Europa Ore 7

E se l'aumento dell'inflazione non fosse temporaneo?

La rottura di Söder con Laschet; si apre la strada alla coalizione Semaforo. Yannick Jadot candidato dei Verdi alle presidenziali in Francia; Zemmour è una seria minaccia per Le Pen e il patto di sicurezza di Macron con la Grecia. Il Parlamento pronto a congelare i fondi a Frontex che propone un nuovo pacchetto sui migranti

David Carretta

Christine Lagarde ieri ha detto che gli stimoli monetari non vanno ritirati troppo rapidamente perché l'impennata dell'aumento dei prezzi nella zona euro è determinata da fattori provvisori. Il commissario Paolo Gentiloni ha lanciato l'allarme per gli effetti sulla ripresa economica dell'Ue. Il tema finirà anche sul tavolo dei capi di stato e di governo

La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ieri ha detto che gli stimoli monetari non vanno ritirati troppo rapidamente perché l'impennata di inflazione nella zona euro è determinata da fattori temporanei. "Non ci sono segnali che questo aumento dell'inflazione si stia diffondendo in tutta l'economia", ha detto Lagarde in una conferenza organizzata dalla Bce sulla politica monetaria post pandemia: "La sfida chiave è garantire che non reagiamo in modo eccessivo agli shock transitori dell'offerta che non hanno impatto sul medio termine". Ma nel momento in cui i prezzi di gas ed energia aumentano e i problemi nella catena di approvvigionamento sembrano approfondirsi, fino a quando la Bce potrà considerare l'inflazione come temporanea? Dalla risposta a questa domanda dipendono non solo le scelte sui programmi di acquisto titoli e sui tassi, ma anche la strategia dell'Ue e dei suoi stati membri per ridurre il debito con gradualità e finanziare gli investimenti del Green deal.

 

L'inflazione in agosto ha raggiunto il 3 per cento, ben oltre l'obiettivo del 2 per cento fissato dalla Bce. In alcuni paesi continuerà a salire nei prossimi mesi. Secondo alcune stime, l'inflazione in Germania potrebbe raggiungere il 5 per cento a fine anno. Secondo Lagarde ci sono fattori locali e globali che spingono i prezzi verso l'alto. Il ritorno dell'Iva ai tassi ordinari in Germania, dopo un taglio per reagire alla pandemia. I colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento. L'aumento del prezzo dell'energia rispetto al 2020. Ma "ci aspettiamo che l'inflazione scenda", ha assicurato Lagarde. Nel 2023 - cioè l'orizzonte temporale su cui opera la Bce - l'inflazione dovrebbe essere di appena l'1,5 per cento. Ma, settimana dopo settimana, mese dopo mese, l'impennata dei prezzi dell'energia continua. Ieri i prezzi di gas e petrolio sono ripartiti verso l'alto. Quello delle quote di emissione di CO2 del sistema europeo Ets ha raggiunto nuovi record, sopra i 65 euro a tonnellata. La penuria di materie prime aumenta i costi per le aziende che potrebbero trasferirli in modo durevole sui consumatori. Sul gas il quotidiano belga le Soir parla di "tempesta perfetta".

 

Il commissario Paolo Gentiloni ieri ha lanciato l'allarme per gli effetti dell'aumento dei prezzi sulla ripresa economica dell'Ue. “Ci sono diversi rischi” sulle prospettive economiche di forte ripresa, avrebbe dovuto dire Gentiloni in un discorso preparato per un evento organizzato da Generali (poi il commissario all'Economia ha parlato a braccio). Il primo rischio è la variante Delta fuori dall'Ue che danneggia la crescita globale. Il secondo sono “i colli di bottiglia protratti” nella catena di approvvigionamento che “potrebbero pesare sull'attività”. Il terzo è l'occupazione che non è ancora tornata ai livelli pre-crisi. Il quarto è l'inflazione. “La crescita nei prezzi dell'energia è ovviamente una preoccupazione particolare”, ha detto Gentiloni. Insomma, secondo il commissario, “è troppo presto per cantare vittoria. Non siamo ancora fuori dai guai e l'incertezza rimane molto alta”.

 

Il tema dell'aumento del prezzo dell'energia sta complicando i negoziati su “Fit for 55”, il pacchetto di misure legislative per mettere in opera il Green deal e ridurre le emissioni del 55 per cento entro il 2030. Oggi i ministri dei Ventisette discuteranno di “Fit for 55” in una sessione pubblica del Consiglio competitività. Ma il tema dei prezzi energetici finirà anche sul tavolo dei capi di stato e di governo. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha deciso che sarà il terzo punto di discussione del prossimo Vertice del 21 e 22 ottobre. La Commissione di Ursula von der Leyen intende correre ai ripari. In un'intervista a Bloomberg, la commissaria Kadri Simson ha annunciato che gli stati membri potranno usare le risorse incassate dal sistema Ets, che in teoria dovrebbero essere destinate a obiettivi climatici, per finanziare misure volte a compensare l'impatto sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 29 settembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Söder molla Laschet e apre la strada alla coalizione Semaforo - Il leader della Csu bavarese, Markus Söder, ieri si è congratulato con Olaf Scholz e ha detto che il candidato cancelliere della Spd ha il diritto di tentare per primo di formare un nuovo governo di coalizione “Semaforo” con Verdi e Liberali. “Scholz attualmente ha le migliori chance di diventare cancelliere”, ha detto Söder in una conferenza stampa: “Non si può legittimare moralmente un mandato a governare sulla base di un chiaro secondo posto”. La rottura di Söder aumenta la pressione su Laschet affinché il leader della Cdu rinunci al suo tentativo disperato di formare una coalizione “Jamaica”. Sul Foglio Micol Flammini spiega i dettagli della resa dei conti interna alla Cdu-Csu, ma anche ai Verdi: aumentano gli attacchi a Laschet e Annalena Baerbock.

 

Jadot candidato presidenziale dei Verdi in Francia - L'eurodeputato Yannick Jadot ha vinto di misura le primarie per il candidato alle elezioni presidenziali del partito Europe Ecologie-Les Verts in Francia. Jadot, considerato un moderato e un pragmatico, ha ottenuto il 51,03 per cento dei voti contro il 48,97 per cento di Sandrine Rousseau, esponente dell'ala intransigente dei verdi. Su 122 mila aventi diritto, oltre 104 mila persone hanno votato al secondo turno delle primarie dei Verdi. "Ho vinto, l'ecologia ha vinto", ha detto Jadot, promettendo di costruire un movimento "molto più ampio per vincere nel 2022".

 

Zemmour tallona Le Pen e facilita la vita a Macron - Secondo un sondaggio di Harris Interactive per Challanges sugli scenari al primo turno delle elezioni presidenziali in Francia, il giornalista Eric Zemmour potrebbe costituire una seria minaccia per Marine Le Pen in caso di sua candidatura. Se i Républicains sceglieranno Michel Barnier come suo candidato, Zemmour raccoglierebbe il 14 per cento delle intenzioni di voto contro il 16 per cento di Le Pen. Emmanuel Macron sarebbe nettamente in testa con il 26 per cento, mentre Barnier con l'8 per cento finirebbe dietro il leader dell'estrema sinistra, Jean-Luc Mélenchon. In uno scenario con Xavier Bertrand come candidato dei Républicains, Zemmour otterrebbe il 13 per cento contro il 16 per cento di Le Pen. Anche in questo caso Macron sarebbe nettamente in testa con il 23 per cento delle intenzioni di voto, mentre Bertrand si attesterebbe al 14 per cento.

 

Ségolène ripensa alla ricandidatura alle presidenziali - Appena sconfitta nell'elezione per il Senato della circoscrizione estera, l'ex candidata dei socialisti in Francia per le presidenziali, Ségolène Royal, non ha scartato l'ipotesi di ripresentarsi alle presidenziali della prossima settimana. Royal ha accusato il Partito socialista di averla boicottata nelle elezioni per il Senato, dove ha raccolto appena 11 voti su 533. "Il Ps mi ha fatto perdere", ha detto Royal su Frances 2. "Penso che la mia libertà dia loro fastidio, ma servono parole libere in un'organizzazione politica. Non è una setta. Visto che il Partito socialista mi restituisce la mia libertà e ritengo che sia necessario rappresentare le cose in modo diverso, perché no. Non escludo niente", ha risposto Royal all'ipotesi di una candidatura per le presidenziali.

 

Oggi l'accordo sul Consiglio commercio e tecnologia con gli Usa - La Francia dovrebbe abbandonare le sue ultime riserve alla bozza di conclusioni della riunione inaugurale Consiglio commercio e tecnologia tra Unione europea e Stati Uniti che si terrà oggi a Pittsburgh. Fonti della Commissione ci hanno detto che il via libera al documento dovrebbe essere formalizzato oggi in una riunione del Consiglio competitività. Sul Foglio spieghiamo a cosa dovrebbe servire il cosiddetto TTC: uno strumento di cooperazione transatlantica per contenere la sfida economica e tecnologica della Cina. Ma le resistenze della Francia, il cui orgoglio è stato ferito dal patto Aukus concluso da Joe Biden con Australia e Regno Unito, mostrano che i 27 non sono sulla stessa linea nel definire l'autonomia strategica dell'Ue.

 

Macron si fa il suo patto di sicurezza con la Grecia - Il presidente francese, Emmanuel Macron, e il primo ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, ieri hanno firmato un accordo di difesa e sicurezza, che comprende l'acquisto da parte della Grecia di tre (forse quattro) fregate dalla francese Naval Group. "I nostri paesi stanno facendo i primi passi verso un'autonomia strategica europea", ha detto Mitsotakis. Al di là del contratto - Naval Group era in concorrenza con la tedesca ThyssenKrupp Marine Sustems, l0landese Damen, l'italiana Fincantieri e la britannica Lockheed Martin, il patto tra Francia e Grecia ha un forte valore per Macron. Sul Foglio Mauro Zanon spiega che si tratta di successo simbolico e diplomatico per la Francia dopo lo schiaffo dell'Australia sull'Aukus. Ma non solo. Il testo dell'intesa prevede che i due paesi forniscono sostegno militare all'altro usando "tutti i mezzi a loro disposizione, inclusa la violenza armata se necessario" in caso di invasione del loro territorio. "I nostri due paesi, Grecia e Francia, hanno già sviluppato un'alleanza molto forte, che essenzialmente va oltre gli obblighi reciproci all'interno dell'Ue e della Nato", ha detto Mitsotakis.

 

Il Parlamento pronto a congelare i fondi a Frontex - La commissione Controllo di bilancio del Parlamento europeo ha chiesto di congelare una parte delle risorse destinate a Frontex perché l'agenzia dei guardia frontiera dell'Ue non ha risolto numerosi problemi nella gestione finanziaria e del personale, oltre che nelle operazioni di lotta contro l'immigrazione irregolare. In un rapporto approvato con 27 voti a favore, 2 contro e 1 astensione, i deputati chiedono di bloccare lo stanziamento di circa 90 milioni di euro, il 12 per cento del totale (757,8 milioni di euro) destinato a Frontex per l'esercizio 2020. I fondi dovrebbero essere sbloccati quanto Frontex avrà rispettato diverse condizioni, come il reclutamento di 20 funzionari per i diritti umani e tre direttori esecutivi con qualifiche sufficienti, l'istituzione di un meccanismo per segnalare incidenti gravi alla frontiera esterna e la creazione di un sistema operativo di sorveglianza dei diritti fondamentali. La plenaria del Parlamento europeo si esprimerà nella sessione del 18-21 ottobre.

 

La Commissione propone un nuovo pacchetto sui migranti - Il collegio dei commissari oggi adotterà un nuovo pacchetto dedicato al tema delle migrazioni, concentrandosi sui migranti irregolari. Il vicepresidente Margaritis Schinas e la commissaria Ylva Johannson scenderanno in sala stampa per presentare un rapporto su migrazione asilo, il piano di azione contro il traffico di migranti e alcune misure relative alla direttiva sulle sanzioni per i datori di lavoro che usano migranti irregolari.

 

L'infinita pazienza di Edi Rama sul matrimonio con l'Ue - La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ieri era in vista in Albania, dove il primo ministro, Edi Rama, ha mostrato una pazienza infinita sulle divisioni interne all'Ue per l'avvio formale dei negoziati di adesione con il suo paese. La convocazione della conferenza intergovernativa tra l'Ue e l'Albania è bloccata dal veto della Bulgaria, che ha un conflitto storico con la Macedonia del nord. “La porta è aperta e si apre sempre di più”, ha assicurato von der Leyen, auspicando che la conferenza intergovernativa si tenga entro la fine dell'anno: “Il vostro posto è nella famiglia europea”. Secondo la Commissione, l'Albania ha rispettato tutte le richieste dell'Ue. “Non scommetto più su nessuna data o calendario”, ha risposto Rama: “Non stiamo più preparandoci per il matrimonio, perché abbiamo già preparato tutto. Il matrimonio dipende dall'altra parte”. Secondo Rama: “Se si ama qualcuno, si ama qualcuno. Non si può fare pressioni dicendogli 'o andiamo insieme o vado con qualcun altro'. Noi siamo innamorati dell'Ue”, ma “per fare un matrimonio dobbiamo essere in due. Dobbiamo aspettare l'altra parte”, ha detto Rama.

 

La Commissione chiede a Volkswagen di compensare tutti i clienti europei - La Commissione europea e le autorità nazionali per la protezione dei consumatori ieri hanno chiesto a Volkswagen di compensare tutti i clienti europei per essere stati ingannati nell'ambito cosiddetto Dieselgate. La Commissione ritiene che la casa automobilistica tedesca abbia violato la legislazione dell'Ue vendendo automobili con dispositivi illegali per aggirare gli standard sulle emissioni. Ma Volkswagen finora ha compensato solo i clienti che risiedono in Germania. “Sei mesi fa è scoppiato il Dieselgate. Finora, non tutti i consumatori sono stati compensati. CI sono state sentenze di tribunali che hanno mostrato il trattamento ingiusto di Volkswagen nei confronti dei consumatori eppure il costruttore non vuole lavorare con le organizzazione dei consumatori per trovare soluzioni appropriate”, ha detto il commissario Didier Reynders. Volkswagen ha scritto alla Commissione per dire che i clienti fuori dalla Germania non hanno diritto a compensazioni perché le loro auto sono state modificate per rispettare gli standard legali.

 


Accade oggi in Europa

– Consiglio competitività (sessione mercato interno e industria)

– Commissione: visita della presidente von der Leyen in Kosovo, Montenegro e Serbia

– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

– Commissione: conferenza stampa dei commissari Schinas e Johansson sul pacchetto migrazione

– Commissione: i vicepresidenti Vestager e Dombrovskis partecipano alla prima riunione del Consiglio commercio e tecnologia Ue-Usa a Pittsburgh negli Stati Uniti

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa all'evento "Obiettivo net zero-la transizione possibile" organizzato da McKinsey & Company e a una conferenza sulle conseguenze dell'evasione e elusione fiscale organizzato dal Joint Research Center

– Consiglio: riunione del Coreper

– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sul trattamento dei dati personali da parte di Europol; sentenza sul ricorso presentato dal Fronte Polisario contro l'accordo di associazione tra Ue e Marocco e l'applicabilità al Sahara occidentale

– Agenzia Ue per la Cybersicurezza: conferenza stampa a Praga sulle sfide per la cybersicurezza europea

– Eurostat: dati sulle scorto di emergenza di petrolio nel secondo trimestre del 2021; dati sulle cause di morte nel 2018; dati sulle malattie cardiovascolari nel 2019