Europa Ore 7
La Russia mette la Nato al centro dello Strategic compass
Michel vuole un Fondo di solidarietà per l'Ucraina, la Germania vuole rilanciare il Ttip e l'Ue è pronta al via libera ad altri 500 milioni di armi. Il quinto pacchetto di sanzioni si svuota, Johnson paragona la resistenza di Kyiv al voto della Brexit e il fronte del "no" al tetto del prezzo del gas
Il testo ha subìto altre modifiche significative per tenere conto della guerra in Ucraina su spesa per la difesa, uso della Peace facility per fornire armi a paesi terzi, cyber-difesa, mobilità degli armamenti
L'Ue aveva promesso a sé stessa più autonomia strategica e lo Strategic compass doveva essere lo strumento per guidare la politica di difesa e sicurezza del prossimo decennio verso un futuro di indipendenza europea. I ministri degli Esteri e della Difesa oggi si riuniscono per approvare lo Strategic compass (in italiano "Bussola strategica"), prima della benedizione formale dei capi di stato e di governo durante il Consiglio europeo di giovedì e venerdì. Ma la guerra di Vladimir Putin contro l'Ucraina ha modificato in modo sostanziale l'orientamento dello Strategic compass: la Nato e dunque gli Stati Uniti tornano a essere centrali per la sicurezza dell'Ue, secondo l'ultima bozza che è stata discussa venerdì dagli ambasciatori dei ventisette. “La partnership strategica dell'Ue con la Nato è essenziale per la nostra sicurezza euro-atlantica, come dimostrato ancora una volta nel contesto dell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina nel 2022”, si legge nel documento: “L'Ue resta pienamente impegnata a rafforzare ulteriormente questo partenariato fondamentale anche per promuovere il legame transatlantico”.
La guerra di Putin ha costretto funzionari del Servizio europeo di azione esterna e diplomatici degli stati membri a rivedere in profondità l'ultima bozza (la quarta) dello Strategic compass. La prima frase del documento è significativa: “Il ritorno della guerra in Europa, con l'aggressione ingiustificata e non provocata della Russia contro l'Ucraina, così come i grandi cambiamenti geopolitici stanno mettendo alla prova la nostra capacità di promuovere la nostra visione e difendere i nostri interessi”. In questo contesto, "le relazioni transatlantiche e la cooperazione Ue-Nato (...) sono fondamentali per la nostra sicurezza globale". L'Ue intende rafforzare la cooperazione con la Nato su "dialogo politico, condivisione delle informazioni, operazioni di gestione delle crisi, sviluppo delle capacità militari e mobilità militare. Approfondiremo il nostro lavoro comune per migliorare la sicurezza marittima e contrastare le minacce ibride, compresa la manipolazione delle informazioni straniere e la protezione del cyberspazio". L'Ue vuole anche ampliare la collaborazione su "tecnologie emergenti e dirompenti, cambiamenti climatici e difesa, resilienza e spazio". La Nato rimane “il fondamento della difesa collettiva”, mentre “gli Stati Uniti restano il partner strategico più fedele e importante dell'Ue e sono una potenza globale che contribuisce alla pace, alla sicurezza, alla stabilità e alla democrazia nel nostro continente”.
Concretamente cosa significa? Nello Strategic compass l'Ue indica diversi strumenti per rafforzare la partnership con la Nato: organizzare riunioni congiunte di alto livello frequenti, avere incontri regolari tra il suo Comitato politico e di sicurezza e il Consiglio Nord Atlantico, effettuare scambi di personale, condividere valutazioni dell'ambiente di sicurezza e scambiare informazioni non classificate e classificate. Dal punto di vista militare, lo Strategic compass vuole andare oltre le esercitazioni parallele e coordinate attuali e passare a esercitazioni congiunte e inclusive come "vero motore" per una maggiore cooperazione Ue-Nato “così da creare fiducia, migliorare l'interoperabilità e approfondire il nostro partenariato”. La Nato è spesso citata nel documento anche a proposito delle minacce ibride, le interferenze straniere e la cyber-difesa. Per l'interoperabilità, il documento cita esplicitamente la necessità per gli stati membri dell'Ue di essere in linea con gli standard della Nato.
La prima bozza dello Strategic compass iniziava con una frase a effetto: “L'Europa è in pericolo”. Oggi “l'Europa è ancora più in pericolo”, ci ha detto un alto funzionario dell'Ue. Con la guerra di Putin “in gioco non c'è solo la sopravvivenza dello stato ucraino, ma l'ordine di sicurezza dell'Europa”. Il testo dello Strategico compass ha subìto altre modifiche significative per tenere conto della guerra in Ucraina su spesa per la difesa, uso della Peace facility per fornire armi a paesi terzi, cyber-difesa, mobilità degli armamenti. Quello che doveva essere il simbolo del rilancio dell'Europa della difesa – la creazione di una forza d'intervento rapido fino a 5 mila uomini – è ancora presente nello Strategic compass, ma la sua portata è significativamente ridimensionata dalla sfida alla sicurezza collettiva posta da Putin. “Servirà per evacuazioni e altre piccole operazioni sotto comando dell'Ue”, ci ha spiegato un diplomatico di uno stato membro. Ma lo Strategic compass sarà la risposta all'invasione russa? “No” ha risposto il diplomatico: “Ci permetterà di fare più operazioni nel limite inferiore dello spettro” militare. Per quello superiore, l'Ue non può fare a meno della Nato. In un editoriale Il Foglio spiega perché alla difesa dell'Ue serve una nuova Triplice: Francia, Germania e Italia.
Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 21 marzo, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.
Michel vuole un Fondo di solidarietà per l'Ucraina - Per una volta il protagonista del prossimo Consiglio europeo sarà un leader non europeo. Giovedì i riflettori saranno puntati su Joe Biden, che arriverà a Bruxelles non solo per la riunione con i capi di stato e di governo dell'Ue, ma anche per i vertici straordinari di Nato e G7. Nel frattempo, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha rilanciato la sua proposta di una conferenza internazionale dei donatori per l'Ucraina. Dopo una conversazione telefonica con Volodymyr Zelensky, Michel ha espresso sostegno per "la creazione di un Fondo di solidarietà per l'Ucraina per fornire servizi di base e andare incontro alle necessità immediate dei cittadini". In effetti il governo di Kyiv non è più in grado di finanziare sui mercati il suo sforzo di guerra Il Fondo - secondo Michel - dovrebbe dare "liquidità per continuo sostegno alle autorità e nel lungo periodo servire come spina dorsale per la ricostruzione di un'Ucraina libera e democratica quando le ostilità si saranno fermate. I partner potrebbero contribuire al Fondo di solidarietà dell'Ucraina attraverso una conferenza internazionale dei donatori". Il tema sarà affrontato dai leader al Consiglio europeo.
La Germania vuole rilanciare il Ttip - Il ministro tedesco delle Finanze, Christian Lindner, ha lanciato un appello per resuscitare i negoziati sul Ttip, l'accordo di libero scambio tra Unione europea e Stati Uniti che era stato seppellito dall'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca. "Dovremmo riprendere i negoziati su un accordo transatlantico di libero scambio", ha detto Lindner a Handelsblatt. "Soprattutto ora nella crisi (ucraina), sta diventando chiaro quanto sia importante il libero scambio con partner in tutto il mondo che condividono i nostri valori", ha spiegato Lindner: "L'attuale crisi dimostra che Usa e Germania, e Unione europea, sono partner indispensabili".
L'Ue pronta al via libera ad altri 500 milioni di armi all'Ucraina - I ministri degli Esteri dell'Ue oggi dovrebbero dare il via libera politico a sbloccare altri 500 milioni di euro della Peace facility per finanziare le forniture di armi all'Ucraina. La decisione dovrebbe essere formalizzata in settimana, dopo che mercoledì il Bundestag avrà autorizzato il governo di Olaf Scholz ad approvare la proposta dell'Alto rappresentante, Josep Borrell. La decisione sul raddoppio degli stanziamenti all'Ucraina è stata preceduta da una serie di polemiche. Alcuni stati membri si sono lamentati che Charles Michel e Borrell abbiano fatto l'annuncio sui 500 milioni aggiuntivi al vertice di Versailles, senza che ci fosse stata una discussione tra i 27. Alcuni paesi, tra cui la Germania, si sono lamentati che i primi 500 milioni non erano ancora stati interamente spesi. “In termini di validazione” delle forniture che possono essere finanziate dalla Peace facility “siamo sotto i 500 milioni, ma ci arriveremo presto”, ci ha detto una fonte dell'Ue. “Per questo è importante avere già pronti ulteriori fondi”.
Il quinto pacchetto di sanzioni si svuota - Venerdì diversi diplomatici hanno cercato di ridimensionare le aspettative sul quinto pacchetto di sanzioni che l'Ue potrebbe adottare questa settimana. “Non sarà un pacchetto vero e proprio”, ci ha detto una fonte di uno stato membro: “Ormai è un lavoro continuo. La priorità è chiudere le falle per evitare che le sanzioni siano aggirate”. I Paesi Bassi insistono per un'azione dell'Ue per reprimere i trust, nei quali gli oligarchi possono piazzare i loro beni prima vengono congelati dalle sanzioni. Per il momento, solo Polonia e paesi Baltici sono favorevoli a un embargo sull'energia. “E facile dire sanzioni sul petrolio, ottenere un articolo sui giornali. Ma poi dietro c'è un mondo complicato di cui tenere conto”, ci ha detto un altro diplomatico. Tuttavia tutto potrebbe cambiare in caso di un attacco chimico o nucleare da parte di Putin o un massacro su vasta scala di civili. Nell'Ue sta crescendo il livello di allerta per questa possibilità.
Johnson paragona la resistenza dell'Ucraina al voto della Brexit - Le parole del primo ministro britannico, Boris Johnson, alla conferenza di primavera del partito Tory hanno provocato dure polemiche nell'Ue. Johnson ha spiegato che con la guerra di Putin il mondo è confrontato a una scelta tra "libertà e oppressione" e che non si devono fare compromessi "con la tirannia". Tutto bene, salvo che poi Johnson ha aggiunto questa frase: "So che è l'intento del popolo di questo paese, come del popolo dell'Ucraina, di scegliere ogni volta la libertà. Vi possono dare un paio di esempi famosi recenti. Quando i britannici hanno votato a favore della Brexit, non penso che sia stato perché erano ostili agli stranieri. E' perché volevano essere liberi". Il parallelo tra l'Ue e la tirannia non è piaciuto a nessuno oltre Manica, tanto più che l'Ucraina ha chiesto una procedura di adesione rapida all'Ue. "Boris Johnson paragona la lotta degli ucraini al voto dei britannici per la Brexit. Mi ricordo ancora l'entusiasmo di Putin e Trump dopo il referendum. Boris, le tue parole offendono gli ucraini, i britannici e il buon senso", ha risposto su Twitter l'ex presidente del Consiglio europeo e attuale leader dell'opposizione in Polonia, Donald Tusk. "Il paragone di Johnson della coraggiosa battaglia dell'Ucraina con la Brexit è folle", ha detto l'europarlamentare di Renew, Guy Verhofstadt: "Gli ucraini vogliono più libertà e vogliono entrare nell'Ue!".
Il fronte del "no" al tetto del prezzo del gas - Oggi o domani la Commissione presenterà una serie di opzioni per tentare di tenere sotto controllo i prezzi dell'energia. Ma non aspettatevi troppo. Non ci saranno proposte, perché ciascuna opzione comporta costi e rischi. Politicamente, per la Commissione è impossibile trovare una via di mezzo tra due gruppi di paesi che spingono in direzioni diverse sul tetto al prezzo del gas al mercato all'ingrosso. Italia e Spagna sono in prima fila per chiedere questa misura. Ma Germania, Paesi Bassi, Finlandia, Danimarca, Finlandia ed Estonia sono contrari. Secondo le nostre fonti, almeno metà degli stati membri sono scettici su un tetto al prezzo del gas. “Trovare soluzioni sarà estremamente difficile”, ci ha detto un diplomatico. Germania e Paesi Bassi sono anche contrari a disaccoppiare i prezzi del gas da quelli dell'elettricità, perché metterebbe a rischio gli investimenti nelle rinnovabili.
L'Austria reintroduce l'obbligo di mascherine al chiuso - Il governo austriaco ha deciso di reintrodurre da mercoledì l'obbligo di mascherina Ffp2 al chiuso, dopo il recente aumento di casi di Covid-19. L'Austria è il primo paese dell'Ue a imporre nuove restrizioni di fronte all'attuale ondata della pandemia. Il ministro della Sanità, Johannes Rauch, ha ammesso che alcune delle restrizioni erano state tolte troppo presto. Tuttavia il governo austriaco ha anche allentato alcune regole sull'isolamento del personale sanitario positivo per evitare problemi di gestione negli ospedali.
Lunedì 21 marzo
– Consiglio Affari esteri e Difesa
– Consiglio Agricoltura e pesca
– Parlamento europeo: giornate della solidarietà con l'Ucraina
– Parlamento europeo: la presidente Metsola riceve il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e l'Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi
– Parlamento europeo: conferenza stampa dei deputati Benifei e Tudorache sull'Intelligenza artificiale
– Commissione: il commissario Lenarcic partecipa al Forum umanitario europeo e incontra l'Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi
– Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde all'Institut Montaigne
– Eurostat: dati sulla produzione di latte a gennaio 2022
Martedì 22 marzo
– Consiglio Affari generali
– Parlamento europeo: audizione della commissaria McGuinness sulla Tassonomia nelle commissioni Affari economici e Ambiente
– Parlamento europeo: audizione del ministro degli Esteri moldavo, Nicu Popescu, alla commissione Affari esteri
– Parlamento europeo: audizione dei commissari Vestager e Dombrovskis sul Consiglio Commercio e Tecnologia Ue-Usa alla commissione Commercio
– Parlamento europeo: audizione del direttore dell'Ecdc, Andrea Ammon, alla commissione Ambiente
– Parlamento europeo: audizione del commissario Breton alla commissione Industria
– Parlamento europeo: la presidente Metsola in visita a Berlino; conferenza stampa con il cancelliere Scholz
– Parlamento europeo: conferenza stampa della delegazione italiana del Ppe
– Commissione: i commissari Gentiloni, Breton e Schinas ricevono il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia
– Commissione: i commissari Gentiloni, Ferreira e Schmit riceve il sindaco di Bologna, Matteo Lepore
– Commissione: discorso del commissario Gentiloni all'evento "Turning point: The implications of Putin's war for Europe's economic and political choices', organizzato dall'Università di Oxford
– Commissione: il commissario Lenarcic partecipa al Forum umanitario europeo
– Commissione: il commissario Várhelyi in visita in Israele e nei Territori palestinesi
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sulla Camera disciplinare dei giudici e l'indipendenza della giustizia in Polonia; sentenze sul principio ne bis in idem nell'ambito del diritto della concorrenza
– Eurostat: dati sulla bilancia dei pagamenti a gennaio 2022; dati sulla produzione industriale a gennaio 2022; statistiche sull'impatto del Covid-19 sui servizi nel 2021
Mercoledì 23 marzo
– Consiglio europeo: summit tripartito
– Parlamento europeo: mini sessione plenaria (dibattiti sul Consiglio europeo del 24 e 25 marzo e sul vertice di Versailles del 10 marzo; sul piano d'azione sulla sicurezza alimentare alla luce della guerra in Ucraina; sul regolamento Roaming)
– Parlamento europeo: giornate della solidarietà con l'Ucraina
– Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari
– Commissione: la presidente von der Leyen riceve il presidente della Repubblica dell'Austria, Alexander Van der Bellen
– Commissione: discorso del commissario Gentiloni all'evento "Italy Capital Markets Forum 2022", organizzato da Bloomberg
– Commissione: audizione della commissaria Johansson davanti a commissioni parlamentari in Italia sulla riforma di Schengen
– Commissione: la commissaria Simson partecipa all'Incontro ministeriale annuale dell'Agenzia internazionale dell'energia a Parigi (fino a giovedì)
– Consiglio: riunione del Coreper
– Consiglio: riunione del Comitato politico e di sicurezza
– Banca centrale europea: riunione di politica non monetaria del Consiglio dei governatori
– Comitato economico e sociale: sessione plenaria (dibattiti con Borrell sulla guerra in Ucraina; con Gabriel sul Nuovo Bauhaus europeo
– Nato: conferenza stampa del segretario generale, Jens Stoltenberg
– Eurostat: stima flash sulla parità di potere di acquisto nel 2021; dati sulle domande di asilo nel 2021
– Eurostat: webinar sulle statistiche nel settore dei trasporti
Giovedì 24 marzo
– Consiglio europeo
– Vertice straordinario del G7
– Vertice straordinario della Nato
– Parlamento europeo: mini-sessione plenaria (dibattito sul Piano d'azione europeo sull'energia)
– Parlamento europeo: giornate della solidarietà con l'Ucraina
– Parlamento europeo: conferenza stampa della presidente Metsola dopo il suo intervento al Consiglio europeo
– Parlamento europeo: audizione dei commissari Suica, Schmit e Dalli sulla strategia europea per l'assistenza
– Commissione: discorso del vicepresidente Schinas alla Conferenza annuale europea sulla cybersicurezza
– Commissione: discorso della commissaria Johansson al Comitato economico e sociale europeo sulla guerra in Ucraina e il suo impatto economico e sociale
– Corte di giustizia dell'Ue: sentenza sui limiti ed eccezioni al diritto di riproduzione per i server che forniscono spazio di archiviazione per uso privato (cloud computing)
– Banca centrale europea: riunione del Consiglio generale della Bce
– Banca centrale europea: pubblicazione del bollettino economico
– Comitato economico e sociale: sessione plenaria
– Eurostat: dati sul commercio internazionale di beni nel 2021
Venerdì 25 marzo
– Consiglio europeo
– Commissione: il vicepresidente Timmermans riceve il ministro dell'Economia del Giappone, Kōichi Hagiuda
– Commissione: il commissario Schmit partecipa al Summit sulle competenze dell'Ocse
– Eurostat: statistiche sull'European Green deal; statistiche sull'impatto del Covid-19 nel settore delle costruzioni nel 2021