall'esterno dopo che la riforma è stata ritirata. L'ex carpentiere sindacalista, al potere dal 2014, evita così un voto anticipato in autunno, a un anno dalla scadenza della legislatura e da elezioni che ci sarebbero comunque state. Ma la prossima crisi politica è già in vista. In autunno Löfven farà fatica a trovare i voti per far passare la legge di bilancio. Il primo ministro ha promesso di dimettersi se non ce la farà.
Allo specchio con Sánchez leader equilibrista della Spagna - Oggi è giovedì ed esce il nuovo numero della rubrica “EuPorn - il lato sexy dell'Europa”, che è la sorella maggiore di questa newsletter. Dopo la sfida con l'Italia, Paola Peduzzi e Micol Flammini sono andate a vedere cosa succede in Spagna tra i rigori, Raffaella Carrà, le somiglianze e le strade diverse: dalla ley trans al salario minimo, è una storia di un odio e amore mediterraneo. Dal salario minimo alla questione catalana, le sfide di Sanchez sono molte, ma il presidente del governo resta in equilibrio con la sua leadership da motore immobile, spesso sull'orlo del precipizio.
Il Parlamento approva 30 miliardi per le connessioni (Tav compresa) - Il Parlamento europeo ieri ha approvato definitivamente la seconda edizione del Meccanismo per collegare l'Europa (Cef 2) con una dotazione di circa 30 miliardi di euro per il periodo 2021-27. Lo strumento servirà anche a finanziare il completamento delle reti trans-europee dei trasporti (TEN-T), il sistema di corridoi dell'Ue per raggiungere appieno l'obiettivo del mercato unico e sostenere la politica per la decarbonizzazione dei trasporti. La rete centrale, che collega i 27 Stati membri e la cui realizzazione è prevista entro il 2030, si divide in nove corridoi, quattro dei quali interessano l'Italia. Tra i progetti transfrontalieri che passano dall'Italia sono considerati di particolare importanza la nuova linea Torino-Lione, in particolare il tunnel di base della Tav, e la galleria di base del Brennero con le relative tratte di accesso.
Un migrante su tre nell'Ue ha una laurea, solo il 13 per cento in Italia - Nel 2020 circa un terzo dei migranti che vivono negli stati membri dell'Ue aveva un titolo di studio di istruzione terziaria, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. Il 35,6 per cento dei migranti tra i 25 e i 54 anni nati in un altro stato membro ha una laurea. Il tasso è leggermente più basso, il 29,6 per cento, per i migranti nati fuori dall'Ue. L'Italia è un'eccezione negativa: solo il 12,7 per cento delle persone nate in un altro stato membro e il 13,4 per cento dei migranti extra-Ue hanno una laurea.
La spesa per l'ambiente continua ad aumentare - Nel 2020 la spesa nazionale per la protezione dell'ambiente è stata di 273 miliardi di euro negli stati membri dell'Ue, con un aumento medio del 2 per cento l'anno dal 2006, secondo i dati pubblicati da Eurostat. Sorpresa: il contributo più significativo viene dal settore privato. Le imprese contano per circa il 57 per cento del totale della spesa per la protezione ambientale del 2020, a cui si aggiunge il 21 per cento delle famiglie e del settore no-profit. Il contributo dei governi ammonta appena al 22 per cento. La quota di investimenti sul totale della spesa per la protezione ambientale è stata pari al 20 per cento, cioè 54 miliardi.
Per il Tribunale dell'Ue, un suono non può essere un marchio - Un file audio contenente il suono che si produce all'apertura di una lattina di bevanda, seguito da un silenzio e da un gorgoglio, non può essere registrato come marchio per diverse bevande e per contenitori in metallo per il trasporto e il deposito, in quanto non presenta carattere distintivo. Lo ha stabilito il Tribunale dell'Ue in una sentenza con cui si è pronunciato per la prima volta sulla registrazione di un marchio sonoro presentato in formato audio.
Accade oggi in Europa
-Bce: conferenza stampa della presidente Lagarde sui risultati della revisione della strategia
-Consiglio: riunione informale dei ministri dell'Occupazione e degli Affari sociali
-Commissione: la presidente von der Leyen a Cipro e la Croazia per l'approvazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza
-Commissione: conferenza stampa del commissario Reynders sullo Scoreboard sulla giustizia
-Commissione: l'Alto rappresentante Borrell incontra in videoconferenza il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi
-Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sui diritti del lavoro in Bangladesh, i prezzi delle materie prime in Europa, le violazioni dei diritti umani in Iran, Hong Kong e Arabia Saudita, l'impatto del Covid sul settore aereo)
-Comitato economico e sociale: sessione plenaria (dibattito con il ministro degli Esteri sloveno Anze Logar sul semestre di presidenza del Consiglio dell'ue)
-Banca centrale europea: pubblicazione del resoconto della riunione del Consiglio dei governatori del 9 e 19 giugno
-Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sull'importazione di medicinali per uso umano non autorizzati dall'Ema ma da un altro stato membro
-Eurostat: indice del prezzo degli immobili nel primo trimestre