Europa Ore 7

L'Ue diventa all'improvviso una potenza geopolitica

L'Ue potrebbe attivare la protezione temporanea per i rifugiati ucraini, i numeri della crisi umanitaria, von der Leyen annuncia il divieto di Russia Today e Sputnik. Bayrou permetterà a Le Pen di candidarsi alle presidenziali

David Carretta

I 27 hanno deciso un nuovo pacchetto di sanzioni – il terzo in una settimana, il secondo da venerdì – che prevede il divieto di effettuare transazioni con la Banca centrale russa, il bando di tutte le compagnie aeree russe (compresi gli aerei privati degli oligarchi) e l'inserimento nella lista nera dell'Ue di un'altra ventina di funzionari, militari e oligarchi che hanno sostenuto la guerra di Putin

L'invasione dell'Ucraina da parte di Vladimir Putin ha improvvisamente trasformato l'Unione europea in una potenza geopolitica. Confrontati a una minaccia esistenziale per la sicurezza europea e l'ordine internazionale, negli ultimi cinque giorni, l'Ue e i suoi stati membri hanno adottato misure senza precedenti, inimmaginabili fino a pochi giorni fa, per sostenere Volodymyr Zelensky, disconnettersi dalla Russia e fare del regime di Putin un paria internazionale. Misure restrittive contro banche, finanza, aerei e oligarchi russi, forniture dirette di armi all'Ucraina e protezione temporanea per i rifugiati che fuggono dalla guerra, iniziative diplomatiche globali per far condannare Putin all'Assemblea generale delle Nazioni Unite: l'Ue ha abbandonato ogni esitazione e sta ricorrendo a tutti gli strumenti a sua disposizione, puntando su unità e determinazione come deterrente per la nuova situazione geopolitica imposta da Putin. Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un discorso davanti al Bundestag, ieri ha cancellato in qualche minuto anni di Ostpolitik promossa dalla Germania, e in particolare dal suo partito socialdemocratico. La Germania fornirà armi letali all'Ucraina, aumenterà la spesa per la Difesa con un fondo da 100 miliardi di euro e aprirà dei rigassificatori per allontanarsi dal gas russo. “Dobbiamo mettere fine ai guerrafondai come Putin. Questo richiede a noi di essere forti”, ha detto Scholz. Anche la Svezia ha rotto con la sua tradizione, decidendo di fornire armi letali all'Ucraina.

Cosa è successo? Il pensiero strategico su Putin è cambiato radicalmente la scorsa settimana. Quel che pensa ora l'Ue ce lo siamo fatti spiegare da un alto funzionario dell'Ue: “Questa è la più grande minaccia alla sicurezza europea dalla seconda guerra mondiale. Una potenza nucleare ha deciso di invadere uno dei suoi vicini in modo ingiustificato e non provocato. Se vogliamo la pace in Europa dobbiamo sostenere l'Ucraina”, ci ha detto il funzionario dell'Ue. La resistenza dell'Ucraina di Volodymyr Zelensky di fronte all'invasore ha ispirato gli europei. “Le forze armate ucraine non stanno difendendo solo il loro paese: stanno difendendo il futuro della sicurezza europea e il diritto internazionale”, ci ha spiegato il funzionario dell'Ue: “Stanno difendendo la pace per cui le vecchie generazioni si sono battute per fare in modo che le future generazioni non dovessero più vivere la guerra”. Nell'Ue tutto è cambiato e tutto è diventato possibile, senza i distinguo e gli egoismi dei suoi stati membri, che avevano marcato la fase precedente al conflitto e le prime ore della guerra.

Le ultime decisioni senza precedenti sono state adottate ieri sera dai ministri degli Esteri in una riunione straordinaria convocata dall'Alto rappresentante, Josep Borrell. I 27 hanno deciso un nuovo pacchetto di sanzioni – il terzo in una settimana, il secondo da venerdì – che prevede il divieto di effettuare transazioni con la Banca centrale russa, il bando di tutte le compagnie aeree russe (compresi gli aerei privati degli oligarchi) e l'inserimento nella lista nera dell'Ue di un'altra ventina di funzionari, militari e oligarchi che hanno sostenuto la guerra di Putin. La decisione formale sull'esclusione di alcune banche russe dal sistema di pagamenti internazionali di Swift dovrebbe essere adottata nei prossimi giorni, ma c'è già un accordo politico. Lo stesso vale per nuove sanzioni economiche contro la Bielorussia. L'Ue lavora anche ad allargare il campo degli oligarchi che saranno inseriti nella sua lista nera. “Vogliamo isolare la Russia e farla diventare un paria internazionale”, ci ha spiegato il funzionario dell'Ue.
 

I ministri degli Esteri dei Ventisette ieri hanno adottato un'altra decisione senza precedenti: l'Ue userà la “Peace facility” per finanziare direttamente la fornitura di armi letali e non-letali alle forze armate dell'Ucraina per diverse centinaia di milioni di euro. Non saranno solo elmetti e giubbotti antiproiettile, ma anche sistemi di difesa aerea e missili anticarro. La decisione sull'uso della “Peace Facility” per fornire armi letali a un paese in guerra è “storica” per due ragioni: è la prima volta che accade e la somma allocata da questo strumento della politica estera europea non si era mai vista, ci ha detto il funzionario dell'Ue. “Un altro tabù è caduto”, ha detto Borrell.

 

La valutazione dell'Ue della situazione sul terreno è che “la resistenza ucraina è molto più forte di quanto si pensasse e pensasse la leadership russa”. I seguiti della guerra sono imprevedibili, e una vittoria della Russia non è più data per scontata. Ma l'Ue ha preso nota con preoccupazione delle diverse mosse di Putin: ricorso ad armi sempre meno precise, utilizzo dei ceceni, decisione di mettere in allerta il sistema di deterrenza nucleare. “Il comportamento di Putin potrebbe diventare sempre più pericoloso”, ci ha spiegato il funzionario dell'Ue. Ma le minacce non sembrano più spaventare. L'obiettivo dell'Ue ora è “far prevalere il diritto internazionale sull'uso brutale della forza”, ci ha detto il funzionario.

 



Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 28 febbraio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

L'Ue potrebbe attivare la protezione temporanea per i rifugiati ucraini - E' un'altra misura senza precedenti. La Commissione questa settimana proporrà di attivare la direttiva sulla protezione temporanea, che era stata introdotta nel 2001 dopo le guerre dei Balcani e il Kosovo, ma che non era mai stata utilizzata nemmeno per la crisi dei rifugiati siriani del 2015. Lo ha annunciato ieri la commissaria Ylva Johansson, dopo una riunione straordinaria dei ministri dell'Interno dell'Ue. “E' tempo di attivare la direttiva sulla protezione temporanea per sostenere gli ucraini”, ha detto Johansson: Tra i rifugiati ucraini “molti di loro hanno passaporto biometrico, quindi possono stare nell'Ue senza visto per 90 giorni. Finora un numero limitato ha chiesto asilo. Ma le cose cambieranno. Dovremo essere pronti per il giorno 91 e un numero molto più alto di persone che cercheranno di venire e devono essere benvenuti”. La proposta sarà presentata prima della prossima riunione dei ministri dell'Interno di giovedì. Ma non tutti gli stati membri ieri hanno detto di essere favorevoli. Paradossalmente sono quelli in prima linea a essere contrari. “Ho constato una grande maggioranza per sostenere l'attivazione di questa possibilità”, ha spiegato il francese Gerard Darmanin, che ha la presidenza di turno dell'Ue. Ma “ci sono state alcune riserve sulla forma. Sono i paesi direttamente in crisi. Prenderò il telefono per convincere questi paesi, ma la Francia lo metterà all'ordine del giorno del Consiglio Affari interni”, ha detto Darmanin.

 

In arrivo una piattaforma per la solidarietà sui rifugiati ucraini - La direttiva sulla protezione temporanea prevede il ricollocamento dei rifugiati tra gli stati membri, ma solo su base volontaria. La commissaria Johansson ieri ha detto che diversi paesi hanno espresso la volontà di accogliere gli ucraini che fuggono dalla guerra. La Commissione sta preparando anche una “piattaforma di solidarietà” nei confronti dei paesi di primo ingresso.

 

I numeri della crisi umanitaria a venire per l'Ue - Secondo le stime della Commissione, più di 300 mila ucraini sono fuggiti finora dal paese in guerra, dirigendosi verso Polonia, Slovacchia, Romania e Ungheria. La commissaria Johansson ieri ha lodato “la solidarietà impressionante dei cittadini europei nei confronti dei rifugiati ucraini”. Molti si stanno già spostando più a ovest, in particolare in Germania. Deutsche Bahn (le ferrovie tedesche) ha annunciato che i cittadini ucraini con passaporto o carta di identità potranno usare gratuitamente tutti i treni a lunga percorrenza tra Polonia e Germania. “Vogliamo rendere più facile per i rifugiati continuare il loro viaggio dal confine alla Germania”, ha detto Deutsche Bahn in un comunicato. Ma l'emergenza umanitaria che l'Ue dovrà affrontare rischia di essere molto più grande. Il commissario responsabile, Janez Lenarčič, ha spiegato che le Nazioni Unite stimano che 18 milioni di ucraini subiranno conseguenze umanitarie in Ucraina o nei paesi vicini. L'Unhcr stima che ci saranno 4 milioni di rifugiati dall'Ucraina a cui si aggiungono 7 milioni di sfollati interni. “Questi dati sono enormi e dobbiamo prepararci per questa emergenza umanitaria che è di proporzioni storiche”, ha detto Lenarčič.

 

Von der Leyen annuncia il divieto di Russia Today e Sputnik - Tra le molte misure senza precedenti che l'Ue ha adottato o si prepara ad adottare, c'è la possibilità di bandire Russia Today e Sputnik. “Vieteremo nell'Ue la macchina mediatica del Cremlino”, ha annunciato ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen: “Russia Today e Sputnik, così come le loro sussidiarie, non saranno più in grado di diffondere le loro menzogne per giustificare la guerra di Putin e seminare divisioni nella nostra Unione”. Von der Leyen ha spiegato che la Commissione sta “sviluppando strumenti per vietare la loro disinformazione tossica e dannosa in Europa. “Buona decisione”, ha commentato il ministro francese per l'Informazione, Cédric O.
 

Bp esce di Rosneft - Anche il settore privato sta adottando decisioni senza precedenti. Un esempio è arrivato ieri dal gigante petrolifero britannico Bp, che ha annunciato la vendita della sua partecipazione del 19,75 per cento nel colosso russo Rosneft. “L'attacco della Russia contro l'Ucraina è un atto di aggressione che sta avendo tragiche conseguenze nella regione. Bp ha operato in Russia per oltre 30 anni”, ma “questa azione militare rappresenta un cambiamento fondamentale”, ha detto il presidente di Bp, Helge Lund.

 

Lo speciale del Foglio - Il Foglio è mobilitato per seguire la guerra in Ucraina sotto tutti i suoi aspetti. Daniele Raineri è a Kyiv e racconta la capitale spettrale che resiste all'attacco della Russia. Micol Flammini spiega perché la Polonia sa quanto è vitale mediare per l'Ucraina in Europa dove il premier ungherese, Viktor Orbán, non era così convinto sulle sanzioni alla Russia. Mariano Giustino spiega cosa succede tra la Turchia e la Russia nel Mar Nero dopo la richiesta di Kyiv di chiudere gli stretti al passaggio delle navi da guerra russe.

 

Bayrou permetterà a Le Pen di candidarsi alle presidenziali - Il presidente del Movimento democratico, François Bayrou, uno dei principali alleati e consigliere di Emmanuel Macron, ha annunciato che i suoi eletti forniranno le firme necessarie per la candidatura della leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, alle elezioni presidenziali in Francia. "Non possono difendere davanti ai miei concittadini di ogni opinione l'idea che il presidente della Repubblica francese sarebbe eletto in un'elezione nella quale i principali candidati sarebbero esclusi", ha spiegato Bayrou. La firma degli eletti del Movimento democratico "non è un sostegno", ma "è per salvare la democrazia", ha detto Bayrou. Secondo l'ultimo conteggio del Consiglio costituzionale, pubblicato il 24 febbraio, mancano tra 80 e 90 firme di eletti locali a Le Pen, ma anche al suo rivale Eric Zemmour, per raggiungere la soglia delle 500 firme entro venerdì 4 marzo.

 


Il calendario della settimana in Europa

Lunedì 28 febbraio

– Consiglio Difesa (in videoconferenza)

– Consiglio Energia

– Presidenza francese dell'Ue: riunione informale del Consiglio Affari generali sulla coesione

– Parlamento europeo: conferenza sulle "Donne nell'economia e nella finanza: dibattito sulle prossime sfide nell'Ue"

– Eurostat: dati sulla struttura della popolazione al primo gennaio 2021; dati sulla spesa pubblica nel 2020; dati sugli incidenti sul lavoro nel 2019

 

Martedì 1 marzo

– Parlamento europeo: sessione plenaria straordinaria

– Presidenza francese dell'Ue: riunione informale del Consiglio Affari generali sulla coesione

– Banca centrale europea: la presidente Lagarde incontra il cancelliere tedesco, Olaf Scholz

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Eurostat: dati sull'occupazione nel terzo trimestre del 2021; dati sul turnover industriale a dicembre 2021

 

Mercoledì 2 marzo

– Commissione: riunione del collegio dei commissari

– Commissione: conferenza stampa del commissario Gentiloni sulle linee guida per le politiche fiscali nel 2023 (da confermare)

– Consiglio: riunione del Coreper

– Eurostat: stima flash dell'inflazione nell'area euro a febbraio 2022

– Eurostat: dati sui rifiuti elettronici nel 2019; dati sul trasporto ferroviario nel terzo trimestre del 2021

 

Giovedì 3 marzo

– Consiglio Giustizia e Affari interni

– Presidenza  francese dell'UE: riunione informale del Consiglio Affari generali

– Parlamento europeo: riunione della commissione donne sulla Giornata internazionale delle donne

– Banca centrale europea: pubblicazione del verbale della riunione di politica monetaria del Consiglio dei governatori del 2 e 3 febbraio

– Commissione: la vicepresidente Vestager partecipa alla Conferenza "Shaping Our Digital Future, Challenges and Prospects" organizzata dal Parlamento greco

– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza

– Comitato delle regioni: Summit europeo delle regioni e delle città (a Marsiglia)

– Eurostat: dati sulla disoccupazione a gennaio del 2022; dati sui prezzi della produzione industriale a gennaio del 2022

– Eurostat: webinar sulle statistiche di genere

 

Venerdì 4 marzo

– Consiglio Giustizia e Affari interni

– Presidenza francese dell'Ue: riunione informale del Consiglio Affari generali

– Consiglio: riunione del Coreper

– Comitato delle regioni: Summit europeo delle regioni e delle città (a Marsiglia)

– Eurostat: dati sulla biodiversità del 2020; dati sul commercio al dettaglio a gennaio del 2022; prezzi delle importazioni industriali a gennaio del 2022;; dati sul commercio Cina-Ue nel 2021

 

Domenica 6 marzo

– Presidenza francese dell'Ue: riunione informale dei ministri dello Sviluppo