Europa Ore 7
La pandemia dei non-vaccinati nell'Europa dell'est
Vertice spaccato sulla costruzione del muro, Draghi la spunta sui migranti secondari mentre Merkel sulla Polonia. Tusk è stato eletto leader di Piattaforma civica. La nuova crisi diplomatica con la Turchia
L'Europa centrale e orientale ha i tassi di vaccinazione più bassi dell'Ue: la Bulgaria è l'ultima in classifica, seguita dalla Romania. Anche l'Austria, se le cose dovessero peggiorare, prepara un lockdown dei non vaccinati
Ospedali pieni con pazienti che vengono trasferiti in altri paesi, posti in terapia esauriti, ambulanze in coda, centinaia di decessi ogni giorno: la pandemia di Covid-19 torna a colpire l'Unione europea ma, almeno per il momento, solo la metà orientale del continente che non si è vaccinata. Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia e Lituania registrano i tassi più bassi di copertura vaccinale nell'Ue e tra i più alti tassi al mondo di contagio e decessi. La scorsa settimana la Lettonia è stata il primo paese dell'Ue a reintrodurre un lockdown di quattro settimane. La Romania ha seguito una strada un po' diversa: le scuole sono state chiuse per due settimane e le mascherine saranno obbligatorie ovunque, ma per il resto della popolazione le misure restrittive (compreso il coprifuoco) si applicheranno solo a chi non ha il Green pass. Anche l'Austria, se le cose dovessero peggiorare, prepara un lockdown dei non vaccinati. “Non è ammissibile che il sistema sanitario venga sovraccaricato per colpa di indecisi e attendisti”, ha detto il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg. Se il numero di ricoverati Covid in terapia intensiva arriverà a un terzo della capacità totale, il governo austriaco imporrà ai non vaccinati di restare a casa.
L'Europa centrale e orientale ha i tassi di vaccinazione più bassi dell'Ue, dove il 75 per cento della popolazione adulta è completamente vaccinata (l'80 per cento ha ricevuto la prima dose). La Bulgaria è l'ultima in classifica con appena il 24,2 per cento degli adulti completamente vaccinati, seguita dalla Romania con il 35,6 per cento. L'effetto sui decessi è evidente. Secondo gli ultimi dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), negli ultimi 14 giorni la Romania e la Bulgaria hanno registrano rispettivamente 225 decessi e 180 decessi al giorno ogni 100 mila abitanti. Sui nuovi contagi, la Romania ha registrato quasi 1.000 casi al giorno ogni 100 mila abitanti, mentre in Bulgaria il tasso di incidenza è di 500 (ma si sospetta che il dato sia molto più alto). Anche i Baltici hanno tassi di vaccinazione degli adulti più bassi della media dell'Ue: 56,3 per per cento in Lettonia, 64,7 per cento per l'Estonia, 71,3 per cento per la Lituania. L'incidenza su 100 mila abitanti degli ultimi giorni è di 1.256 casi e 78 decessi per la Lettonia, 1.164 casi e 133 decessi per la Lituania e 1.086 casi e 50 decessi per l'Estonia. Secondo i dati dell'Ecdc, la situazione sta peggiorando rapidamente in altri paesi dell'Europa centrale e orientale in cui i tassi di vaccinazione sono più bassi, in particolare in Croazia, Slovenia e Slovacchia.
Anche nell'Europa occidentale il numero di contagi è in forte aumento, ma la pressione sugli ospedali resta gestibile. In Belgio in una settimana è cresciuto di oltre il 70 per cento passando da circa 2.500 a quasi 4.500. Secondo l'Ecdc, l'incidenza dei contagi è di 325 su 100 mila abitanti, ma per i decessi il dato è di appena 12,76. Il Belgio è al quinto posto per tasso di vaccinazione, con l'85 per cento degli adulti completamente vaccinati. I Paesi Bassi registrano un'incidenza di 228 casi su 100 mila abitanti, ma solo di 3,8 sui decessi. In Austria la situazione è leggermente peggiore con un'incidenza di 308 casi ogni 100 mila abitanti e 16,6 decessi. “La pandemia non è ancora nello specchietto retrovisore”, ha detto il cancelliere Schallenberg: “Stiamo andando verso una pandemia dei non-vaccinati”. In molti si attendevano a una quarta ondata con l'arrivo dell'autunno e del freddo. Al nord il numero di contagi è più alto che nei paesi del sud: la Germania ha un'incidenza di 147 nuovi casi ogni 100 mila abitanti l'Italia di appena 60, l'Irlanda di 432 e la Spagna di appena 49. Ma i decessi sono di gran lunga inferiori nei paesi in linea o sopra la media dell'Ue per copertura vaccinale.
In questo contesto un numero sempre più alto di stati membri sta adottando il Green pass come strumento per incentivare le vaccinazioni e tentare di limitare i contagi nei luoghi pubblici. In Belgio, dove il Green pass è stato introdotto a Bruxelles e in Vallonia per alcune attività, il ministro della Sanità, Frank Vandenbroucke, ha detto di essere favorevole alla sua estensione alle imprese. In Irlanda, dove il governo ha confermato l'obbligo del Green pass per ristoranti, pub ed eventi al chiuso, le prime vaccinazioni sono passate da circa 1.000 a 2.500 al giorno. A livello di Ue, la Commissione potrebbe restringere le condizioni del Green pass per i viaggi, escludendo le persone con tampone negativo dalle esenzioni su obblighi di test e quarantena.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 25 ottobre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Dopo il Vertice il Nucleare va verso la tassonomia - La Francia e un gruppo di paesi pro nucleare potrebbero averla vinta nella loro battaglia per inserire il nucleare nella tassonomia. Venerdì, al termine del Consiglio europeo, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha lasciato intendere che il nucleare potrebbe essere inserito nella classificazione degli investimenti verdi. "Abbiamo bisogno di più rinnovabili ed energie pulite", ma "abbiamo bisogno di una fonte stabile, il nucleare, e durante la transizione anche del gas naturale", ha detto von der Leyen in conferenza stampa. Non è chiaro se il nucleare sarà considerato solo un'energia di transizione come il gas, ma si tratta comunque di una svolta dopo le esitazioni della Commissione su pressione della Germania e altri paesi contrari al nucleare. La presidente ha annunciato la presentazione della proposta sulla tassonomia. Negli scorsi giorni erano circolate voci di un possibile rinvio. Diverse fonti ci hanno spiegato che l'atto delegato sulla tassonomia dovrebbe arrivare in dicembre. "Il nucleare fa parte del paniere. Mai in un Consiglio europeo c'è stato un sostegno così ampio e chiaro da 4 anni per sostenere il ricorso all'energia nucleare per realizzare i nostri obiettivi", ha detto Emmanuel Macron al termine del Consiglio europeo.
Il Vertice spaccato sulla costruzione del muro - La discussione al Consiglio europeo di venerdì mattina è stata molto più lunga del previsto. I capi di stato e di governo dei 27 si sono spaccati sulla richiesta di alcuni paesi di finanziare con il bilancio dell'Ue la costruzione di un muro alla frontiera con la Bielorussia. "C'è una posizione che dura da molto tempo alla Commissione e al Parlamento europeo che non ci saranno finanziamenti per fili spinati e muri", ha detto Ursula von der Leyen: "Continueremo a mantenere la pressione sul regime di Lukashenka”. Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha spiegato che anche l'Italia è contraria. Draghi ha dato un'interpretazione molto particolare a un paragrafo delle conclusioni del Consiglio europeo che lascia intravedere un'apertura sul muro perché si chiede alla Commissione di apportare i cambiamenti necessari alla legislazione dell'Ue. “Questo sembra un'apertura”, ma “non è assolutamente vero. Deve essere proposto dalla Commissione che è contro e approvato dal Consiglio europeo, dove non siamo d'accordo in tanti, a cominciare da noi”, ha spiegato Draghi: “Con questo linguaggio possiamo riaprire il negoziato sul Patto su migrazione e asilo”.
Draghi la spunta sui migranti secondari - Al Consiglio europeo c'è stata una forte pressione sull'Italia sui movimenti secondari. Durante la conferenza stampa finale, Mario Draghi ci ha spiegato di averla “spuntata” su “un numero abbastanza grande di paesi” che voleva inserire nelle conclusioni un riferimento a modifiche a Schengen. Ma il presidente del Consiglio ha riconosciuto che c'è un rischio che l'Italia e altri paesi siano tagliati fuori dalla libera circolazione con il ritorno ai controlli alle frontiere. “Quanto più debole è la protezione delle nostre frontiere esterne, tanto più forte è la pressione per l'introduzione di limitazioni ai movimenti delle persone all'interno dell'Unione. Questo è un fatto. Dobbiamo averlo in mente”, ha detto Draghi.
Merkel la spunta sulla Polonia - Ursula von der Leyen ha innescato la retromarcia sulla risposta della Commissione alla sfida della Polonia sullo stato di diritto e la primazia del diritto dell'Ue, dopo che Angela Merkel ha chiesto “dialogo” per evitare conseguenze “irreversibili” nella disputa con Varsavia. “Abbiamo una lunga strada davanti a noi. Questa strada è una combinazione di dialogo, risposta legale e azione concreta per restaurare l'indipendenza della giustizia”, ha detto von der Leyen, spiegando di aspettarsi che la Polonia riformi il regime disciplinare dei giudici. Come spieghiamo sul Foglio, grazie a questo espediente, la Commissione potrebbe persino dare il via libera al piano di Recovery della Polonia: i compromessi sullo stato di diritto fanno parte dell'eredità ingombrante di Merkel. Ma Varsavia non rinuncia all'escalation politica. In un'intervista al Financial Times, il premier Mateusz Morawiecki accusa la Commissione di voler iniziare "la terza guerra mondiale" e di usare il Recovery fund come una "pistola contro la nostra testa".
Tusk eletto leader di Piattaforma civica - Sul Foglio Micol Flammini spiega che sull'indipendenza della giustizia il governo del PiS fingerà di fare un passo verso l’Ue smantellando la Camera disciplinare, ma nel cassetto ha una riforma ben peggiore. Nel frattempo, l'ex primo ministro ed ex presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ieri è stato eletto leader di PIattaforma civica, il principale partito dell'opposizione in Polonia. Il risultato (97 per cento dei voti) era una formalità, dopo l'annuncio del ritorno alla politica polacca di Tusk alla fine dell'estate. Il leader di Piattaforma civica ha detto di essere contrario allo stop ai fondi del Recovery. "Nessuno sta pensando di punire i polacchi per l'ostinazione del PiS", ha detto Tusk. Ma ieri il primo ministro, Mateusz Morawiecki, ha accusato Piattaforma civica di essere responsabile dello stallo. "Posso assicurarvi che farò di tutto affinché i polacchi non subiscano gli effetti negativi delle richieste dei deputati di Piattaforma civica di bloccare i fondi che sono dovuti alla Polonia", ha scritto Morawiecki su Twitter.
L'Ungheria paragona l'Ue all'Urss - Un tweet del ministro ungherese della Giustizia, Judit Varga, nel giorno dell'anniversario della rivolta dell'Ungheria del 1956 ha provocato una marea di reazioni nel fine settimana. “Ricordiamo i combattenti per la libertà ungheresi che hanno affrontato i carri-armati sovietici nelle strade di Budapest. Abbiamo detto 'no' all'impero sovietico e diciamo no alle ambizioni imperiali di Bruxelles”, ha scritto Varga. Tra le molte risposte, da segnalare quella del ministro francese per gli Affari europei, Clément Beaune. “Cara Judit, rendiamo omaggio ai combattenti del 1956. Non si può decentemente dire che l'Ue equivale all'Urss. Avrebbero voluto poter scegliere democraticamente il loro destino e vivere in un'Europa che protegge i loro diritti. Non avevano questa scelta”, ha scritto Beaune. Tra le righe è un invito a usare l'articolo 50 del trattato?
L'Ue prepara l'uscita dall'accordo post-Brexit? - A proposito di articolo 50, secondo Bloomberg, l'Ue potrebbe valutare di porre fine all'accordo di libero scambio post Brexit, se il governo britannico deciderà di sospendere unilateralmente il Protocollo sull'Irlanda del nord invocando le circostanze eccezionali dell'articolo 16. La decisione, che richiede il sostegno unanime dei 27 stati membri, metterebbe fine al regime "zero dazi, zero quote" dell'accordo post Brexit. Nel frattempo, il ministro francese per gli Affari europei, Clément Beaune, ha spiegato di non essere ancora soddisfatto sul numero di licenze di pesca concesse dal Regno Unito ai pescatori francesi e minaccia rappresaglie se non ci sarà una soluzione entro la fine del mese.
Si apre una nuova crisi diplomatica con la Turchia - Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sabato ha ordinato al ministero degli Esteri di dichiarare 10 ambasciatori di paesi occidentali "persona non grata" dopo che i diplomatici hanno firmato una dichiarazione comune per chiedere il rilascio di Osman Kavala, imprenditore militante pro democrazia arrestato nel 2017. Gli ambasciatori presi di mira sono quelli di Stati Uniti, Germania, Francia, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Svezia, Canada, Norvegia e Nuova Zelanda. "L'espulsione di dieci ambasciatori è un segnale della deriva autoritaria del governo turco. Non ci lasceremo intimidire", ha detto il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.
Il calendario della settimana in Europa
Lunedì 25 ottobre
– Consiglio europeo: discorso del presidente Michel al World Health Summit
– Commissione: la presidente von der Leyen riceve la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati
– Commissione: visita del commissario Gentiloni a Madrid
– Parlamento europeo: settimana europea dell'uguaglianza di genere (fino al 28 ottobre)
– Corte dei conti europea: relazione annuale sull'esecuzione del bilancio dell'Ue per l'esercizio finanziario 2020; conferenza stampa del presidente Klaus-Heiner Lehne
Martedì 26 ottobre
– Consiglio: riunione straordinaria dei ministri dell'Energia
– Commissione: la presidente von der Leyen partecipa con il premier belga, Alexander de Croo, al lancio della Strategia biopharma del Belgio
– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa a una colazione di lavoro organizzata da Europa Press a Madri; discorso davanti alla commissione per l'Ue del Parlamento spagnolo
– Parlamento: conferenza stampa di Tomas Tobé e Fabienne Keller, relatori sui regolamenti sul Patto su migrazione e asilo
– Parlamento europeo: audizione pubblica della commissione Commercio sulla politica internazionale degli investimenti e la riforma della protezione degli investimenti
– Parlamento europeo: audizione alla commissione Commercio dei commissari Vestager e Dombrovskis sul Consiglio commercio e tecnologia Ue-Usa
– Parlamento europeo: audizione alla commissione Cultura della commissaria Jourova sulla libertà dei media
– Parlamento europeo: audizione pubblica sulle conseguenze della pandemia sulle donne e la promozione dell'uguaglianza di genere nei piani di Recovery
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Eurostat: dati sui prezzi dei carburanti a settembre; dati sulle forniture di gas nel 2020; dati sulle importazioni di energia nel primo semestre
Mercoledì 27 ottobre
– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
– Consiglio europeo: il presidente Michel incontra il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh
– Commissione: il vicepresidente Timmermans incontra l'inviato speciale del clima della Cina, Zie Zhenhua
– Commissione: discorso del commissario Gentiloni all'European Angel Investment summit
– Consiglio: riunione del Coreper
– Comitato economico e sociale: European Migration Forum
– Eurostat: dati sui rifiuti nel settore degli imballaggi del 2019; dati sui posti di lavoro non coperti nel secondo trimestre
Giovedì 28 ottobre
– Ecofin: riunione informale dei ministri delle Finanze sui piani di Recovery di Estonia, Finlandia e Romania
– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa alla conferenza "Il Futuro dell'Europa" organizzata dalla Business School di Bologna
– Commissione: discorso della commissaria Johansson al lancio del rapporto International Migration Outlook 2021 dell'Ocse
– Commissione: la commissaria Simson riceve Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Comitato economico e sociale: European Migration Forum
– Eurostat: dati sul commercio internazionale di merci per tipologia nel 2019; dati sui bambini a rischio di povertà o esclusione sociale nel 2020; indicatori sulla qualità della vista (governance e diritto fondamentali) nel 2019 e 2020
Venerdì 29 ottobre
– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa alla riunione congiunta dei ministri delle Finanze e della Sanità del G20 a Roma
– Consiglio: riunione del Corper I
– Eurostat: stima flash dell'inflazione a ottobre; stima flash di pil nel terzo trimestre; dati sulla tassazione nel 2020; conti annuali delle famiglie e delle imprese non finanziarie nel 2020
Sabato 30 ottobre
– Vertice del G20 a Roma con i presidenti Michel e von der Leyen
Domenica 31 ottobre
– Vertice del G20 a Roma con i presidenti Michel e von der Leyen
– Eurostat: dati sulla produzione e il commercio di zucche