Europa Ore 7
L'Ue non condanna più i respingimenti
La Merkel si è congratulata con Scholz mentre Draghi rassicura su Lindner. Il Partito socialdemocratico in Svezia ha una nuova leader e Orbán mette la Commissione alle strette per bocciare il Recovery. Tre consigli regionali in Polonia fanno retromarcia sui LGBT, le cinque priorità transatlantiche, le cinque missioni dell'Ue e i costi del "Fit for 55"
L'emergenza in questa fase contro il traffico di rifugiati è la Bielorussia: "Lukashenka è disperato e sta cercando di destabilizzare l'Unione facendo entrare migranti", ha detto Ylva Johansson, che chiederà il permesso di inviare Frontex alla frontiera con il regime di Minsk. Varsavia ha già detto di “no”. Meglio che l'Europa non guardi, mentre muoiono persone al suo confine
La Commissione europea ieri ha presentato un nuovo piano d'azione contro il traffico di migranti per il periodo 2021-25 con l'obiettivo di smantellare i gruppi della criminalità organizzata, ma anche per rispondere alla sfida posta dai paesi terzi che utilizzano i migranti come arma politica contro l'Ue. L'emergenza in questa fase è la Bielorussia: il regime di Lukashenka sta spingendo migliaia di migranti dal Medio Oriente e dall'Afghanistan verso Polonia, Lituania e Lettonia in risposta alle sanzioni imposte dall'Ue. "Lukashenka è disperato e sta cercando di destabilizzare l'Ue facendo entrare migranti", ha detto la commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, accusando il regime di Minsk di spingere oltre-frontiera anche terroristi.
La Commissione vuole usare "tutti gli strumenti operativi, giuridici, diplomatici e finanziari a disposizione dell'Ue per rispondere alla strumentalizzazione della migrazione irregolare da parte degli attori statali, anche adottando misure sui visti, gli scambi commerciali, gli aiuti allo sviluppo, l'assistenza finanziaria". L'esecutivo comunitario ha proposto una sospensione parziale dell'accordo relativo alla facilitazione del rilascio dei visti con la Bielorussia, colpendo funzionari e persone con passaporto diplomatico. Ma quando si tratta di stati membri dell'Ue che usano politicamente i migranti o violano le regole internazionali sui rifugiati, la Commissione è molto meno severa.
Nella conferenza stampa di ieri per presentare il nuovo piano d'azione, né la commissaria Johansson né il vicepresidente Margaritis Schinas hanno voluto condannare esplicitamente quanto sta facendo la Polonia per “proteggere” la sua frontiera. Decine di migranti, prevalentemente afgani, sono bloccati in una zona di frontiera tra Polonia e Bielorussia dove il governo di Varsavia ha imposto lo stato d'emergenza. Né ong né giornalisti vi hanno accesso. Negli ultimi dieci giorni, cinque migranti sono morti di freddo e stenti in questa “no man's land” circondata da filo spinato.
“L'Ue deve sostenere la protezione della frontiera esterna. E' importante essere fermi nei confronti di Lukashenka”, ha detto Johansson. “Ma è anche una frontiera europea, non solo polacca. E' necessario rispettare regole, acquis e valori europei. Dobbiamo proteggere le persone che perdono la loro vita alle nostre frontiere”. Ma nessuna parola di critica ferma. Stessa ambiguità è stata espressa da Schinas. “L'Europa sarà sempre una destinazione di asilo" ma “abbiamo un obbligo di combattere contro le minacce ibride. E' nelle nostre regole di difendere, resistere e rompere il modello di business dei trafficanti”, ci ha detto il vicepresidente della Commissione.
La Lituania ha già approvato una legge per legalizzare i respingimenti, che sono vietati dalla Convenzione di Ginevra e dalle regole europee. La Polonia potrebbe fare altrettanto, dopo un voto della Camera bassa la scorsa settimana per introdurre i respingimenti. Schinas ha mostrato una certa comprensione. “E' stato proposto dalla Lituania e altri hanno idee simili: l'origine di questa rivendicazione è che è totalmente diverso gestire richieste di asilo presentate da gruppi di persone che arrivano alla frontiera individualmente e fare la stessa cosa per migliaia di persone che sono scortate alla frontiera con bus per essere strumentalizzate”, ha detto Schinas.
Johansson è stata un po' più esplicita verso la Polonia. La Commissione “ha diverse punti interrogativi” sulla legge polacca sui respingimenti, ha detto Johansson. “Dobbiamo discuterne con le autorità polacche. Ho pronto un team per andare in Polonia per discuterne e assicurare che tutti gli stati membri rispettino l'acquis (europeo) nella loro legislazione”. La commissaria oggi sarà a Varsavia per incontrare il ministro dell'Interno polacco, Mariusz Kamiński. Il colloquio avverrà all'aeroporto. Johansson chiederà il permesso di inviare Frontex alla frontiera con la Bielorussia. Varsavia ha già detto di “no”. Meglio che l'Ue non guardi, mentre muoiono migranti alla sua frontiera.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 30 settembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Merkel si congratula con Scholz - La cancelliera tedesca, Angela Merkel, si è congratulata ieri con il candidato della Spd, Olaf Scholz, per "il suo successo" alle elezioni di domenica. Il comunicato della cancelleria è visto da molti come un altro segnale favorevole alla coalizione "Semaforo" tra Spd, Verdi e liberali della Fdp, che Scholz dovrebbe guidare. Nel frattempo Verdi e Fdp hanno già iniziato i pre negoziati tra loro in vista dei negoziati per formare la coalizione con uno dei due grandi partiti. Martedì c'è stato un incontro (tenuto inizialmente segreto) tra i co-presidenti dei Verdi, Annalena Baerbock e Robert Habeck, e il leader dei liberali Christian Lindner e il segretario generale della Fdp, Volker Wissing. “Alla ricerca di un governo, stiamo esplorando terreno comune e ponti sulle linee che ci dividono. E stiamo trovandone qualcuno. Periodo entusiasmante”, ha scritto Habeck, pubblicando un selfie su Instagram dopo l'incontro. Domani ci sarà una riunione più ampia per avvicinare ulteriormente le posizioni e negoziare da una posizione più forte. Verdi e Fdp insieme hanno 210 seggi al Bundestag contro i 206 della Spd.
Draghi rassicura su Lindner - Sul Foglio oggi spieghiamo che la paura tutta italiana che il leader della Fdp, Christian Lindner, possa imporre austerità a tutti nell'Ue se andrà al ministero delle Finanze, è fortemente esagerata. Lo pensa anche Mario Draghi. E un po' strana come cosa: tanti dicono che l'attuazione di certe politiche dipende dagli individui che vanno al ministero delle Finanze”, ha spiegato ieri il presidente del Consiglio in conferenza stampa. Io ho l'impressione che sia semplicistica questa interpretazione. Ci sarà probabilmente anche un fondo di vero. Ma è difficile che il paese più grande d'Europa faccia politica europea a seconda della persona che sta al ministero delle Finanze e non anche di tutti gli altri membri del governo tra cui il cancelliere e altri partiti”, ha detto Draghi.
I socialdemocratici in Svezia hanno una nuova leader (e forse premier) - Il Partito socialdemocratico in Svezia ieri ha nominato Magdalena Andersson, l'attuale ministro delle Finanze, come prossimo leader, dopo l'annuncio di dimissioni dell'attuale primo ministro Stefan Lofven. La successione sarà formalizzata nel congresso di novembre. Poi Andersson dovrà affrontare un voto in parlamento per diventare premier al posto di Lofven. Restano alcune complicazioni, in particolare il rischio che il Parlamento non approvi il bilancio per il prossimo anno, cosa che potrebbe portare a elezioni anticipate. Con Andersson il trio scandinavo nell'Ue - Svezia, Finlandia e Danimarca - si ritroverebbe con tutte donne come primo ministro. Le prossime elezioni sono previste l'11 settembre del 2022. Uno dei temi dominante sarà quello del crimine e dell'immigrazione. "Siamo afflitti da criminalità di gang che non appartiene al nostro paese", ha detto ieri Andersson.
Pressioni sulla Commissione per bocciare il Recovery dell'Ungheria - La Commissione non ha ancora preso una decisione sui piani nazionali di ripresa e resilienza di Ungheria e Polonia, malgrado i termini per la valutazione stiano per scadere (per Budapest) o siano già passati (per Varsavia). I portavoce della Commissione mantengono l'assoluto riserbo. Un gruppo di organizzazioni non governative ha scritto ai commissari Valdis Dombrovskis, Paolo Gentiloni e Johannes Hahn per chiedere il massimo rigore sull'Ungheria. Una fonte dell'Ue ci ha spiegato quali punti sono in stallo. La Commissione vuole che l'Ungheria aderisca al database “Arachne” (lo strumento informatico di valutazione del rischio in cui vengono iscritti i beneficiari finali dei fondi), riformi il sistema degli appalti pubblici, garantisca l'accesso ai documenti e nomini procuratori indipendenti. Secondo la nostra fonte, il governo di Viktor Orbán appare inamovibile, mettendo la Commissione di fronte al dilemma se approvare il piano così com'è oppure bocciarlo.
Tre regioni in Polonia fanno retromarcia sui LGBT - Lunedì tre consigli regionali in Polonia hanno votato delle mozioni per cancellare le decisioni degli scorsi mesi di dichiararsi "LGBT-free zones". La provincia di Podkarpackie ha approvato una risoluzione dal titolo "Podkarpackie come regione di tolleranza". Quella di Lubelskie ha adottato un documento sulla "Protezione dei diritti fondamentali e delle libertà". La ragione dell'improvvisa marcia indietro? La Commissione aveva minacciato di bloccare i fondi di coesione. Altre due regioni rischiano ancora di perdere le risorse europee.
Il Consiglio competitività vuole frenare i costi di "Fit for 55" per l'industria - Il Consiglio competitività, dove siedono i ministri per l'Industria dei 27 stati membri, ieri ha deciso che si occuperà del pacchetto "Fit for 55" che include le misure legislative per tagliare le emissioni del 55 per cento entro il 2030 per mettere in pratica il Green deal. I ministri dell'Industria vogliono "monitorare da vicino e valutare regolarmente" le misure di "Fit for 55" e il loro "impatto sull'economia e l'industria dell'Ue. Questo è importante per assicurare che le misure concordate siano proporzionate e non danneggino la competitività e la crescita", ha detto Zdravko Počivalšek, il ministro per lo Sviluppo economico della Slovenia, che ha la presidenza di turno del Consiglio dell'Ue. A Bruxelles inizia a circolare un nuovo slogan, che è stato ripreso da Počivalšek: "Dobbiamo avere una decarbonizzazione a prezzo abbordabile". Problema: l'impostazione del Green deal di Ursula von der Leyen si fonda su un aumento del prezzo del CO2.
Il TTC a Pittsburgh partorisce cinque priorità transatlantiche - Nonostante gli ostacoli posti dalla Francia, l'Unione europea e gli Stati Uniti alla fine sono riusciti ad approvare non una, ma due dichiarazioni congiunte nella prima riunione del Consiglio commercio e tecnologia (TTC) di ieri a Pittsburgh. La dichiarazione fissa cinque priorità nella cooperazione transatlantiche nei seguenti settori: controllo delle esportazioni; monitoraggio degli investimenti diretti; sicurezza nelle catene di approvvigionamento (in particolare i semiconduttori), standard tecnologici (in particolare sull'Intelligenza artificiale) e sfide commerciali globali (in particolare le pratiche distorsive delle economie non di mercato). Perché due dichiarazioni? In realtà ci sono due versioni. La prima è quella dell'Ue in inglese con l'Ue prima degli Usa nei vari passaggi. La seconda è quella degli Usa in americano e gli Stati Uniti vengono prima dell'Ue.
La Commissione lancia cinque missioni (con ricerca da finanziare) - Il collegio dei commissari ieri ha approvato cinque nuove “missioni dell'Ue”, che dovrebbero permettere di migliorare la vita dei cittadini in Europa e altrove affrontando le grandi sfide in materia di salute, clima e ambiente. Le missioni sono una delle novità di “Horizon Europe”, il programma di ricerca dell'Ue: sosterranno la ricerca per realizzare le principali priorità della Commissione. La prima missione è “l'adattamento ai cambiamenti climatici”: sostenere almeno 150 regioni e comunità europee affinché diventino resilienti ai cambiamenti climatici entro il 2030. La seconda missione è la “lotta contro il cancro” (migliorare la vita di oltre 3 milioni di persone entro il 2030 mediante la prevenzione, i trattamenti e le soluzioni per vivere più a lungo e meglio). La terza missione è “far rivivere i nostri oceani e le nostre acque entro il 2030”. La quarta missione è arrivare a “100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030”. la quinta missione è un “patto europeo per i suoli” (100 laboratori viventi e centri faro per guidare la transizione verso la salubrità dei suoli entro il 2030).
Il Tribunale dell'Ue boccia gli accordi con il Marocco sul Sahara occidentale - Il Tribunale dell'Unione europea ieri ha annullato le decisioni del Consiglio sull'accordo tra Ue e Marocco che modifica le preferenze tariffarie concesse ai prodotti di origine marocchina e l'accordo di partenariato nel settore della pesca sostenibile, contestando il fatto che gli europei non hanno ottenuto il consenso del popolo del Sahara occidentale. Il ricorso era stato presentato dal Fronte Polisario. Anche se i giudici di Lussemburgo hanno sospeso gli effetti della loro decisione per un certo periodo di tempo per preservare l'azione esterna dell'Ue e la sicurezza giuridica dei suoi impegni internazionali, la sentenza rischia di provocare uno scontro tra Rabat e Bruxelles. Già nel 2018 la Corte di giustizia dell'Ue aveva detto che gli accordi di pesca precedenti tra Ue e Marocco non potevano applicarsi al Sahara occidentale. "Resteremo pienamente mobilitati per continuare la cooperazione tra l'Ue e il Regno del Marocco, in un clima di serenità e dialogo", hanno detto in una dichiarazione congiunta l'Alto rappresentante, Josep Borrell, e il ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita.
Il sentimento economico stabile a settembre - L'Indicatore del sentimento economico (Esi) è rimasto sostanzialmente stabile nella zona euro (-0,2 punti a quota 117,8) e nell'Unione europea a settembre (fermo a 116,6), grazie al fatto che il calo della fiducia nei settori dei servizi e del commercio al dettaglio è stata compensata da un aumento per il settore delle costruzioni e tra i consumatori, secondo i dati pubblicati ieri dalla Commissione europea. La fiducia nel settore dell'industria è rimasta stabile al secondo livello più alto di sempre. Quella dei servizi ha perso 1,4 punti, mentre nel commercio al dettaglio si è ridotta del 2,8 punti. La fiducia nel settore delle costruzioni è aumentata di 1,8 punti, mentre quella dei consumatori ha guadagnato 1,1 punti. Tra i grandi paesi l'Esi è cresciuto in Spagna (+1,7), Germania (+0,8), Olanda e Paesi Bassi (entrambi +0,6), mentre è peggiorato in Francia (-1,3) e Italia (-0,9).
Un europeo su cinque soffre di ipertensione - Nel 2019 il 22 per cento dei cittadini europei sopra i 15 anni hanno dichiarato di soffrire di pressione arteriosa alta, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. Tra gli stati membri, la quota più alta di persone che soffrono di ipertensione è stata registrata in Croazia (37 per cento), seguita da Lettonia e Ungheria (32 per cento. I livelli più bassi sono stati registrati in Irlanda (12 per cento), Lussemburgo, Romania e Paesi Bassi (tutti al 16 per cento). L'Italia si colloca appena sotto la media dell'Ue, con circa il 20 per cento. A livello di genere, la quota di donne che dicono soffrire di ipertensione è del 23 per cento contro il 21 per cento di uomini. Eurostat ha pubblicato anche i dati relativi ai decessi dovuti a malattie del sistema circolatorio nel 2018. Complessivamente il numero di morti dovuti a malattie del sistema circolatorio nell'Ue è stato di 1,7 milioni, pari al 37,1 per cento di tutti i decessi.
EuroNomine - Il collegio dei commissari ieri ha nominato l'italiana Maria Elena Scoppio direttore per "la Tassazione indiretta e l'amministrazione fiscale" nella Direzione generale per la Tassazione e l'Unione doganale (TAXUD). Entrata in Commissione nel 2002, Scoppio ha una lunga carriera nel settore della tassazione ed è attualmente membro del gabinetto del commissario Paolo Gentiloni. Il collegio ha anche nominato la spagnola Natalia Aristimuño Pérez direttore per "i Servizi digitali" nella Direzione generale per l'Informatica (DIGIT).
Accade oggi in Europa
– Commissione: visita della presidente von der Leyen in Bosnia e Herzegovina
– Commissione: il vicepresidente Timmermans partecipa al pre-COP26 a Milano
– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell in visita nella regione del Golfo (fino al 3 ottobre)
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Corte dei conti dell'Ue: relazione speciale sul sostegno di Europol nella lotta contro il traffico dei migranti
– Eurostat: dati sulla disoccupazione in agosto; indicatori sulla qualità della vita e l'ambiente naturale