Europa Ore 7
Rischio bocciatura per nucleare e gas nella tassonomia
L'endorsement di Moscovici per Draghi al Quirinale; Biden convoca gli europei sulla Russia; l'Ue si prepara alle rappresaglie di Putin sul gas. Borrell promette sanzioni rapide in caso di aggressione: l'Italia difende sanzioni proporzionate e dialogo con Mosca. Nuovo ottimismo sul Protocollo Brexit
La coperta è stretta: inserirli significherebbe togliere risorse future alle rinnovabili
E se la proposta della Commissione di inserire gas e nucleare nella tassonomia del Green deal venisse respinta? Lo scenario di una clamorosa bocciatura da parte del Consiglio o del Parlamento europeo non può più essere escluso, dopo le obiezioni sollevate da diversi stati membri, dalla Piattaforma sulla finanza sostenibile e dal portavoce per l'Ambiente del Partito popolare europeo. Come non può essere esclusa la possibilità che la Commissione ritiri la bozza del secondo atto delegato sulla tassonomia, prima ancora che Consiglio o Parlamento europeo abbiano la possibilità di esprimersi. La bozza era stata inviata alle capitali il 31 dicembre, con settimane di ritardo rispetto al calendario previsto. Ursula von der Leyen aveva cercato di accontentare tutti i principali attori. Sul nucleare la Francia e alcuni paesi dell'est che vogliono costruire nuove centrali. Sul gas la Germania, l'Italia e altri paesi dell'est che devono uscire dal carbone. Un'intesa sembrava essere stata raggiunta tra Emmanuel Macron e Olaf Scholz. Ma, tra stati membri in rivolta e giochi di politica interna, tutto sembra essere rimesso in discussione.
La tassonomia è la classificazione degli investimenti considerati come compatibili con il Green deal dell'Ue, attorno al quale ruoteranno le future regole dei settori finanziario e fiscale. In gioco ci sono centinaia di miliardi di investimenti pubblici e privati che possono andare in una direzione o in un'altra. La coperta è stretta: inserire gas e nucleare significa togliere risorse future alle rinnovabili. Il mondo ecologista ha duramente criticato la bozza della Commissione. Ma a fare più male è il parere della Piattaforma sulla finanza sostenibile, il gruppo di esperti che consiglia la stessa Commissione sulla tassonomia. Se non è una bocciatura, poco ci manca. Il documento di oltre 40 pagine contesta le scelte su gas e nucleare. Secondo la Piattaforma, le soglie scelte dalla Commissione per considerare le centrali a gas compatibili con il Green deal sono troppo alte. Quanto al nucleare, sarebbe violato il principio del "do not significant harm" (non fare danni significativi). La Piattaforma ha chiesto esplicitamente alla Commissione di modificare la sua bozza sia sul gas sia sul nucleare.
Nel fine settimana era stata la Germania a chiedere di emendare la bozza della tassonomia per escludere il nucleare. In caso contrario, il governo di Berlino minaccia di bocciare la proposta della Commissione. La Spagna è particolarmente critica. Austria e Lussemburgo non solo hanno annunciato il loro voto contrario per l'inserimento del nucleare, ma minacciano di fare ricorso alla Corte di giustizia europea (il parere della Piattaforma potrebbe dar loro una mano). L'Italia ha criticato la bozza sul gas, ma per le ragioni opposte a quelle della Piattaforma: il governo di Roma ha espresso preoccupazione per i limiti troppo bassi per le centrali a gas esistenti. Al Consiglio è difficile trovare una maggioranza qualificata che possa bocciare la proposta della Commissione. Ma non è esclusa una coalizione di contrari, anche se per ragioni opposte.
Anche al Parlamento europeo cresce il fronte degli oppositori. I gruppi dei Verdi e della Sinistra sono contrari all'inserimento del nucleare. Una parte importante dei Socialisti & Democratici, in particolare le delegazioni spagnola e italiana, è critica. Anche dentro il Partito popolare europeo iniziano ad alzarsi voci in dissenso. “Forse la migliore cosa da fare è cestinare questo atto delegato”, ha detto ieri il deputato tedesco, Peter Liese, che è portavoce del Ppe per l'Ambiente. “Dopo il rapporto del gruppo di esperti, non posso vedere come si possa arrivare a un provvedimento ragionevole”. Secondo Liese, “al Parlamento europeo, il rigetto dell'atto delegato sulla tassonomia sta crescendo in tutti i gruppi politici”. Il portavoce della Commissione, Eric Mamer, ieri ha detto che l'esecutivo di von der Leyen ha “bisogno di un po' di tempo per analizzare i commenti che ci sono stati inviati”. La proposta formale su nucleare e gas nella tassonomia sarà presentata “appena possibile”, ha detto il portavoce.
Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di martedì 25 gennaio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
L'endorsement di Moscovici per Draghi al Quirinale - Ieri la prima chiama per l'elezione del presidente della Repubblica in Italia è andata a vuoto. Si ricomincia oggi con il nome di Mario Draghi tra i quirinabili. Nel silenzio delle istituzioni dell'Ue è stato un ex commissario, il francese Pierre Moscovici, a intervenire nel dibattito italiano. “Alcuni si preoccupano di vedere Mario Draghi lasciare la presidenza del Consiglio per il Quirinale. Se fa questa scelta, deve essere compreso. Da presidente della Repubblica, potrebbe costituire un polo di stabilità e di influenza per l'Italia per 7 anni”, ha scritto Moscovici su Twitter, invitando a “dare fiducia” a Draghi. Con il suo messaggio, però, Moscovici ha svelato i timori di alcuni nell'establishment europeo di fronte alla possibilità che non sia più Draghi a dirigere il governo.
Biden convoca gli europei sulla Russia - Il presidente americano, Joe Biden, ieri ha convocato i partner europei per una videoconferenza per discutere della risposta occidentale alle minacce della Russia all'Ucraina e all'architettura di sicurezza europea. La formazione è quella dei momenti gravi: il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il premier britannico, Boris Johnson, il presidente francese, Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, e il presidente polacco, Andrzej Duda. Ieri Johnson ha avvertito che la Russia ha ammassato sufficienti truppe per “una guerra lampo” volta a conquistare Kiev. Sul Foglio Paola Peduzzi spiega nei calcoli di Biden non c'è soltanto l’Ucraina ma la presenza stessa dell'America in Europa: secondo la super esperta Fiona Hill, l'obiettivo finale di Putin è espellere gli Stati Uniti.
L'Ue si prepara alle rappresaglie di Putin sul gas - Com'è andata la videoconferenza? Il presidente Biden ha pubblicato un Tweet per dire che i leader occidentali si preparano a "imporre costi economici severi alla Russia e a rafforzare la sicurezza sul fianco occidentale". Ma ogni leader ha messo l'accento su ciò a cui tiene di più, dando l'impressione di priorità diverse. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha spiegato che la de-escalation "deve passare attraverso l'espressione di avvertimenti fermi e credibili" alla Russia, ma ha ribadito la sua volontà di un "dialogo rafforzato" con Mosca. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha espresso al volontà di "continuare gli sforzi diplomatici", ma ha aggiunto che "un'ulteriore aggressione russa contro l'Ucraina avrà conseguenze molto gravi". La dichiarazione più interessante forse è venuta da Ursula von der Leyen. Nel comunicato della presidente della Commissione, si legge che i leader occidentali "hanno auspicato il successo della diplomazia, ma stanno compiendo preparativi per ogni eventualità". Ovviamente c'è un riferimento a "sanzioni settoriali e individuali" contro la Russia. Inoltre, "la Commissione lavora con gli stati membri e gli alleati sulla preparazione, dall'energia alla cyber-sicurezza". Tradotto, l'Ue si aspetta rappresaglie di Putin nel settore del gas e attacci ibridi russi contro i suoi sistemi informatici.
Borrell promette sanzioni rapide in caso di aggressione - L'Alto rappresentante, Josep Borrell, ieri ha rifiutato di svelare le sanzioni su cui sta lavorando l'Unione europea, ma ha promesso una decisione rapida in caso di aggressione della Russia contro l'Ucraina. "Parte della deterrenza delle sanzioni è non dare informazioni precise”, ha detto Borrell, dopo la riunione con i ministri degli Esteri dell'Ue. Le sanzioni "saranno adottate tempestivamente se servono al momento in cui servono”, ha aggiunto Borrell. Sarà davvero così? Il Consiglio Affari esteri ha adottato una dichiarazione per ribadire il sostegno all'Ucraina, affermare l'unità europea e dire che non c'è spazio per le sfere di influenza. Ma i primi a mettere in discussione la determinazione dell'Ue sono gli stati membri dell'est. Come spieghiamo sul Foglio tra gli europei c'è chi ritiene che l'unica deterrenza contro Putin siano gli Stati Uniti e la Nato. Gli Stati Uniti hanno messo 8.500 soldati in stand-by. L'Alleanza atlantica, sta spostando navi, aerei e truppe verso il suo confine orientale.
Di Maio assente, l'Italia difende sanzioni proporzionate e dialogo con Mosca - Malgrado la gravità della crisi ucraina, Luigi di Maio era uno dei due ministri degli Esteri assenti nella riunione del Consiglio di ieri a Bruxelles. E' stato l'ambasciatore Pietro Benassi a rappresentare l'Italia. L'altro ministro assente, il polacco Zbigniew Rau, si è fatto sostituire da un rappresentante politico, il sottosegretario, Paweł Jabłoński. Evidentemente i negoziati sull'elezione del presidente della Repubblica sono stati considerati più importanti. L'Ansa ha raccolto alcune indiscrezioni sulla posizione dell'Italia: massima solidarietà all'Ucraina, pronta alle sanzioni in caso di aggressione russa, ma le misure restrittive devono essere “graduali e proporzionate” e va incoraggiato un dialogo “ai più alti livelli” con la Russia.
Macron cerca di riprendere l'iniziativa - Il presidente francese, Emmanuel Macron, sta cercando di riprendersi un ruolo nella crisi ucraina. Prima della videoconferenza con Biden, fonti dell'Eliseo hanno fatto sapere che nei prossimi giorni Macron chiamerà Vladimir Putin per proporgli un percorso verso la de-escalation. La data non è ancora stata annunciata. Ma nel frattempo il formato Normandia dovrebbe risorgere, con un incontro a livello di direttori politici a Parigi domani tra Francia, Germania, Russia e Ucraina (che inizialmente doveva tenersi ieri). La Francia ha fatto pressioni su Kiev per far ritirare una legge sul Donbass che violerebbe gli accordi di Minsk, in particolare l'amnistia per i combattenti. Sul Foglio Micol Flammini come l'Ucraina cerca di evitare allarmismi, stringe i denti e fa il conto dei possibili danni, non soltanto militari.
Nuovo ottimismo sul Protocollo Brexit - Il secondo faccia a faccia ieri tra il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic, e il ministro degli Esteri britannico, Liz Truss, ha rilanciato le speranze di un rapido accordo sull'implementazione del Protocollo irlandese della Brexit. L'atmosfera è stata "costruttiva", ha detto Sefcovic: "Se la buona volontà politica sarà mantenuta, le nostre discussioni potrebbero portare a un accordo tempestivo". Sefcovic ha comunque chiesto di concentrarsi sulle sfide pratiche per i cittadini e le imprese dell'Irlanda del nord. Truss ha spiegato di volere un accordo rapido. Il ministro degli Esteri potrebbe avvantaggiarsene politicamente sul piano interno. In caso di caduta di Boris Johnson, Truss è considerata una dei favoriti per succedergli come primo ministro. Ieri si è aggiunta una nuova festa ai precedenti Party Gate di Downing Street. Secondo ITV, Johnson ha partecipato alla sua festa di compleanno durante il primo lockdown del 2020 con una trentina di persone. Nel frattempo, ieri uno dei membri del governo, Lord Agnew, si è dimesso con un discorso davanti alla Camera dei Lord che vale la pena guardare.
Inizia il gioco delle sedie nelle commissioni del Parlamento europeo - Le commissioni del Parlamento europeo ieri hanno iniziato a rinnovare il mandato di presidenti e vicepresidenti per la seconda metà della legislatura. Nella prima giornata, il gioco delle sedie non ha prodotto molte novità. La socialista italiana, Irene Tinagli, è stata rieletta alla presidenza della commissione Affari economici e monetari. Gli altri presidenti rieletti sono: il socialista tedesco, Bernd Lange, alla commissione per il Commercio internazionale; il popolare tedesco, David McAllister, alla Affari esteri; la verde francese, Karima Delli, alla Trasporti; la popolare tedesca, Monika Hohlmeier, alla Controllo di bilancio; il popolare tedesco, Norbert Lins, all'Agricoltura; il francese di Renew, Pierre Karleskind, alla Pesca. L'unica novità è l'elezione del rumeno Dragos Pislaru, del gruppo di Renew, presidente della commissione Affari sociali. Nella prima metà della legislatura il posto era stato occupato da una deputata slovacca del gruppo sovranista Ecr, Duris Nicholsonova. Il rinnovo delle cariche nelle commissioni parlamentari prosegue per tutta la settimana.
La Corte dei Conti vuole un booster per il 5G e la sicurezza - La Corte dei conti europea ha chiesto un nuovo slancio per accelerare il dispiegamento del 5G nell'Unione europea, constatando che gli stati membri stanno sperimentando notevoli ritardi ostacolando il raggiungimento degli obiettivi comuni in termini di accesso e copertura. In una relazione speciale pubblicata ieri, la Corte evidenzia anche i problemi di sicurezza dovuti al fatto che sei degli otto maggiori fornitori delle infrastrutture di rete 5G, tra cui la cinese Huawei, non hanno la sede principale nell'Ue. La Corte teme che gli utenti europei possano essere soggetti a normativa di paesi terzi, laddove i centri di controllo siano ubicati al di fuori dell'Ue. I giudici contabili hanno anche sottolineato che, nonostante la natura transfrontaliera dei timori circa la sicurezza del 5G, vi sono poche informazioni disponibili al pubblico sul modo in cui gli stati membri affrontano la questione. Finora, la Commissione non ha valutato il potenziale impatto dello scenario in cui uno stato membro costruisca le proprie reti 5G utilizzando apparecchiature di un fornitore considerato ad alto rischio in un altro Stato membro. Secondo la Corte, questo potrebbe incidere sulla sicurezza transfrontaliera e persino sul funzionamento dello stesso mercato unico dell’Ue.
La Commissione non fermerà Lufthansa su Ita – Il Foglio sabato ha fatto lo scoop sull'acquisizione di una quota di Ita da parte Lufthansa. Ieri è arrivata la conferma dell'interessamento della società tedesca come partner industriale del colosso delle crociere Msc. Dall'Unione europea non dovrebbero arrivare obiezioni. Ieri abbiamo chiesto alla Commissione se ci siano ancora paletti per le regole sugli aiuti di stato dopo gli aiuti ricevuti da Lufthansa nel 2020. All'epoca era stato imposto un divieto di acquisizioni. Ma dato che Lufthansa ha rimborsato buona parte degli aiuti della ricapitalizzazione, il divieto è stato revocato. "Dato che, dopo la restituzione delle partecipazioni silenti, più del 75 per cento dell'aiuto è stato restituito, il divieto di acquisizioni e i limiti stretti alla remunerazione del management, incluso il divieto sul pagamento di bonus, sono stati tolti", ci ha detto un portavoce della Commissione.
Accade oggi in Europa
– Consiglio Affari generali
– Consiglio di associazione e stabilizzazione Ue-Serbia
– Presidenza francese dell'UE: riunione informale dei ministri della Competitività e della ricerca
– Parlamento europeo: audizione dei commissari Dombrovskis, Gentiloni e Schmit alla commissione Affari sociali
– Parlamento europeo: audizione dell'Alto rappresentante Borrell alla commissione Esteri sulla Bussola strategica
– Parlamento europeo: audizione del ministro degli Esteri francese, Jean-Yve Le Drian
– Commissione: la presidente von der Leyen riceve il vicecancelliere tedesco, Robert Habeck, e il primo ministro serbo, Ana Brnabic
– Commissione: il vicepresidente Timmermans incontra in videoconferenza l'inviato speciale per il Clima degli Stati Uniti, John Kerry
– Commissione: discorso del commissario Breton alla 14a Conferenza europea sullo spazio
– Servizio europeo di azione esterna: discorso dell'Alto rappresentante Borrell alla 14a Conferenza europea sullo spazio; discorso dell'Alto rappresentante Borrell all'evento "L'Europa in pericolo"
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Agenzia europea dei medicinali: conferenza stampa sull'entrata in vigore del regolamento sui trial clinici
– Eurostat: statistiche sulle condizioni materiali di vita nel 2020